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Autore: Kukiness    19/08/2011    20 recensioni
Quando rideva, scopriva i denti superiori, ma non aveva perso l’abitudine di nascondere il sorriso dietro la mano, anche se i suoi incisivi non erano più coniglieschi come una volta. «Hai i denti timidi,» le aveva detto una volta. Lei aveva riso ed era arrossita, ma non si era nascosta
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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DENTI TIMIDI


Hermione aveva delle labbra molto sottili, per essere una ragazza.

Non che Harry si ritenesse un grande esperto di labbra femminili,

tanto meno di quelle di Hermione

ma quel pomeriggio d’autunno, con la tazza di tè tra le mani e Hermione accoccolata sulla poltrona di fronte a lui, si era trovato a pensare che, sì, Hermione Granger aveva delle labbra davvero sottili, per essere una ragazza.

Oh beh, avrebbe potuto renderle ancora più sottili, se lo avesse voluto.

Quando era arrabbiata, le stringeva tra i denti e inclinava la bocca verso destra, in una smorfia simile a un tratto incerto di matita. Quando era nervosa, il labbro inferiore scompariva del tutto, succhiato verso l’alto tra i denti e la lingua. Quando era furiosa, stirava gli angoli della bocca verso il basso. Quando era stizzita, arricciava le labbra e il naso contemporaneamente. Le tipiche espressioni di Hermione. Quando era concentrata, si passava la lingua sulle labbra e poi le stringeva forte fino a farle impallidire. Quando rideva, scopriva i denti superiori, ma non aveva perso l’abitudine di nascondere il sorriso dietro la mano, anche se i suoi incisivi non erano più coniglieschi come una volta. «Hai i denti timidi,» le aveva detto una volta. Lei aveva riso ed era arrossita, ma non si era nascosta.

Beh, era più esperto delle labbra di Hermione di quanto pensasse.

Harry si portò la tazza di tè alla bocca. Si chiese per un istante

come sarebbe stato baciarla, se lei avrebbe aperto la bocca, se lo avrebbe lasciato stringerle il labbro inferiore tra i denti

se quello fosse davvero tè aromatizzato alla vaniglia. Non era poi così

sottile, affatto. Anzi, ripensandoci, probabilmente doveva essere una bocca morbida e soffice

dolce come pensava dovesse essere il tè alla vaniglia. Mulinò il sorso nella bocca con la lingua e deglutì.

In fondo non gli interessava saperlo.

Hermione alzò lo sguardo e Harry abbassò il proprio, poi si disse che non c’era ragione per farlo e lo sollevò di nuovo. Le sorrise e lei sorrise di rimando, con la bocca bella e sottile. Harry bevve velocemente un altro sorso e rischiò di strozzarsi.

«Allora, ti piace?»

Harry tossì. «Uh?»

«Il tè. Non sembri tanto convinto.»

«Mh. No, no. Mi piace.» Ne bevve un altro sorso. «Tua madre ha avuto un, ehm, bel pensiero.»

Hermione ruotò gli occhi e sorrise. Era un sorriso diverso da quello prima. L’angolo sinistro era schizzato verso l’alto e la bocca disegnava un tratto obliquo e divertito. E affettuoso. «Sì, a quanto pare è terrorizzata all’idea che io ne rimanga senza. Come se qui si potesse morire di sete!»

Harry sorrise e si chiese se

Viktor Krum l’avesse baciata e quante volte, se avesse strofinato la lingua contro i denti e se lei se lo fosse lasciato fare

nella scorta inviata dalla signora Granger non ci fosse anche del tè al mandarino. Gli piaceva

il modo distratto in cui lei sorrideva, perché sembrava proprio che non si accorgesse di quanto era bella bella bella

la vaniglia, ma era un po’ troppo dolce per i suoi gusti.

Hermione soffiò sulla propria tazza, a labbra schiuse come se stesse mandando un bacio. «Potrei rifornire le cucine di Hogwarts, con tutto quello che mi ha mandato.»

«Io mi offro volontario come degustatore, se tua madre alza la posta e invia anche dei biscotti al burro.»

Hermione si mise a ridere. La mano che non reggeva la tazza schizzò verso l’alto, per coprire la bocca, ma poi no. Hermione arrossì e la abbassò velocemente. Ridacchiò piano.

Ah, eccoli lì, i denti timidi.

Lo stomaco di Harry spiccò il volo.

Il gusto del dentifricio, la consistenza delle labbra, la saliva, la lingua, il calore del fiato. Se lei lo sapesse, se solo lo sapesse che

preferiva le ciambelle. Aveva sempre preferito le ciambelle, ma pensare ai biscotti al burro gli aveva fatto venire fame. Probabilmente era per quello che la pancia gli stava facendo le capriole. Appoggiò la tazza sul tavolino e si alzò. La signora Weasley gli aveva spedito una scatola di pasticcini giusto il giorno prima. Era sicuro che anche Hermione

era buona quanto i biscotti, più dei biscotti, con la bocca bella e sottile, i denti timidi, il sorriso lucente e distratto

ne avrebbe gradito qualcuno.

Oh Merlino.

Così glielo chiese.

«Baciami.»

 

 


Note ~ Scritta per il compleanno di Leireel ! Tanti auguri!

ART (c) Lights

La storia è stata Abra -approvata dal mio beta di fiducia. Uuuurgh, muoio dal fluff.






   
 
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