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Autore: Lilith of The Thirsty    11/08/2011    1 recensioni
Il ninja si avvicinò piano a lei che, tremante, era bloccata contro il tronco duro dell’albero.
Sasuke si arrestò a pochi centimetri dal volto di lei.
Anche se il ninja traditore non manifestava emozioni, il suo viso le diceva che aveva bisogno di lei.
Sakura sentì che la sua mano veniva stretta da una presa ferrea ma gentile.
Lui l’avrebbe presa ovunque lei fosse caduta.
“Sakura…” bisbigliò Sasuke vicino al suo orecchio.
Non doveva assolutamente sussurrarglielo con quel tono, non avrebbe resistito oltre.
Ancora una volta la sua difesa fu fatta a pezzi.
Il tocco caldo e famelico di lui la lasciò senza fiato, questa volta lo fece entrare.
Si impossessò della sua bocca con forza ma anche con disperazione. Sakura non opponeva resistenza, era tutto inutile se si trattava di Sasuke. Tutto completamente inutile.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Not Strong Enough

 
 
Quella notte non riusciva a dormire. La casa era sicura, ne era certa, ma qualcosa la turbava.
Il ghigno maligno del vento le gelava le ossa mentre la sua mente vagava in tristi ricordi. Sentiva Naruto russare piano, nemmeno quel rumore familiare la confortava in quell’istante.
Si alzò dal sacco a pelo e silenziosamente si avviò verso l’esterno di quell’edificio improvvisato dal suo nuovo maestro per la missione.
Raffiche violente scuotevano le piante intorno a quel luogo, Sakura si sentiva a disagio. Non aveva paura dei pericoli intorno a lei ma c’era qualcosa di più profondo che le sconvolgeva l’anima.
Sentiva che quel fastidio era familiare, quasi come il calore di un abbraccio materno.
Forse si stava solo ingannando ma voleva scoprirlo da sola.
Camminò dentro quel piccolo bosco, il buio l’avvolgeva completamente nascondendola da sguardi indiscreti e dai nemici. Gli occhi verdi come smeraldi non brillarono come un tempo quando la luna li colpì. Era da molto che quel colore era stanco e opaco. Da quando aveva perso qualcuno che era sempre nel suo cuore.
Voleva chiudere per sempre quelle sue iridi ma non poteva, la promessa fatta a se stessa non glielo permetteva.
Però era veramente difficile non cadere nell’abisso delle tenebre tentando di raggiungere lui, Sasuke.
Un rumore.
Un improvviso movimento alle sue spalle la fece voltare. Assunse la posizione di guardia e aspettò con il kunai tra le mani.
Forse era stata solo la sua impressione, tutto era ritornato tranquillo.
Si rilassò e mettendo via l’arma si girò per incontrare solo la notte. Davanti a lei iridi scure la fissavano prive di ogni sentimento.
Il ragazzo tanto agognato le stava davanti, era più alto di come se lo ricordava. Tutti i suoi lineamenti si erano fatti più maturi, i muscoli forti e sviluppati erano ben nascosti dal suo abbigliamento.
L’urlo di sorpresa di Sakura si era ghiacciato nella sua gola, il respiro affannoso e la testa pulsante erano chiari segni che l’amore per quel ninja non era diminuito.
Non sapeva nulla di lui. Non era mai riuscita ad entrare dentro la sua anima per salvarlo, ogni volta era stata bloccata da qualcosa di misterioso che la respingeva. Ecco di cosa era colpevole, se solamente non avesse esitato e fosse andata fino in fondo non sarebbe arrivato a tanto. Non sarebbe andato via da lei.
Ora era così vicino, la distanza sembrava solo un tocco per Sakura.
Che cosa voleva? Umiliarla ancora, ferirla o ucciderla?
La ninja voleva correre lontano ma senza sapere come, Sasuke aveva oltrepassato le sue inutili barriere con un bacio.
Un calore intenso si sprigionò sulle labbra dei due giovani, Sasuke chiedeva di entrare nella sua bocca mentre Sakura tentava di resistere. Faceva più male di quanto si aspettasse.
