Libri > Le Cronache di Narnia
Segui la storia  |       
Autore: Edian    12/08/2011    1 recensioni
Lascia che ti dica una cosa, Re Edmund: io ti amo. Io ho aspettato tre anni senza essere sicuro che ti avrei rivisto, notte e giorno, non penso che a te e a quanto vorrei ucciderti ... a quanto vorrei amarti. A quanto mi piacerebbe essere destinato in qualche modo a te. (Caspian/Edmund).
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Caro Re Caspian,
qui a Londra sono passati due anni da quando ho attraversato quel portale d’acqua e sono tornato alla mia “vera” vita.
Non saprei quanti anni sono passati a Narnia, probabilmente sarai morto, o forse è passato solo un mese dalla nostra separazione.
Sai la guerra è finita e siamo tornati ad essere una famiglia unita. Susan presto si sposerà con un ufficiale americano conosciuto durante il suo soggiorno in America e Lucy si è fidanzata con un semplice ex soldato con il quale si è scontrata/incontrata il giorno il cui è tornata a trovare nostro cugino Eustace.
Ora vorrai sapere di me, vero?
Non ho molto da dire in verità … ho passato questi anni a vivere come un fantasma, a vivere nei ricordi di quelle notti sulla spiaggia in cui la tua mano, timida, avanzava verso la mia, toccandola.
Pensavi non lo sapessi vero? Pensavi dormissi, mentre tu, grande Re di Narnia, tentavi un approccio romantico, verso colui che non ha fatto altro che spezzarti il cuore.
L’ho fatto e tornassi indietro lo farei ancora sai? Non perché godo nel vedere i tuoi occhi nocciola macchiarsi di tristezza, oh no, lo farei perché so che quel tuo amore sarebbe troppo grande da sopportare, lo farei perché ho paura di lasciare il mio cuore nelle mani di qualcuno che non sia Peter.
Scusa per le macchie d’inchiostro che troverai sulla carta, ma il cielo si è incupito e le gocce hanno iniziato a cadere silenziose, almeno il cielo può piangere.
Oggi è il mio primo giorno di lavoro estivo sai? Peter è riuscito a trovare un posto libero nella fabbrica in cui lavora provvisoriamente. Uno squallore, te lo assicuro.
In questo momento vorrei essere a Cair Paravel, sulle spiagge dorate, ascoltando il suono del mare che tenta di amare quella sabbia che tanto gli sfugge. Ti ricorda qualcuno vero? Vorrei chiudere gli occhi e sentire la tua risata, mentre corri, aspettandoti che IO, re Edmund mi scomodi a seguire il tuo folle ed infantile gioco.
Ti gireresti e mi guarderesti con cipiglio accigliato, già lo so, per poi passarti una mano fra i tuoi morbidi capelli e allargare le braccia.
Io mi guarderei attorno prima, per poi correre fra le tue braccia, facendoti rotolare a terra.
Sono quei momenti che mi mancano, i momenti i cui mi sussurravi lascive promesse all’orecchio, momenti in cui mi tenevi stretto e cercando di proteggermi da ogni male possibile.
Mio Caspian, non sai quanto mi mancano le verdi distese di Narnia e non sai quanto mi faccia male non sapere se sei vivo e se sei nella terra di Aslan, in tutti e due casi saresti felice no?
Se fossi vivo, avresti un regno pacifico e prosperoso da comandare e se fossi morto, scusa la scrittura un po’ tremula,  saresti con tuo padre che sarebbe fiero di te.
Sei un grande Re, beh, non quanto lo possa essere io, ma lo stesso un grande Re.
Ok, ho esagerato come al solito.
Sai, mentre sono sulla metropolitana, osservo a volte la gente e, lo ammetto, mi piacerebbe scorgerti, a volte quando succede, mi alzo dal mio posto all’improvviso, chiamando il tuo nome a gran voce.
Quando ciò accade, Peter non mi parla per giorni, mentre se capita quando al mio fianco c’è Lucy, beh, lei mi poggia una mano sulla spalla e mi sorride, senza aggiungere altro, cosa di cui gliene sono grato.
Mi manchi Caspian, mi manchi così tanto che a volte ho paura che il mio cuore cessi di battere tanto duole in quel momento.
Ma nessuno lo sa. Chiudo a chiave quel sentimento e tengo la chiave nascosta sotto i cuscini di quella tenda al campo, dove per la prima volta mi hai guardato negli  occhi e mi hai sussurrato “Edmund, vorrei fare l’amore con te un giorno”.
Che tu sia maledetto.
Vorrei che ora si aprisse un varco e che tu sia lì, con quel sorriso idiota che amo tanto e le braccia spalancate, ma so che non accadrà mai più.
Se mai sarai ancora a regnare quando Eustace tornerà, lui ti darà un piccolo foglio di pergamena con scritto qualcosa di mio pugno.
Non aspettarti una dichiarazione vanesia di un amore celestiale, no, ci sono scritte solo poche frasi, vuoi sapere quali?
Va bene, te lo dirò.
Io e te, per sempre”.

Con affetto e devozione,

Edmund Pevensie
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: Edian