“Lo giuro Russia. Questa volta ti sconfiggerò, e salverò Inghilterra e Canada, come un vero eroe!” pensò America.

Stava correndo in un corridoio della casa di Russia.

Le tende alle finestre erano rosse, rossissime.

America lanciò uno sguardo fuori, e vide l'esercito russo e americano scontrarsi.

Gli Americani stavano perdendo!

“Mi devo sbrigare” pensò e corse più velocemente.

Arrivò in fondo, dove c'era un'enorme porta. Secondo le spie che aveva inserito nel personale di Russia, il russo aveva trasformato la sala riunioni in una specie di “Sala del Trono” come se lui fosse il re del mondo.

“Questa volta ti ho in pugno, dannato Russo” pensò sorridendo, poi entrò.

Dentro la stanza grandissima, il pavimento era marrone scuro, le pareti erano tutte rosse, gli angoli delle pareti erano d'oro in alto c'era anche un balcone. Nelle due pareti c'erano una lunghissima fila di porte. Dalla porta in cui era entrato America c'era un lungo tappeto, rosso con i ricami d'oro. Il tappeto portava fino al “trono” in fondo alla sala. In fondo, dietro il “trovo” c'era una grande finestra, con le tende rosse. E davanti alla finestra a guardare la scena, c'era Russia, che guardava la guerra.

America fece qualche passo e si avvicinò piano, piano.

Tirò fuori la propria pistola e la puntò verso il russo

< < Ehi, Russia, addio! > >

Il russo si girò, appena in tempo per vedere America sparare. America sapeva che avrebbe fatto centro. Lo sapeva. Ma non era giusto. Lituania uscito da una delle tante porte si buttò, beccandosi la pallottola in pieno petto.

< < Lituania... > > sussurrò l'Americano

Non voleva fargli del male...

Lituania continuava a fare versi di dolore. Il rosso del sangue si vedeva a mala pena nel tappeto, anch'esso rosso.

< < Lituania... grazie > > sussurrò Russia. Poi alzò una mano e schioccò le dita. Immediatamente, Polonia, Lettonia ed Estonia, uscirono da diverse di quelle tanti porte, presero delicatamente Lituania e se ne andarono.

“Merda...” America se l'era dimenticato... Russia aveva...

< < Perché sei venuto qui, America? > > Gli chiese Russia avvicinandosi a lui.

< < Sono qui per svolgere il mio ruolo di eroe > >

Russia sorrise, tirò fuori da dentro la maglia il suo rubinetto

< < fufufufu. Davvero? Non sapevo che il ruolo degli eroi era perdere di fronte al nemico > >

Russia continuava a sorridere, un sorriso, che agitava un po' America

< < No, hanno il ruolo di salvare le persone a loro care > >

< < Persone a loro care? E dimmi, chi sono tra tutte le nazioni sotto il mio dominio? > >

< < Perché dovrei dirtelo? > >

< < Perché così, quando perderai, ordinerò, che loro dormano in una stanza con te. > >

< < Non ti preoccupare, non perderò > >

< < Il tuo esercito invece si <3 > >

< < Non ci sperare > >

< < Sai, America? Hai fatto bene a venire, così sistemerò le cose a casa mia, e non a casa tua come avevo programmato <3 > >

< < Cosa intendi dire? > >

< < fufufu. Non l'hai capito? Con te, TUTTO IL MONDO SARA' UNO CON ME! Io ho conquistato TUTTE le nazioni... manchi solo tu! È stata una pazzia per te, venire qui a sfidarmi! > >

< < Sbagli, non hai ancora conquistato Bielorussia > >

< < Lei non mi interessa. Lei non entrerà mai sotto il mio dominio Però, anche senza lei, posso benissimo, essere uno con tutto > >

“Ha ragione” pensò America “ormai c'è gente che non lo chiamano più “Russia” ma “Mondo”, lui ha conquistato tutto... io non ho speranze per sconfiggerlo... No, non devo pensare a questo, IO LO DEVO SCONFIGGERE. Per Inghilterra e Canada... io... LO FARO'!”

< < Russia... preparati a perire! > >

Russia fece una risatina.

America aveva in mano una pistola. Prese con l'altra mano un'altra arma che aveva in tasca, e cominciò a sparargli. Si mosse velocemente, ma Russia fu più veloce di lui. Infatti in un attimo era riuscito a dargli un colpo con il suo rubinetto.

America cadde a terra

“ovvio...” pensò mentre stava per svenire “lui possedendo le altre nazioni, è diventato più forte... molto più forte... solo se le sue colonie si ribellassero a lui... per lui sarebbe finita...” e svenne.

Russia lo guardò per un po', poi chiamò

< < Francia, Inghilterra, Canada > >

I tre vennero subito da quelle innumerevoli porte.

Gli andarono davanti e fecero un leggero inchino. Inghilterra e Canada tremavano dalla rabbia, per America, ed erano sul punto di piangere.

Russia si girò e si sedette sul suo trono.

< < Portate America in infermeria, ordinate alle infermiere di curarlo. Poi spiegategli come sarà la sua situazione da “uno con me”. Ah, e... Non piangete, in fondo se tutto è uno con me, è come dire che voi siete uno con loro <3 > >

E sorrise, come per rassicurarli. Però, accrebbe la rabbia di Inghilterra. Non gli piaceva essere così inutile, e lo stesso valeva per Canada.

I tre presero in braccio America e lo portarono via.

Mentre Inghilterra gli prese le spalle per portarlo via, gli sussurrò all'orecchio

< < Mi dispiace... America... > >

Russia, rimasto solo, guardò il rubinetto sporco un po' di sangue dell'americano.

< < Ora... posso dire, che tutto è diventato uno con me! > > E sorrise.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ok, questa fic avevo intenzione di scriverla da MESI. Da quando avevo scritto la mia prima fic! Ma finalmente l'ho scritta ^__^

Il primo capitolo è corto, ma i prossimi saranno più lunghi. OwO

Avete capito di cosa parla questa fic.

Beh, penso di non aver altro da dire...

*Spunta dal nulla Russia*

RUSSIA:Miharu... TI ADORO, HAI FATTO DIVENTARE TUTTO UNO CON MEEEEEEE<3 *spupazza l'autrice*

AUTRICE:♥w♥ … e vi prego di commentareee♪ Ah♥ Ancora non ci dredo che sono in braccio a Ivan ♥W♥ Ivaaaaaaaan♪