"Ci dica almeno il nome del parrucchiere".
 "Si chiama Rodney Cutler e ha lo studio a New York.
 E' molto bravo, e a ogni sforbiciata mi chiedeva se fossi sicura."
"E lei cosa rispondeva?"
 "Continuavo a ripetergli: tagli, tagli tutto"
                                                 (Intervista a Emma Watson su Vanity Fair di giugno)


Eccomi qui, sono finalmente arrivata. Il negozio di fronte a me è un immensa vetrata dove vedo il mio riflesso e i taxi gialli che mi sfrecciano alle spalle.
Ce l'ho davanti, finalmente.
Da quanto sognavo questo momento? Mesi? Anni? Adesso devo solo decidermi a entrare. Non è poi così difficile. Su, avanti Emma, puoi farcela. Ma i miei piedi non danno ascolto al cervello e restano bloccati sull'asfalto mentre i miei occhi sono ancora fissi sul vetro.
Inconsciamente passo la mano fra i miei capelli: tra poco non ci saranno più, ormai l'ho deciso. Ho nella tasca della giacca la foto del taglio che voglio e niente e nessuno mi farà cambiare idea.
Cerco di non pensare a chi sono collegati quei capelli. Ma non ci riesco.
Hermione salta fuori nei miei pensieri come un colpo di bacchetta. Sorrido con tenerezza a questo sciocco pensiero.
La settimana scorsa è stato l'ultimo giorno di riprese e tutti hanno appoggiato la mia scelta.
Il tempo di Hermione è finito, adesso deve cominciare quello di Emma.

                                                                             *

Chiudo gli occhi, non voglio guardare, ho deciso anche questo.
"Miss Watson, è sicura?" chiede il parrucchiere, con una ciocca di capelli in mano.
"Tagli" rispondo.
Zac. Primo taglio.
La settimana scorsa è stato l'ultimo giorno di riprese. L'ultima volta che ho recitato i panni di Hermione Granger.
Zac.
"Continuo?".
"Tagli".
L'altra settimana per la prima volta in dieci lunghi anni, ho visto piangere Rupert. Dan e io eravamo così sconvolti da questo fatto da non riuscire a consolarlo.
"Vado?".
"Si. Tagli tutto".
Zac.
Poi però, ci ha regalato una tromba. A me e a Daniel. E' sempre il solito. Oh, Rupert. Quel bambino così cresciuto. Lui e Dan sono stati dei veri fratelli per me, sono stati delle roccie. Abbiamo avuto sempre così bisogno l'uno dell'altro.
"Continuo?".
Sento un leggero peso in meno sulle spalle, ma i miei occhi restano serrati.
"Si. Tagli".
Zac.
Poi ci siamo abbracciati. Tutti e tre, aggrappati come se dovessimo essere fucilati da un momento all'altro. Come se non dovessimo vederci mai più. Ed è stato proprio in quel momento che mi sono resa conto che era vero, che non li vedrò più per gran parte dell'anno. Non li vedrò più tutti i giorni, non sentirò più le loro battute sceme, non rifaremo scene su scene, non sbadiglieremo insieme per la stanchezza o per la noia fra un ciack e l'altro, non li batterò più a ping pong durante le pause.
"Se li vuole lasciare così, sono certo che...".
Sono tentata, ad essere sincera. Potrei lasciarli ad una lunghezza decente... Ma no, non erano questi patti.
"No. Tagli, tagli tutto".
Zac.
Mi mancheranno da morire.
E anche se sembrerà sciocco mi macheranno Harry e Ron. Ma soprattutto mi mancherà lei, Hermione.
E' stata una tale presenza nella mia vita che non so come farò a relegarla in un angolo della mia mente. Per dieci anni ho pensato come lei, ho agito come lei, ho conosciuto tutti i suoi particolari.
Adesso devo conoscere me, come conosco lei. Sarà difficile, lo so, ma devo farlo.
Hermione sarà sempre li, in quel pezzo di cuore, di anima, di coscienza dove ognuno di noi tiene la parte più buona della sua vita.
Non voglio dimenticare il coraggio, la lealtà e la decisione che ha mostrato di possedere.
Non voglio dimenticare l'intelligenza che ha saputo aiutarla in ogni occasione.
Non voglio dimenticare l'amicizia e l'amore che ha saputo dare incondizionamente.
Sono parti di Hermione che terrò sempre con me. Non avrò paura di lasciarla, perchè le cose importanti della vita non ti lascieranno mai.
Zac.
Questa era l'ultima sforbiciata, l'ho sentita.
"Ecco fatto, Miss Watson".
Apro piano gli occhi e mi guardo. In un primo momento non mi riconosco. Sono io? Poi mi guardo attentamente e un piccolo sorriso increspa le mie labbra.
Si, sono io. Esattamente come volevo essere.
Arrivederci Hermione. E grazie, grazie di tutto.