Il contatto con lui era dolorosissimo, lacrime calde le scesero dal viso bagnando le labbra di entrambi i due ragazzi.
Doveva darle una pausa, per Sakura era tutto troppo intenso ed improvviso.
Si stava sciogliendo in quella forza e in quei rimpianti.
Era troppo pericoloso.
Sakura era fuori controllo, il ninja voleva tutto per se. La ragazza sapeva che era il suo sbaglio più grande ma era accecata dai suoi occhi neri.
In un momento di lucidità lo spinse via violentemente e corse tra gli alberi. Non guardava dove stava andando, le lacrime creavano una barriera di nebbia che non le permetteva di vedere il paesaggio.
Non si fermò, continuava a scappare disperata. Il dolore era enorme come la gioia di averlo rivisto. Era soverchiata da quelle potenti emozioni e schiacciata a terra dal peso che questo comportava.
Non poteva mentire a se stessa, era affamata del suo tocco senza dubbio.
Si fermò battendo la schiena contro un albero.
Il respiro corto era intriso ancora dell’essenza di Sasuke, quanto avrebbe voluto non inspirare più solo per trattenere quel poco di profumo dentro di lei.
Aveva provato a stargli vicino ma non riusciva mai a comprenderlo o a spiegare quello che sentiva.
Un ramo si spezzò con un rumore secco.
Lo sguardo di Sakura si fermò ancora una volta sugli occhi ardenti di Sasuke che l’aveva raggiunta.
Sperava davvero di scappare davanti al destino? Davanti a lui? No.
Il ninja si avvicinò piano a lei che, tremante, era bloccata contro il tronco duro dell’albero.
Sasuke si arrestò a pochi centimetri dal volto di lei.
Anche se il ninja traditore non manifestava emozioni, il suo viso le diceva che aveva bisogno di lei.
Sakura sentì che la sua mano veniva stretta da una presa ferrea ma gentile.
Lui l’avrebbe presa ovunque lei fosse caduta.
 “Sakura…” bisbigliò Sasuke vicino al suo orecchio.
Non doveva assolutamente sussurrarglielo con quel tono, non avrebbe resistito oltre.
Ancora una volta la sua difesa fu fatta a pezzi.
Il tocco caldo e famelico di lui la lasciò senza fiato, questa volta lo fece entrare.
Si impossessò della sua bocca con forza ma anche con disperazione. Sakura non opponeva resistenza, era tutto inutile se si trattava di Sasuke. Tutto completamente inutile.
Quell’amore la colpiva come il tempo. Sole e pioggia si alternavano eppure lo sentiva dentro di sé. Sapeva che era autentico.
Il corpo della ragazza dai capelli rosa aderì a quello del ninja traditore. Entrambi erano maturati e le differenze si sentivano. Non erano più dei bambini.
La lingua di Sasuke la feriva ma accarezzava anche i segni profondi che le lasciava, provocandole vertigini d’amore.
Poi il contatto si interruppe bruscamente.
Lei sapeva che Sasuke doveva ritornare da dove era venuto e che forse, la prossima volta, sarebbero stati su fronti opposti.
La gente poteva parlare e mormorare quanto voleva per quel tradimento fatto da uno dei migliori ninja del villaggio.
Per quanto ci provassero, non potevano mai arrivare ad indovinare che cosa si erano detti i due cuori.
Lui le voltò le spalle e cominciò ad allontanarsi.
Lacrime amare scorrevano dal viso di Sakura mentre il sapore forte di lui si confondeva con il sale del suo pianto.
“Sasuke?” lo richiamò lei incerta, avanzando qualche timido passo.
Lui si girò, il viso composto in una maschera impenetrabile.
“Sai Sakura, se non l’avessi notato… la vita non è mai giusta con nessuno…” disse freddo mentre il suo corpo veniva inglobato dalle tenebre.
Sakura si accasciò al suolo senza più forza. Perché faceva sempre così male?
C’era troppa sofferenza in lui, più di quanta il suo stesso corpo potesse reggere.
Però sapeva che se fosse caduta lui l’avrebbe presa, ne era certa.
“Ti aspetterò Sasuke… Per tutto il tempo che servirà… Ti amo… spero che sul tuo viso potrà ritornare il sorriso di vita… Addio, per ora…”
   
 
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