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Autore: Rebl_fleur    14/08/2011    8 recensioni
«Sai, mi sa che sono troppo stanco per queste cose» Mugugnò il rosso improvvisando uno sbadiglio palesemente finto.
«Dire che non hai fatto niente tutto il giorno. Ora ci penso io a stancarti» Rispose il biondo; un sorriso sadico si distese sul suo viso.

Okay, giuro che non so da dove mi sia uscita sta.. uhm.. cosa..
Sono una cretina, ma non picchiatemi D:
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Penultimo piano. Il sole tramontava. In realtà, a Matt non interessava. Il suo cervello lo annotò automaticamente, dato che la luce della finestra arrivava con una diversa inclinazione e intensità ad illuminare lo schermo.
Penultimo livello. Ancora una quindicina di zombie, poche munizioni. Matt sorrise: anche il grado di difficoltà maggiore in quel gioco era una gran cazzata.
 
Le dita si muovevano veloci tra i tasti. Ogni suono udibile proveniva solo dalla console; il silenzio regnava sovrano. 
Ma una voce appena sussurrata decise di romperlo, impertinente.
«Matt..» Chiamò delicatamente a un centimetro dall'orecchio del rosso. Matt sobbalzò data la vicinanza del suo respiro.
«Maatt..» Chiamò ancora, insistente. 
Matt sbuffò mentalmente. Non era un tipo paziente, il suo coinquilino, e lui lo sapeva bene. Era tenace e non si arrendeva facilmente. Matt cercò di ignorarlo; mancavano ancora nove zombie alla fine del livello.
Il suo cervello reagì avvisandolo che l'avrebbe pagata: a nessuno era concesso di ignorare Mello, soprattutto quando manifestava un certo bisogno..
 
