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Autore: Garth Herzog    08/04/2006    14 recensioni
Cosa accade quando la tua fidanzata non ne può più del tuo carattere da 'Mr. Autocontrollo'? Se la tua fidanzata si chiama Usagi e ha un gruppo di amiche scalmanate e una figlia che viene dal futuro...
Faresti meglio a correre via il più veloce possibile!
***STORIA SOSPESA***
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la fine
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Let's Be Furious!!!

-2-

Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate...

I vetri delle finestre luccicavano alla luce mattutina, rendendo l'alto edificio come un gigantesco specchio. Sembrava un fuoco incandescente pronto a bruciare tutto ciò che vi era attorno al grattacielo...

"AAAAHHHHH! I MIEI OCCHI! NON CI VEDO PIÙ! MI HANNO BRUCIATO LE PUPILLE!"

"Baka! Ti ci è finito il cappello, ecco perchè non ci vedi!" esclamò la brunetta accanto alla ragazza che poco prima aveva urlato, attirando l'attenzione di tutti verso di lei.

"Come al solito... le nostre figuracce..." mormorò una ragazza castana portandosi un dito alla tempia.

"Quando usciamo con Usagi abbiamo l'85% delle probabilità di fare una figuraccia..." disse un'altra ragazza (azzurrina?), mentre esaminava i dati sullo schermino del suo minicomputer.

"A-Ami-chan... ora stai esagerando... non trovi anche tu, Minako-chan?" disse la ragazza castana, voltandosi verso dove avrebbe dovuto trovarsi la biondina. "Minako-chan?"

Cercandola intorno con lo sguardo, la ritrovarono davanti ad un paio di ragazzi, e dall'espressione di lei (abbastanza civettuola) era più che chiaro che stesse chiedendo loro un appuntamento a tre.

"La probabilità che Minako, nelle nostre uscite, trovi ragazzi da rimorchiare è del 72%" continuò seria Ami.

"Oh Ami! Non mi dire che fra un po' saprai dirmi quante volte litiga Rei con Usagi ogni volta che usciamo!" esclamò la ragazza castana, esasperata.

"La probabilità che Rei perda le staffe con Usagi ogni volta che stanno insieme è del 94%" continuò, mentre batteva i tasti del suo microcomputer.

"Possibile che qui l'unica persona normale sia io???" esclamò la ragazza castana, ormai al limite della sopportazione "Meno male che riesco a salvare le vostre situazioni imbarazzanti da ulteriori peggioramenti e... e..."

"Mako-chan?" chiese preoccupata Ami vedendo l'espressione, persa nel vuoto, di Makoto.

"Quel tipo... somiglia incredibilmente al ragazzo con il quale stavo insieme..." mormorò, mentre arrossiva copiosamente.

"Mako-chan?" ripetè Ami.

"Alla faccia della persona normale... sarà meglio allontanarci da qui, prima di dare ulteriore spettacolo!" esclamò Rei.

"Senza contare che neanche ci pagano... però... non sarebbe una malvagia idea!" asserì Usagi, con l'aria di chi ha una lampadina accesa in testa.

"Diventerò IO malvagia, se non entriamo immediatamente in quel grattacielo del cazzo!" esclamò Rei, alquanto irritata.

Chibiusa, che era lì da tempo ma che non aveva ancora proferito parola, cominciò ad osservare in lungo e in largo tutta l'altezza del grattacielo. Le altre ragazze non si spiegavano il motivo della sua attenzione, quasi volesse scrutare qualche insignificante dettaglio nell'edificio inondato dalla luce del forte sole estivo.

"Chibiusa... che stai guardando?" chiese Usagi, dopo un momento di smarrimento.

"Non ricordavo che l'Istituto Mugen avesse una forma a... beh, sapete cosa..." disse lei con naturalezza.

...silenzio...

"Da quando in qua sai com'è fatto un..." cominciò Usagi, per poi venir bruscamente interrotta dalle altre.

"NON VOGLIAMO SAPERLO!" esclamarono in coro, prendendo le due ragazze per la collottola e trascinandole verso l'edificio in vetro e acciaio.

"Muoviamoci, non ho alcuna intenzione di fare altre figuracce!" disse Rei, mentre prendeva per orecchio Usagi.

