Due poesie, brevi, diverse, scritte durante un blocco creativo che mi ha colto al capitolo di mezzo di una FanFic su cui sto lavorando da mesi... così è nata l'idea di mettere in versi le considerazioni di uno dei personaggi su una delle tematiche centrali della storia...
Se avete letto "Il frutto proibito della conoscenza" di I. Sibaldi, avrete familiarità con il concetto semi-esoterico di "Sesto Cielo" (cioè... non pensate male! -////-), altrimenti... vi consiglio caldamente un salto in libreria! XD
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ENTRANDO NEL SESTO CIELO…
Un desiderio smodato
Una inviolabile perversione
Senza freno e senza ritegno
La prima delle mie trasgressioni
Lussuria
La chiamate
Il peccato capitale
La definite
La più alta vetta mai tentata
Per precipitare nell’abisso
Cado…
Finalmente cado
Dentro alla sua carne
Calda
E chiamatela pure Inferno
Questa frenesia
Chiamatelo pure Eterno Tormento
Questo spasmo crescente
Poiché la mia anima indubbiamente è qui
E siamo soli
Indifesi, io e lei di fronte
Pronti a percorrere ogni nostro recesso
Senza freno e senza ritegno
Poiché conosciuta e svelata una volta
Nessuno potrà mai più strapparmi da questo Paradiso
Pensate ciò che volete
Dite ciò che volete
A me non importa
Di come avete deciso di vivere
Questo vostro inutile esistere
Perché io ho trovato il modo
Di superare tutti i vostri confini...
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…ED USCENDO DAL SESTO CIELO
Il senso di vuoto dilaga e
Si fa spazio, si espande, immenso
Ci schiaccia
Ti perdo
Solo…
Non voglio restare solo
Allungo la mano e
Ti tocco
Una scintilla
Piccola scossa inquieta nel buio
Mi morde
Ti voglio
Subito adesso
In questo spasmodico bisogno di averti
Ti prendo
Ora all’istante
Mi perdo o Ti trovo
M’intrattengo e
Ti posseggo
Mia
Sei mia ora
Ed assieme alla tua piccola anima
Non posso più essere solo…