Matt evitò di pensarci e sorrise - sempre mentalmente - all'idea di essere punito. Si concentrò ancora sullo schermo, quel bastardo di un cadavere vivente era più forte degli altri già annientati; un paio di pallottole in fronte e si accasciò al suolo anche lui. 
Ma ovviamente Mello non aveva nessuna intenzione di lasciarlo giocare in pace e tornò a distruggere la sua concentrazione. Matt s'irrigdì quando sentì la lingua del biondo ondeggiare nell'orecchio. Si muoveva lentamente e lo sfiorava appena, e tanto bastava a fargli venire la pelle d'oca. 
Matt si lasciò quasi andare a quella goduria, ma prontamente, il suo cervello lo informò di aver salvato quattro livelli prima e ritornò subito al gioco; mancava pochissimo, non poteva di certo perdere. 
Mello sbuffò, irritato. "Ti sei scavato la fossa, Matt."
«E' dalle quattro del pomeriggio che giochi a quell'inutile videogame. Sono quasi le sette..» Mello incrociò le braccia, in piedi davanti al rosso. Mancavano ancora due zombie e poi sarebbe passato al livello finale.
«Non ho intenzione di aspettarti oltre, Matt. Sai, il mondo non gira tutto intorno a te! Posso anche uscire a cercarmi qualcun altro..» 
Matt sospirò e si preparò ad accogliere l'ondata di zombie che stava per invaderlo nel prossimo livello, l'ultimo. Come immaginava, una trentina di mostri gli bloccarono il passaggio. 
«MATT! Cazzo, ti odio!» Urlò il biondo frustrato lanciando un cuscino in faccia a Matt che, fortunatamente, riuscì a spostarlo in fretta. Sentì dei passi furiosi in allontanamento; lo annotò come "pessimo segno".
Matt fece esplodere una granata e si lasciò scappare un sorriso; era certo di aver disintegrato almeno diciotto zombie. Era davverò troppo facile. 
Annotò un'altro dettaglio: non avrebbe comprato il prossimo capitolo di quel gioco, era troppo semplice, anche se doveva ammettere che la grafica gli piaceva parecchio. Okay, forse lo avrebbe comprato ugualmente. Accese una sigaretta e un'attimo dopo riprese a fiondare pallottole nelle teste decrepite di quei cadaveri animati. Ne mancavano solo tre, e ovviamente erano i più forti del gioco. Ma anche loro non ebbero vita lunga. Fine della partita, aveva vinto con il punteggio più alto. 
Mentre si alzava dal divano, si allungò a spegnere la sigaretta nel posacenere stracolmo lì davanti.
Percorse il breve corridoio, silenzioso, per scoprire quali danni aveva fatto l'ira del Mello respinto. E quando lo vide stentava a crederci. 
La stanza, la loro stanza, era piena di piume dappertutto: incredibile, aveva distrutto un cuscino.
Matt trattenne una risata. Esplorò la camera, che attraverso i googgles era totalmente arancione, fino a trovarlo. Mello non si era accorto della sua presenza, intento com'era a togliere le lenzuola dai due lettini singoli uniti da coperte matrimoniali mentre brontolava tra sè.
«Mel, che fai?» Chiese con un falsetto innocente.
«Divido i letti, non vedi?» Rispose acidamente il biondo, senza degnarlo di uno sguardo. Se l'era proprio presa. La cosa si faceva di minuto in minuto più divertente. 
Con un paio di lunghi passi, Matt annullò le distanze e gli cinse i fianchi da dietro, poggiando le labbra sul suo collo. 
«E perchè mai dovresti?» Sussurrò usando il tono più suadente che fosse in grado di fare, vicinissimo all'orecchio del biondo. Mello oppose resistenza, ovviamente, ma anche Matt non era il tipo da arrendersi facilmente. Il rosso sorrise tra sè, vantandosi mentalmente del proprio fascino irresistibile, perchè sapeva che Mello stava per cedere. Di fatto, si sentì spingere, accolto dal materasso quasi spoglio. 
«Guarda cos'hai combinato. Era il mio cuscino questo» Rise soffiandogli una piuma in faccia. 
«Chissene frega» Fu l'unica risposta del biondo, che in un attimo si avventò sul ragazzo. Con la ferocia di un leone, zittì quelle labbra ridenti con le proprie. 
Matt si sentì come se tutti gli organi del proprio corpo si sciogliessero a quel contatto. Mello sapeva di cioccolato, come sempre. Apprezzava quel sapore solo quando poteva assaggiarlo direttamente dalle labbra dell'altro.
Si separarono di rado, pochi istanti per riprendere fiato.
Le mani ansiose si cercavano, i corpi si avvicinavano stringendosi forte; come se cercassero di fondersi. 
Matt riuscì a separarsi da Mello un'istante, giusto per dirgli una cosa che moriva dalla voglia di dire. Più che altro, moriva dalla voglia di sentire la risposta.
«Sai, mi sa che sono troppo stanco per queste cose» Mugugnò il rosso improvvisando uno sbadiglio palesemente finto.
Mello, da sopra di lui, lo fissò un attimo per poi addolcire lo sguardo. Matt rabbrividì: un Mello che "sorride dolcemente" è sinonimo di "guai e torture in vista!"
«Dire che non hai fatto niente tutto il giorno. Ora ci penso io a stancarti» Rispose il biondo; un sorriso sadico si distese sul suo viso.
Matt si morse un labbro prima di sorridere a sua volta, in previsione di ciò che stava per succedere. "I vicini ne rimarranno sconcertati", promise tra sè. Poi avvicinò il viso di Mello, impaziente.
 
Quando scesero di casa il mattino dopo incrociarono nelle scale gli sguardi dei condomini, decisamente peggio che sconcertati. Matt rise di gusto. In effetti aveva un tantino esagerato con le urla...

ndRebl_fleur. Come ho già detto, proprio non ho idea di cosa mi sia passato per la testa, sia quando l'ho scritta, sia quando ho deciso di pubblicarla. Sappiate solo che l'ho fatto apposta a non descrivere quella parte che di sicuro volevate leggere. Come sono cattiva.. :D
Che dire.. Mi auguro che a qualcuno sia piaciuta questa.. cosa. Le recensioni sono molto ben accette, anche se volete scrivermi che vi ha fatto schifo, mi va bene lo stesso. Peace.
xoxo
  
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