"Ahia... il solo camminare in mezzo alla strada con te, Rei-chan, è una figuraccia... brutta e zitellona come sei..." replicò Usagi.

"COSA?" urlò Rei nell'orecchio di Usagi, con un'intensità tale che sicuramente, dopo tale trattamento, la nostra eroina (e pure maria, qua si fumano di tutto) avrebbe avuto bisogno di un apparecchietto Amplifon.

"Suvvia, ora non litigate!" esclamò Makoto, cercando di staccare le dita di Rei dall'orecchio della biondina, ormai diventato come una pizza napoletana con tanta di quella salsa da far nausea (considerazioni personali dell'autrice...).

"Le probabilità che Rei e Usagi smettano di litigare sono dello 0,0000000000006%" disse Ami, consultando il suo microcomputer.

"Ma in questa situazione o in questa vita?" chiese Chibiusa, che intanto aveva smesso di fissare l'edificio.

"Veramente la probabilità è riferita a questa vita e a tutte le cento possibili successive..." rispose seria Ami.

"Che dato rincuorante..." disse Makoto sarcastica.

"Vogliamo smetterla ed entrare nell'Istituto Mugen?" esclamò Rei, ormai al limite della pazienza.

"Sì ma prima dobbiamo staccare Minako da quei tizi... non sarà impresa semplice..." asserì Usagi, puntando il dito verso l'altra biondina.

"La probabilità che Minako telefoni a quei ragazzi dopo questo incontro è dello 0,000000000000001%"

***

Finalmente entrati (senza poche difficoltà) nell'ex Istituto Mugen, le sei ragazze si guardarono intorno per cercare un guardiano o comunque qualcuno che potesse indirizzarli. Usagi scorse una guardia vicino al bancone del bar della hall principale e si accostò all'uomo, che intanto stava sorseggiando una tazza di caffé.

"Buongiorno!" esclamò Usagi spuntando all'improvviso, facendo andare di traverso il caffé all'uomo, che ora sputacchiava come un cammello impazzito per riprendere fiato.

"Ma cosa... chi diavolo è lei?" esclamò l'uomo, mentre fissava Usagi con sguardo truce. Era un ammasso di 115 Kg di muscoli e per nulla amichevole... Usagi lo squadrò a lungo, ma non sembrava spaventata dagli atteggiamenti della montagna umana...

"Sei per caso un lottatore di wrestling in incognito?" chiese poi a bruciapelo.

L'uomo la fissò stupito per alcuni secondi, per poi riprendere la sua espressione truce e urlare: "NO! CHE CAZZO VUOI?"

"Ma come siamo gentili... di questo passo non troverai mai una ragazza!" esclamò Usagi, provocando ancora di più, senza saperlo, le ire del pover uomo, che a causa del suo lavoro notturno aveva perso la ragazza, interessata a ben altri tipi di attività notturne...

"NON SONO AFFARI TUOI!" esclamò l'uomo ormai al limite dell'irritazione.

"Ehi! Io non mi chiamo Pupo, anche se abbiamo la stessa altezza!" esclamò Usagi, puntando un dito verso l'uomo.

L'uomo vedeva sempre di più l'immagine della ragazza sfocare, per fare posto ad un sacco da boxe.

"Cosa... vuoi..." mormorò, mentre stringeva i pugni.

"Volevo solo sapere come si fa ad arrivare agli studios al quattordicesimo piano..." chiese Usagi.

"Lì... c'è... l'ascensore..." disse, puntando il dito verso una cabina al centro della sala, con un grande cartello luminoso affisso sopra: 'AI PIANI SUPERIORI'.

"Ah... allora grazie... e si ricordi di essere più gentile con le persone!" disse infine, allontanandosi. L'uomo ebbe il suo scatto d'ira finale, prese uno sgabello del bar e cominciò a fare a pezzi il locale, frantumando tutto ciò che trovava mentre altra gente provava a fermarlo. Quando riuscirono a fermarlo lo portarono su un'autoambulanza con una camicia di forza...

