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Autore: _Lightning_    17/08/2011    4 recensioni
When the future's architectured
By a carnival of idiots on show...
You better lie low...
"Distruggi. Brucia. Massacra.
Non avere pietà per nessuno."

Pensieri di Roy Mustang durante la guerra di Ishbar, sulle note di Violet Hill dei Coldplay
Genere: Guerra, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Violet hill
 
Was a long and dark December,
From the rooftops I remember,
There was snow...
White snow...
 
Dalla cima della collina, il mio sguardo spazia sulla pianura di Ishbar. Su quella che un tempo era Ishbar.
Un tempo non poi così lontano, prima che arrivassimo noi a distruggerla, a raderla al suolo, a massacrarla. 
Ad estirpare ogni forma di vita che la abitasse.
Prima che tingessimo di rosso quei muri bianchi, prima che quei templi che si slanciavano nel cielo limpido del deserto non venissero ridotti a un ammasso di polvere e macerie contorte.
Prima che noi diventassimo assassini.
 
Clearly I remember,
From the windows they were watching,
While we froze...
Down below...
 
C'è calma nelle strade. Una calma paradossale, che preme sulle mie orecchie come un muro invisibile.
E' strano non sentire alcun rumore, nessun colpo di fucile, niente esplosioni o grida straziate.
Eppure, a guardar bene, le strade non sono deserte.
Ombre si muovono all'interno di case distrutte, occhi spiano dai cumuli di rovine. 
Occhi iniettati d'odio, di rabbia e di dolore.
Occhi rivolti verso di noi, verso di me. 
Verso coloro che hanno distrutto la loro vita.
 
When the future's architectured
By a carnival of idiots on show...
You better lie low...
 
"Distruggi. Brucia. Massacra.
Non avere pietà per nessuno.
Non abbassare l'arma di fronte a un bambino che piange.
Non esitare di fronte a un marito che protegge sua moglie.
Non vacillare di fronte allo sguardo velato di un vecchio.
Non pensare alle vite che stai troncando.
Non pensare alla loro sofferenza.
Non lasciarti prendere dalle emozioni.
Non pensare, e obbedisci."
Ordini che fluttuano nella mia mente, insensati.
Obbedisco. E Divento uno schiavo di questa guerra.
 
Was a long and dark December,
When the banks became cathedrals,
And the fog... 
Became God...
 
Uno schiocco di dita e quella che un tempo era stata una casa esplode in una nube di polvere, fumo e calcinacci che si dirama per le strade vicine, ammantando il mondo di una nebbia malsana.
Tossico, gli occhi che lacrimano e che non riescono a distinguere altro che ombre in quella nuvole pesanti e dense.
Potrei venire ucciso senza neanche rendermene conto.
Senza avere il tempo di emettere un grido, di chiamare aiuto.
Potrei morire così, come mille dei miei compagni e dei miei nemici. Una morte indolore, rapida e inaspettata.
Sarebbe bello.
 
Priests cluchted onto Bibles,
Hollowed out to fit their rifles
And the cross...
Was held aloft
 
Si sono barricati nel tempio: una ventina di persone, decise a resistere fino all'ultimo, a trascorrere gli ultimi attimi della loro vita vicini a Ishvar, quel dio che sembra aver abbandonato il suo popolo, trascinandolo nella miseria.
Dalla barricata sbucano le canne dei fucili, puntati contro di noi. Stiamo guardando in faccia la morte, pochi secondi e sarò riverso a terra in una pozza di sangue.
Dall'interno, confuse con le scariche d'artiglieria e il cupo rombo delle esplosioni, provengono voci soffuse, cantilenate in una preghiera che non verrà mai ascoltata.
Un attimo e il tempio è avvolto nelle fiamme, le voci si tramutano in urla strazianti e l'intera struttura collassa, seppellendo quelle richieste d'aiuto.
 
 
Bury me in honor
When I'm dead and hit the groud,
Love's a poem
That unfolds...
 
Questa guerra dovrebbe coprirci d'onore, dovrebbe farci diventare eroi.
Se anche cadremo combattendo, saremo sepolti come difensori della patria, come uomini degni di rispetto.
Eroi, per aver massacrato un popolo indifeso, per aver attaccato per primi, per aver distrutto e sparso al vento le vite di migliaia di persone come noi.
Non sono sicuro di voler essere un eroe.
 
I don't wanna be a soldier,
That the captain of some sinking ship will stow...
Far below...
 
Non riuscirò mai a lavare via questi crimini, questo sangue, questo dolore che ho provocato.
Anche se vorrei strapparmi di dosso la divisa, bruciarla per cancellare i ricordi e poi porre fine alla mia esistenza, non riporterò in vita nessuno degli innocenti che ho ucciso, non riporterò un motivo per vivere ai sopravvissuti.
Trascorrerò la mia itnera vita cercadno di ripagare, almeno in parte, il mio debito.
Ma questo dolore, questa angoscia, questa consapevolezza, la consapevolezza di essere un assassino... non svanirà mai.
 
So if you love me, 
Won't you let me know... 
 
Saremo dannati in eterno.
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Note Dell'Autrice:

Violet Hill mia ha sempre ricordato la guerra di Ishbar... cioè, la guerra in generale, ma mentre leggevo il volume 15 di FMA con i Coldplay di sottfondo.. beh, è scattata la scintilla dell'ispirazione :)
So che l'argomento "Roy a Ishbar" è trito e ritrito, ma sono secoli che voglio scriverci qualcosa e anche se non sono del tutto convinta del risultato, posso dire di essere soddisfatta con me stessa u.u
Questa è la mia prima Song-Fic, quindi siate clementi ^^''

-Light-

P.S. Consiglio la visione di questo video, dal quale ho tratto ispirazione ^^ (l'originale è stato rimosso -.-') http://www.youtube.com/watch?v=w-E6ZwNtdaE



 
   
 
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