Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Roby_Marauder    18/08/2011    3 recensioni
La mia primissima Slash su Gellert e Silente.
Con mio grande stupore, si è classificata ottava al
"Quel ti amo maledetto- contest" di Bell25, vincitrice del premio
Miglior Abientazione.
Vi lascio alla storia.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Albus/Gellert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Nick (Su EFP): Roby_Marauder97. Titolo: Amico mio.
Personaggio scelto: Albus Silente
Pairing: Albus Silente/Gallert Grindelwald
Rating: Verde
Genere:  Sentimentale
Avvertimenti: Slash/One-shot
NdA: E' una breve one-shotsh-fic superiore alle 500 parole sul pairing Albus/Gallert. La storia è ambientata nella stanza di "laboratorio" a Godric's Hallow a casa della zia di Gallert, Bathilda Bath. A mio parere l'avvertimento Slash è solo accennato. Spero che piaccia.  

Il lucore del sole al tramonto filtrava tra le fessure del tessuto grezzo posto davanti alla finestra. L’aria fresca della stagione primaverile si insinuava dentro i miei polmoni placidamente, diffondendo un senso di pace e  tranquillità.

Il mio sguardo attento abbracciava la stanza. I miei occhi guizzavano rapidi dal muro ove, incise con uno scalpellino di legno, vi erano le parole che componevano la nostra  citazione preferita “ Per il bene Superiore”, al tuo volto contratto nella lettura di un grande tomo rilegato in pelle.

Seduto su una poltrona logorata e scolorita dal tempo, ti  osservavo con i sensi completamente persi in ogni tuo tratto somatico. I morbidi capelli biondi ti ricadevano giù sul viso delicatamente e, sporadicamente, li spostavi sulle spalle per vedere meglio.

Sul  foglio di pergamena incartapecorito giacente lì, accanto a te, spiccava la moltitudine di parole che avevamo scritto, insieme.

Intorno a noi il silenzio tremendamente profondo, era quasi un rumore assordante. Solo il grattare della penna contro i fogli lo interrompeva.

Mi sorridevi giulivo quando scoprivi qualcosa di importante; mi guardavi con espressione ricca di orgoglio; mi volevi bene…Dicevi che ero il tuo migliore amico, Gellert.

Ecco che ti alzavi dalla tua, la nostra, sedia di lavoro e ti avvicinavi a me.

-Albus, i nostri progressi mi accecano!- mi dicevi, ma nella tua voce non sentivo quello che volevo sentire. –Il nostro lavoro non sarà vano. Un giorno l’intero Mondo Magico ci ringrazierà. Stiamo elevando i Maghi al di sopra dei babbani, Albus. E tutto questo è per il Bene Superiore!- continuavi imperterrito, assetato di gloria.

La mia attenzione non era rivolta al senso delle parole che sgorgavano come un fiume in piena dalle tue morbide e giovani labbra. La mia attenzione era rivolta alla tua voce, che trovavo tremendamente melodica.

Il profumo emanato dalla tua pelle diafana, il pulviscolo evanescente che fluttuava nella piccola stanzetta stipata di una miriade di oggetti e soprattutto di pensieri, ragionamenti , mi inebriava intorpidendo i sensi. La tua mano scattante e affusolata mi stringeva il braccio, ma in quella stretta non sentivo quello che volevo sentire.

Il tuo sorriso mi ammattiva. Quante volte, Gellert, abbiamo riso insieme? Tante. Quante volte, Gallert, mi hai preso il cuore stringendolo in una morsa ferrea? Tante.

-Si. Amico. Per il Bene Superiore.- ti dicevo del tutto indifferente a ciò che le mie corde vocali emettevano.

Non mi importavano i progetti per il futuro, che amavi  discutere con me, Gellert. Trovavi in quei progetti una ragione di vita, una luce che irradiava il tuo cammino.

Non mi importavano quei discorsi nei quali ti perdevi come un folle. Tutto ciò che contava era  stare accanto a te.

Ti guardavo con occhi vitrei, privi di vista. Ho scorto solo quello che pensavo contasse: l’amore.

Eh sì, caro amico, come mi ostinavo a chiamarti non potendoti chiamare come desideravo veramente. Quello che provavo per te era amore. Un amore non ricambiato, aimè.

-Amo parlare con te,  Albus. Mi dolgo per non averti conosciuto prima.- mi dicevi a un tratto, ma in tutto ciò che mi dicevi non riuscivo mai a cogliere quel sentimento maledetto che io provavo per te.

-Io amo te, Gellert Grindelwald, in tutto e per tutto. Ti amo.

I tuoi occhi, che trovavo meravigliosi, si spalancavano. Sembravi terrorizzato dalle mie parole. Eppure era un semplice “ti amo”.  Indietreggiavi, mi guardavi attonito.

E da quel momento, quell’attimo di pura follia, a causa di quelle parole che avevo azzardato dirti , tutto è cambiato.  Ma ancora oggi, amico mio, rivolgerei il mio primo “ti amo” a te.

Valutazione:
Grammatica: 9.97/10
Stile: 10/10
Originalità della trama: 9/10
Caratterizzazione: 10/10
Gradimento personale: 5/5

Totale: 43.97/45

Grammatica:
La grammatica era molto buona, devo dire. Ho tolto soltanto uno 0.01 per un errore, sicuramente di distrazione, ripetuto frequentemente (“Gallert” al posto di “Gellert”), un altro 0.01 per il trattino attaccato ai dialoghi e un ultimo per una virgola attaccata alla parola dopo.

Stile:
Lo stile mi ha colpita! L’atmosfera che hai descritto, con tutti i particolari della stanza, è veramente bellissima :)

Originalità della trama:
Non ho dato il massimo perché il “ti amo” non è stato detto in circostanze particolari, ma ho trovato la tua storia comunque originale.

Caratterizzazione:
Perfetta. Ho trovato Silente assolutamente IC e Gellert proprio come lo immaginavo :D

Gradimento personale:
La tua storia mi è piaciuta molto e perciò hai avuto il massimo ;)
Brava :)

 


 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Roby_Marauder