"I casi sono due: o Mamoru è un santo, oppure ha fatto un corso di meditazione zen!" esclamò Makoto, dopo aver contemplato insieme alle altre la scena profilatasi (AN: che è, l'enzima che produce preservativi? Scusate, piccole pazzie dovute all'esame di biochimica imminente...).

"Secondo me si è fatto asportare chirurgicamente la parte più selvaggia e ancestrale del suo cervello..." mormorò Ami.

"Noooo... se così fosse, Mamoru sarebbe un pezzo di ghiaccio, mentre invece, da quanto mi racconta Usagi, è capace di creare veri e propri fuochi artificiali..." esclamò Minako, con una leggera punta d'invidia...

...silenzio...

"COSA?" esclamarono tutte in coro tranne Minako e Usagi.

"Mina-chan! Ti avevo detto di non parlare alle altre delle nostre prodezze notturne!" esclamò Usagi, prendendo Minako per un braccio.

"Ma non c'è nulla di strano!" esclamò Minako, mentre Usagi tentava di zittirla.

"Però... quando stavo insieme a Mamoru era tutto tranne che una fabbrica di fuochi artificiali..." asserì Rei.

"Forse perchè la miccia non era ancora ben intrecciata..." ridacchio Minako, mentre ad Usagi cominciò ad uscire vapore dalle orecchie.

"VOGLIAMO SMETTERLA DI FARE QUESTE BATTUTE? Che peraltro sono anche volgari e che, nota cara Mina-chan, NON FANNO RIDERE!" esclamò d'un fiato Usagi.

"Non fanno ridere te, ma a me sì!"

"Comicità volgare e ridicola!"

"Ma senti chi parla! Quella del self condom!"

"Volete smetterla per favore...?" sospirarono le altre esasperate, mentre cercavano di coprirsi la faccia per non rendersi partecipi alla grandissima figura di merda alla quale erano (ovviamente) condannate...

***

"Siamo sicuri che questo è il piano degli studios?"

"Quattordicesimo piano, se ho digitato bene il tasto..."

"Ecco, è di questo che mi preoccupo, mia cara Usagi..."

"Vuoi dire che non so contare?" esclamò la biondina affrontando con lo sguardo la mora.

"È già tanto se sai fare 2+2!" replicò Rei.

"La volete finire?" esclamò disperata Makoto, mentre divideva le due "Ora dobbiamo trovare l'ufficio del programma Camera Candita!"

"Chiediamo a qualcuno?" propose Usagi.

"NO!" fu la secca risposta delle altre cinque.

"E come facciamo allora?"

"Ci dividiamo e cerchiamo!" propose Rei "Allora, facciamo Minako e Makoto, io con Ami e Chibiusa con Usagi. D'accordo?"

"D'accordo!" dissero le altre in coro, Usagi esclusa.

"Ehi! Io non voglio andare con la poppante!" esclamò, indicando Chibiusa.

"NON SONO UNA POPPANTE!" esclamò Chibiusa, con il volto che trapelava irritazione e offesa.

"Cosa? Scommetto che dormi ancora con il peluche!" esclamò Usagi.

"Se consideri un ragazzo che è un gran bel figazzo come un peluche, allora sì!"

...silenzio...

"Le generazioni odierne sono davvero diverse dalle nostre... io a sedici anni dormivo ancora con il peluche..." asserì Minako.

"Del tipo di Chibiusa?" chiese Rei.

"No, del tipo Teddy Bear..." asserì Minako.

"Ma chi, quel Winnie the Pooh del terzo anno di superiori?" azzardò Makoto.

"Mako-chan... stiamo parlando di peluche veri, non di persone..." disse Minako.

"Perché, era una persona?" cominciò Makoto, perplessa.

"Ok, lasciamo perdere... dividiamoci e cerchiamo questo cavolo di ufficio!" esclamò Usagi, che voleva assolutamente veder chiuso questo argomento... non è da tutti scoprire che tua figlia a sedici anni avrà un ragazzo ancor prima che nasca...

***

"Usagi, sei sicura che non ci siamo perse?" cominciò a protestare Chibiusa, mentre camminavano nei lunghi e intricati corridoi del piano.

"Ma no... ho un ottimo senso dell'orientamento!" esclamò Usagi alzando due dita in segno di trionfo.

