Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: _Globulesrouge_    18/08/2011    7 recensioni
Raccolta di One Shot sul telfilm di Game of Thrones.
1.'C'è ancora speranza' personaggi: Sansa/Sandor/Joffrey/Eddar Stark.
Suo padre era morto.
Quando Sansa rinvenne da quel lungo sonno realizzò che una delle persone che più l’avesse amata al mondo era morta; uccisa per ordine di qualcuno che si era illusa potesse amarla più di suo padre.
“Non l’avete ucciso non è vero?’’ disse rivolgendosi al suo Re Joffrey Baratheon con un tono di voce così forte e duro che per un attimo stentò a riconoscersi lei stessa.
“Era un traditore!’’ la freddò il ragazzino biondo, “sono io il tuo Re!’’ concluse senza neppure degnarla di uno sguardo.
“Voi avevate promesso…’’ il fiato le morì in gola non appena vide Joffrey abbandonare la stanza e sentì le lacrime bagnarle il viso senza riuscire ad arrestarle.

2. 'Fire can not kill a Dragon' personaggi: Daenerys Targaryen/Drogo/Dragons
3. 'Fire and ice burn in the same way' personaggi: Jon Snow/Aemon Targaryen
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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When you play the game of thrones, you win or you die

Premessa:
Questa raccolta di One Shot su 'Game Of Thrones' nasce perché ho amato moltissimo questo telefilm e adoro scrivere fan fiction.
Non ho letto i libri di Martins, che da quanto ho sentito dire si sta dedicando anima e cuore non solo nella scrittura dei libri ma anche del telefilm. Le mie conoscenze sul telefilm si limitano dunque a ciò che ho visto nelle dieci puntate della prima serie...a volte mi piace fantasticare sui personaggi e sugli avvenimenti quindi spero che nessuno si scandalizzerà se ogni tanto lavoro di fantasia.
Detto questo, inizio con il primo capitolo e auguro una buona lettura a tutti.



C'è ancora Speranza:



Genere: Missing Moments.
Personaggi: Sansa Stark, Eddar Stark, Arya Stark, Sandor Clegane, Joffrey Baratheon.
Collocazione Spazio Temporale: approdo del Re, puntata 1x10.



Suo padre era morto.

