CAPITOLO RIVEDUTO E CORRETTO

 

Ripetizioni e scommesse

 

“James Potter ti sta fissando di nuovo” mi dice Alice al mio fianco. A me non importa, se con quel comportamento cercava di farmi irritare, non ci era di certo riuscito. Per ora, ero  la sua nuova vittima, ma io non ero come le altre oche che gli cadevano ai piedi, perfino la lezione di storia della magia era più interessante di lui. Quindi, figuriamoci quanto lo era la lezione di pozioni, che è la mia materia preferita, quindi continuo a seguire la spiegazione sulla felix felicis, anche se già ne conoscevo una parte, fino alla fine dell'ora. Perciò mi dirigo alla porta, ma è bloccata da qualcuno di certamente sgradevole, secondo voi chi poteva essere?

“Dove vai mia bella?”

“Allora: primo io non sono la tua bella, secondo non sono affari tuoi e terzo fammi passare.”

“Hey non ti scaldare, ma è risaputo che, per me, gli affari miei sono pochi e quindi devo farmi anche quelli degli altri, quindi dove vai?” 

“Potter, nessuno ti da il diritto di farti i miei affari. A Hogwarts ci sono migliaia di persone, fatti i loro affari e lasciami stare.”

“Facciamo così, se tu mi dici dove vai, io ti lascio passare.”

“No, facciamo che se non mi lasci passare io ti affatturo!”

“Sto aspettando.”

Ebbene si, la mia irritazione è giunta al culmine e la mia mano scatta in cerca della bacchetta, ma lui è più veloce di me e la prende prima di me 

“James Potter dammi la mia bacchetta!”

“Oh no non ci penso nemmeno.” Quindi alza in alto il braccio la cui mano tiene la mia bacchetta.

“Okay cosa devo fare per riaverla?”

“Allora diciamo mi devi dire dove vai e poi … mi devi dare ripetizioni di pozioni.”

“Ripetizioni di pozioni? Che diamine stai architettando? Come mai hai chiesto solo ripetizioni di pozioni?”

“Perché sapevo che se avessi chiesto di più avresti trovato il modo di rivoltare la situazione, conoscendo la tua genialità.”

“Dovrebbe essere un complimento?”

“Be certo che lo era!”

“Allora non li sai formulare Potter e sto andando in sala comune.”

“E io ti accompagno.”

“Questo non era nell'accordo!”

“Allora anche io devo andare in sala comune”.

Scossi la testa sconsolata e mi diressi in sala comune, lì mi sedetti accanto a Alice.

“Cosa ha combinato stavolta?”

“Be... da ora in poi dovrò dargli ripetizioni di pozioni.” Lui li mi sta fissando con quello sguardo che non sopporto, ma devo solo avere pazienza, si stancherà prima o poi, sono solo una fissazione passeggera, dopo che avrà ciò che vuole,  avrà un altra fissazione fin quando, forse, non crescerà, ma conoscendo il tipo, non lo farà.

 

La biblioteca è un posto tranquillo, dove James Potter di certo non mette piede, quindi solo lì posso avere un po di pace per poter finire il tema di Erbologia.

“Allora Evans, mi devi delle ripetizioni, non credi che dovremo stabilire un giorno e un orario?” Quella voce così spavalda, che ho sempre odiato. Ed ecco che il mio posto sicuro non lo è più.

“Si direi di si, sabato pomeriggio.”

“Sabato pomeriggio? Seriamente Evans pensi solo a non divertirti mai”

“Questo non è vero, e poi tu pensi solo a divertirti.”

“Non è vero nemmeno questo, allora che ne dici di fare un scommessa? Io studio e tu ti diverti e chi perde paga pegno.”

“Io non faccio scommesse.”

“Allora è vero che no ti sai divertire!”

“E va bene, ma se vinco io, tu mi lasci stare.”

“Ma se vinco io, tu uscirai con me a Hogsmeade.”

“Vincerò io, tu non riuscirai ad andare bene a scuola, ciò vorrà dire avere oltre ogni previsione in ogni materia.”

“E per me divertirsi vuol dire uscire, andare alle feste e combinare qualche guaio.”

“La scommessa è aperta.” 
 

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