"Sarà... ma io sono convinta che stiamo girando in tondo..." disse Chibiusa.

"AH-AH!" esclamò improvvisamente la biondina puntando un dito verso una porta "Eccolo qui! 'Canditi'. Sarà sicuramente questo!"

"Ma non era 'Camera Candita?'" domandò perplessa la ragazza dai capelli rosa.

"Sottigliezze!" protestò Usagi, con aria noncurante.

"Sì... come self control e self condom... sottigliezze..." commentò sarcastica Chibiusa.

"Appunto... sottigliezze..." asserì Usagi, mentre si avviava verso lo studio.

***

"Bene care telespettatrici, dopo aver aggiunto un albume d'uovo montato a neve al nostro impasto..." disse il conduttore del programma mentre versava il contenuto di una ciotola in un'altra, per poi fermarsi e fissare un punto non precisato dello studio, decisamente incredulo.

"Ma sei proprio sicura che questo è lo studio?"

"Ma sì, fidati! Andiamo lì, quel tipo deve essere l'organizzatore!"

Il cuoco fissò stralunato le due ragazze con i codini che si avvicinavano a lui con naturalezza e disinvoltura.

"Buon giorno, mister! Siamo qui per partecipare al suo programma!" esclamò Usagi, con un sorriso stampato sul volto.

"Ah... siete per caso due fuori programma?" chiese sempre più stupito l'uomo che poco prima armeggiava con gli attrezzi da cucina.

***

In un punto imprecisato del piano 14...

"MA QUELLE CHI DIAVOLO SONO?"

"Ma che ne sappiamo, sono entrate nello studio senza preavviso... eppure c'era l'ON AIR illuminato sopra la porta d'ingresso!"

"Qualcuno le levi da lì, siamo in diretta e ci stanno ROVINANDO IL PROGRAMMA!"

***

"Fuori programma? No! Stiamo chiedendo di partecipare al vostro show..." disse Usagi.

"Come? Ma il nostro programma non prevede ospiti..." affermò l'uomo, sempre più stupito.

"Ma chi sta parlando di ospiti! Io devo partecipare attivamente a questa cosa!" esclamò la ragazza, piuttosto irritata.

"Attivamente? Ma che sta dicendo signorina? Noi non facciamo partecipare attivamente i nostri telespettatori!" asserì l'uomo, confuso.

"COSA? Allora voi mentite sulla pubblicità che fate sui giornali! Siete degli imbroglioni!"

"Ma noi non facciamo pubblicità al nostro programma sui giornali!" esclamò l'uomo, ancora più esasperato.

"Come no! Volete farmi credere che fate gli scherzi all'insaputa dei telespettatori?"

"Cosa?"

"Ma sì! Ora ho capito! Producete queste torte da dare in faccia ai telespettatori che vengono qui a chiedere di partecipare al vostro programma, vero?" esclamò la ragazza con veemenza.

"Ma quali torte in faccia! Questo è un programma di cucina d'alto livello!" esclamò il cuoco.

"Ah ah, ma tanto non ci casco!" urlò Usagi, prendendo la ciotola con l'impasto "completerò questa torta prima che lei possa spalmarmela in faccia!"

"U-Usagi... forse abbiamo sbagliato studio..." balbettò Chibiusa, mentre tentava di tirare indietro la biondina.

"Sta zitta poppante! Ora ti insegno io come si fa una torta da sbattere in faccia, Mr. Imbroglione!"

***

Da un pianeta lontanissimo sperduto nell'universo (che sappiamo essere Kimnoku)...

"Seiya, che stai facendo davanti alla TV?" domandò un ragazzo dai capelli bianchi e un codino così lungo che l'avevano proclamato primo spazzino reale di Kimnoku.

"Stavo vedendo un programma di cucina trasmesso sulla Terra... ad un certo punto è piombata Odango... ma che ci fa lì?"

"Già! È la principessa! Ma che ci fa lì in quel programma di cucina proprio lei che non sa fare neanche un uovo al tegamino? (AN: come mia sorella...)" esclamò il secondo spazzino reale, dai capelli castani e incredibilmente alto.

Il terzo spazzino reale, un po' meno effeminato degli altri due, dai capelli neri sempre estremamente lunghi, cercò invano di dare una risposta agli altri.