Quando Sansa rinvenne da quel lungo sonno realizzò che una delle persone che più l’avesse amata al mondo era morta; uccisa per ordine di qualcuno che si era illusa potesse amarla più del suo stesso padre.
“Non l’avete ucciso, non è vero?’’ disse rivolgendosi al suo Re Joffrey Baratheon con un tono di voce così forte e duro che per un attimo essa stessa stentò a riconoscersi.
“Era un traditore!’’ la freddò il ragazzino biondo, “sono io il tuo Re!’’ concluse senza neppure degnarla di uno sguardo.
“Voi avevate promesso…’’ il fiato le morì in gola non appena vide Joffrey abbandonare la stanza e sentì le lacrime bagnarle il viso senza riuscire ad arrestarle.
“Non piangere Sansa, sei proprio una femminuccia’’ le parve di sentire la voce di Arya; sua sorella, prenderla in giro come aveva sempre fatto.
La regina alle sue spalle apparve di fronte a lei, con uno sguardo pieno di disappunto e gli occhi freddi come quelli di un animale, “non piangere, presto sposerai Joffrey e sarai tu la regina’’ la freddò la donna biondissima prima di darle le spalle anch’essa. Non era stata Arya a parlarle, era la voce Cersei Lannister quella che aveva appena udito.
“Eppure ho visto Arya’’ si disse sottovoce tra sé e sé affacciandosi alla finestra nella speranza di vedere qualcuno che le ricordasse la sua famiglia attraverso i merli del castello che ormai erano diventati per lei molto peggio di una prigione.
L’aveva vista sua sorella, accovacciata ai piedi di una statua di pietra, aveva visto il suo sguardo prima di svenire, aveva visto la sua piccola spada sguainata e pronta a difendere suo padre, anche a costo di morire.
“Stupida!’’ si disse stringendo tra le mani il vaporoso vestito di seta quasi a volerlo strappare.
Sansa si buttò nel letto, affondò il viso nel cuscino e si strappò dalla testa quelle piccole fascette che le tenevano bene in ordine la sua acconciatura, i suo capelli rossi erano sparsi in disordine nel letto e si mischiarono presto alle sue lacrime. Si sentì una egoista, una sciocca, una stupida a pensare che il Sud avesse potuto portare qualcosa di buono alla sua famiglia. Ricordò con quale egoismo aveva convinto sua madre a lasciar partire lei e suo padre alla volta di ‘Approdo del Re’, soltanto per vanità, soltanto per un possibile matrimonio con un ragazzino viziato.
Lo odiava.
Sansa odiava Joffrey, odiava Cersei, odiava il Sud, odiava il regno e il trono di spade.
In quel momento riuscì a pensare soltanto a sua madre, ai suo fratelli, perfino a sua sorella. L’ immagine di Arya le tornò di nuovo alla mente, i loro litigi, i loro battibecchi, le infinite volte in cui la aveva mortificata, “sei solo un maschiaccio, una ragazzina sgraziata che nessuno mai vorrà sposare’’ le aveva detto fissando con disappunto il suo viso sporco di terra e le sue ginocchia sbucciate.
Sansa non lo pensava, avrebbe dato qualsiasi cosa in quel momento per vedere di nuovo sua sorella, avrebbe voluto avere la sua forza, avrebbe voluto essere riuscita a scappare insieme a lei, avrebbe voluto saper usare una spada, o semplicemente essere difesa dalla piccola spada di Arya, perché Sansa era sicura che nonostante tutto anche Arya avrebbe voluto rivederla.
“Lady Sansa dovete prepararsi immediatamente’’ la voce gracchiante della sua nuova serva la distolse dai suoi pensieri, “sua Maestà Joffrey vuole vederla’’.
Perfino la sua vecchia septa, quella donna petulante e incappucciata, quella vecchia che era morta per mano dei soldati del Re, perfino lei le mancò in quel momento.
Avrebbe voluto scusarsi con suo padre per essere stata così insistente, per averlo convinto a scendere al Sud, per essersi illusa che Joffrey l’avesse graziato veramente. Aveva fatto tutto ciò che aveva potuto per salvare suo padre, ma non era stato abbastanza. Suo padre era morto con disonore, aveva dichiarato di essere un traditore soltanto perché lei gli aveva chiesto di farlo. Eddard Stark era morto nel tradimento soltanto per proteggere le sue figlie. Era troppo tardi per scusarsi.
“Vieni con me voglio mostrarti una cosa’’ le aveva detto quel ragazzino che adesso sedeva sul trono di spade, lo stesso ragazzino che sua sorella avrebbe potuto tagliare a metà con una spada di legno, lo stesso stupido ragazzino che aveva fatto uccidere suo padre e tagliare la lingua a un povero giullare soltanto per il suo divertimento personale.
Lo odiava; Sansa odiava Joffrey.