"Boh, forse c'è qualche nemico..."

"Ehi, ma non vi ricorda qualcosa?" asserì Taiki.

"Già, è come quella volta che... come quella volta che..." balbettò Yaten, per poi fissarsi l'un l'altro con gli occhi spalancati.

"TUTTI AL RIFUGIO ANTIATOMICO!"

***

"Pedro, perchè mi hai tradito?"

"Carmencita, non facciamo più l'una per l'altra!"

"Ma Pedro, siamo sempre stati così uniti, legati, appiccicati... come una cozza attaccata allo scoglio!"

"Finalmente ammetti di essere una cozza..."

Makoto e Minako erano rimaste imbambolate seguendo l'anteprima della loro telenovelas preferita, 'Cuori in ammollo', dimenticandosi completamente della loro... ehm... 'missione', se così possiamo dire...

"Oh no Pedro... non puoi farle questo..." mormorò Minako mentre si asciugava le lacrime con un fazzoletto.

"Perchè la offendi così? Potevi almeno dirle che è un'ostrica!" singhiozzò Makoto, asciugandosi anche lei le guance.

"Volete smetterla di commentare? Stiamo girando!" esclamò sottovoce un cameraman.

"Non rompere!" esclamarono le due con sguardo assatanato, rimettendo il cameraman al proprio posto.

***

"Ami-chan... sono due ore che stai armeggiando con il tuo microcomputer... si può sapere dove mi stai portando?"

"Sto valutando tutte le possibili variabili, Rei-chan... quando finirò riusciremo con precisione assoluta a giungere allo studio!"

"Con precisione assoluta ci credo... è il quando che mi preoccupa..."

***

Un punto imprecisato del piano 14...

"Dannazione... non riusciamo a trovare qualcuno che sappia proporci uno scherzo decente!"

"Lo sappiamo Higuchi-san... abbiamo cercato di selezionare le persone più interessanti... ma..."

"Lo so ragazzi... lo so che il vostro staff lavora duro... ma qui dobbiamo trovare qualcosa di interessante, altrimenti il nostro programma Camera Candita andrà a farsi friggere! (AN: se non frigge prima il piano 14...)"

"E questo significa che non avremo la tredicesima?" esclamarono i ragazzi dello staff.

"Andrete in cassa integrazione e io con voi, se non ci diamo da fare!" esclamò l'uomo che chiamavano Higuchi.

"Ma come facciamo? Come si fa a trovare qualcosa di davvero adatto? Che canoni dovremmo usare? (AN: o cannoni, vista la situazione...)" esclamò uno dei ragazzi.

"Accidenti! Abbiamo bisogno di qualcuno di... sì, di qualcuno di davvero ESPLOSIVO!"

KAA-BLAAAAAMMMMMM!

***

Pianeta Kimnoku...

"Siamo tutti salvi?"

"A quanto pare siamo riusciti ad evacuare tutta la popolazione prima che giungesse il cataclisma, Seiya!"

"Ah, perché, il Berlusca ha vinto di nuovo le elezioni?" disse Yaten con naturalezza.

"No stupido! Usagi ha combinato uno dei suoi soliti disastri!" esclamò Taiki esasperato.

"Accidenti... si ammazza quasi per salvare l'intero universo da Galaxia e poi in pochi secondi è capace di radere al suolo un intero pianeta..." contemplò Seiya, osservando le (ormai) rovine del suo mondo.

***

"Cosa è stata questa esplosione?" esclamò Rei, mettendosi sull'attenti.

"Rei-chan! Non farti distrarre dai rumori. Ricordati che dobbiamo essere concentrate al massimo per adempire alla nostra missione!"

"Ma... quella era... era un'esplosione..." asserì Rei stupita dall'atteggiamento dell'amica.

"In questo momento non è la nostra priorità! Dobbiamo trovare lo studio!" esclamò Ami.

"Accidenti... ma prendi sempre tutto così sul serio?"

"È importante avere degli obiettivi fissi!"

"Vuoi dire che se il mondo dovesse crollare da un giorno all'altro tu faresti comunque i compiti il pomeriggio?"

"Esattamente!"