“Non appena sanguinerai ti darò un figlio, mia madre ha detto che non manca molto’’ le disse Joffrey camminando al suo fianco nelle logge più alte del castello.
“Ti prego no!’’ Sansa si chiuse gli occhi ancora lucidi e gonfi per il pianto.
“Apri gli occhi’’ le ordinò il Re incamminandosi sulla stretta passerella che conduceva alle mura più esterne del palazzo.
“Alza gli occhi e guarda la testa di tuo padre!’’ infierì il ragazzino di nuovo, “Osserva la fine che fanno i traditori’’.
“Fatemi andare a casa vi prego!’’ l’unica cosa che Sansa voleva era tornare a ‘Grande Inverno’.
“Mia madre dice che devo sposarvi, quindi guardate!’’ le urlò in faccia Joffrey in equilibrio sullo stretto ponte al di sotto del quale vi era soltanto il vuoto.
Sansa alzò il capo, gli occhi fieri e verdi come smeraldi fissarono la testa di suo padre. Voleva piangere, voleva abbassare la testa, ma non lo fece. Se voleva sopravvivere in mezzo ai leoni di ‘Approdo del Re’ doveva essere impassibile e fredda come tutti loro.
“Guarderete finché mi compiace!’’ disse Joffrey ridacchiando ma Sansa non lo degnò neppure di uno sguardo.
Anche la sua septa era lì accanto a suo padre, neppure per una vecchia donna avevano avuto un briciolo di misericordia.
“Voglio farti un regalo’’ le disse il biondo per attirare la sua attenzione, “ti porterò anche la testa di tuo fratello Robb’’.
“Magari sarà lui a farmi un regalo portandomi la tua!’’ quelle parole uscirono dalla sua bocca incontrollate e taglienti come la lama di un coltello.
Il servo la schiaffeggiò più volte fino a farle sanguinare le labbra, ma lei non smise di fissare Joffrey con aria di sfida, guardò un attimo il vuoto sotto di lui e si incamminò nella stretta passerella di legno a testa alta, sfidando le sue vertigini.
“Fermatevi ragazzina’’ quell’uomo con il viso sfigurato la fissò un attimo negli occhi per poi asciugarle il sangue con il suo fazzoletto. Joffrey se ne andò con l’altro servitore lasciandoli soli sopra quel sottile strato di legno.
“Risparmiatevi altro dolore, assecondatelo’’ le disse l’uomo sfigurato ancora una volta; ma lei non smise di guardarlo. Non giudicò con orrore il suo viso deturpato, quell’uomo più di ogni altro aveva capito cosa lei avesse in mente di fare. Gli porse il fazzoletto con grazia, senza smettere di fissarlo.
“Vi servirà ancora’’ le disse il soldato dandole le spalle.
“Grazie Signore’’ balbettò Sansa quasi a volerlo fermare.
“Non sono un Signore’’ le rispose il soldato senza voltarsi.
“Avrete un nome…il vostro nome?’’ gli chiese Sansa quasi in tono supplichevole. Ricordò il giorno in cui al torneo rise di lui e del suo viso sfigurato, ricordò le infinite volte che aveva avuto paura nel vederlo, ricordò come lo avesse giudicato come un mostro soltanto per il suo aspetto fisico.
“Sandor Clegane’’ le disse l’uomo voltandosi leggermente per poi tornare nei suo passi e seguire Re Joffrey.
Forse c’era qualcuno di cui potersi fidare ad ‘Approdo del Re’, forse i veri mostri non avevano una cicatrice nel viso, ma i capelli biondi e il cuore di pietra.
Guardò un’ultima volta suo padre senza piangere, “sarò forte’’ si disse, “te lo prometto’’ sussurrò di nuovo stringendo tra le mani il ruvido fazzoletto marrone di Sandor.
Forse gli Antichi Dei, gli stessi dei in cui credeva suo padre gli avevano mandato qualcuno per proteggerla, “forse c’è ancora speranza’’ si disse osservando la sagoma di quell’uomo allontanarsi da lei per poi sparire del tutto dietro l’angolo.



SPAZIO AUTORE:
Ho scritto questa fan fiction un po' di tempo fa praticamente poco dopo la fine del telefilm ma ho avuto soltanto adesso il coraggio di pubblicarla. Siccome ho in mente altri argomenti momenti sul Telefilm su cui scrivere ed altri personaggi ho deciso di trasformare questa fan fiction in una raccolta di Os che abbracceranno un po' tutti i personaggi della saga, specialmente i miei preferiti.
Vorrei precisare che inizialmente non amavo Sansa, la trovavo fastidiosa e superficiale, mentre ho sempre avuto una forte simpatia verso sua sorella Arya.
Nelle ultime due puntate tuttavia ho visto qualcosa di diverso in lei, ho visto una crescita e un maggior attaccamento alla propria famiglia. Credo che Sansa sia un personaggio in continua crescita ed evoluzione, credo che nelle prossime serie del telefilm possa darci molto, per questo anche se inizialmente avevo pensato di scrivere la morte di Ed secondo il pov di Arya, ho poi cambiato tendenza concentrandomi su Sansa.
Nel finale appare anche Sandor, non so perché ma io credo proprio che lui e Sansa possano avere un futuro e mi piacerebbe molto vederli insieme dato il mio odio smisurato per Joffrey, che è un personaggio davvero fastidioso a mio avviso.
Ringrazio tutti per l'attenzione, alla prossima.
Gloria.
  
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