"..."

***

Studio dove giravano 'Cuori in ammollo'...

"Pedro, non puoi lasciarmi così dopo tutto quello che abbiamo passato... e poi, ricordati... c'è ancora Pablo, nostro figlio! E poveraccio, lo sai che è cieco, zoppo, sordo, muto, cerebroleso, ed ha anche perso la memoria! Non puoi mollarlo così!!!"

"Carmencita... Pablo non è nostro figlio... è mio nonno!"

"Ooooooooh!" esclamarono Makoto e Minako con un sospiro, ovviamente inconsapevoli... ehm... dell'esplosione...

***

"CAPO! COSA È SUCCESSO?"

Una parete tra due studios era crollata, rivelando a Higuchi-san e al suo staff quello che DOVEVA essere lo studio di registrazione del programma 'Canditi'...

"Ops... cos'è successo al forno?" esclamò una testa bionda, facendosi strada tra quintali di una strana massa biancastra e appiccicosa.

Il cuoco della trasmissione, la cui faccia ormai somigliava più ad una torta bruciata, era letteralmente incazzato nero.

"MA IO... IO TI STROZZOOOOO!" esclamò, pronto a fiondarsi sul collo della biondina.

"Non lo faccia!"

Il cuoco, Usagi, lo staff di Camera Candita e Chibiusa, che nel frattempo era riuscita a liberarsi dal malefico impasto grazie al potere dei Piccoli Cuori Rosa, si voltarono verso Higuchi-san.

"Tu biondina! Sei perfetta! Sei la persona che cercavamo! Vuoi entrare a far parte del mio programma?" chiese, speranzoso.

"Come? Io?" balbettò Usagi, puntandosi.

"Sì tu! Sei davvero perfetta!" esclamò l'uomo, congiungendo le mani a mò di preghiera.

"Mi dispiace... ma io devo partecipare a questo programma..." cercò di spiegare lei.

"MA CHI TI HA INVITATA?" esclamò furente il cuoco, che, poveraccio, aveva le coronarie messe a dura prova.

"Questo è il programma degli scherzi, e a me serve parteciparvi!" esclamò Usagi puntando il cuoco.

"NOOOOO! QUESTO È UN PROGRAMMA DI CUCINA DI ALTO LIVELLO! AAAARGGGHHHH!" urlò infine con voce strozzata, portandosi le mani al collo e stramazzando al suolo.

"Secondo me questo qui era parente alla guardia del piano terra..." contemplò Usagi.

"Sì, sì perfetto! Sei davvero fantastica, biondina! Saresti capace di far perdere la pazienza anche a Gandhi! Sei davvero indicata per il mio programma!" asserì eccitato Higuchi, mentre si strofinava le mani.

"Tranne al suo ragazzo..." asserì Chibiusa mentre arrancava nell'impasto.

"Come?" chiese Higuchi.

"Beh, non riesce a far perdere la pazienza al suo ragazzo..." asserì Chibiusa.

"Questo perchè lui dice di possedere self condom!"

"Ehm... si dice self control, Usagi..."

"Sottigliezze! Comunque ben presto non si vanterà più di possedere self condom, dopo lo scherzo che quelli di Camera Candita mi organizzeranno!" esclamò Usagi trionfante, puntando un dito verso il cielo.

"Tu... tu hai intenzione di fare uno scherzo... uno scherzo al tuo ragazzo?" esclamò Higuchi-san, mentre gli brillavano gli occhi dall'eccitazione.

"Ehm... sì..."

Higuchi gli tese la mano verso Usagi. "Sono Higuchi-san, direttore del programma Camera Candita! Sento che questo sarà l'inizio di un lungo sodalizio tra noi due, mia cara!"

***

Ex Istituto Mugen... qualche piano sottoterra...

"Cosa diamine era questa esplosione? È... è forse il ritorno del grande signore Pharaon 90? Ohhh! Devo prepararmi a riceverlo!" disse la creatura con un sorrisetto malvagio, per poi assumere un espressione più pensosa. "Mmh... solo che non so... che colore va di moda quest'anno? NON HO INTENZIONE DI FARE FIGURACCE!"

***

FINE SECONDO CAPITOLO

   
 
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