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Autore: _Emanuela_3    23/08/2011    2 recensioni
Non riuscendo a trovare un'introduzione che mi soddisfi ho preferito inserire una citazione dal testo:
"Avete presente il ragazzo carino? Quello gentile che porta le buste della spesa della signora del V piano? Quello che si scapicolla da una parte all’altra della città per fare un favore ad un amico? Quello con gli occhiali e i capelli sempre in disordine? Insomma l’Amico? Bè eccomi, sono qui." Spero di avervi incuriosito! Se vi va lasciate una recensione mi farebbe piacere conoscere la vostra opinione! :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Solo amici e poi....'
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"Tu mi fai cantare. Quando mi fai volare. Tu mi fai cantare.
Ti muovi ma è il mondo che balla per te!
Quando mi fai volare.
Il mio respiro è la sola ricchezza che ho! Perché tu sai di mare! .
La tua carezza è un’onda di acqua pulita.
Lava via dalle mie ali tutto il male, e fa si che possa rialzarmi in volo con te! "
Articolo 31- Tu mi fai cantare.

Avete presente il ragazzo carino? Quello gentile che porta le buste della spesa della signora del V piano? Quello che si scapicolla da una parte all’altra della città per fare un favore ad un amico? Quello con gli occhiali e i capelli sempre in disordine? Insomma l’Amico? Bè eccomi, sono qui.  Sarà che sono cresciuto in una famiglia in cui il cromosoma XX è in maggioranza, sarà che sono il più piccolo di casa, sarà che sono cresciuto in cucina insieme a mia nonna, sarà tutto un insieme di cose fatto sta che sono il tipico ragazzo destinato ad avere mille amiche e pochi amori. Pochi…magari! Storielle da poco che nascono e muoiono nell’arco di un ciclo solare. Non equivocate  non sono assolutamente un nerd con il gilet blu e i mutandoni a pallini (nulla contro la categoria, sia chiaro) sono quello buono, il che è anche peggio! Io delle ragazze ci divento amico, ci manca che mi chiamino per chiedermi se sono meglio gli assorbenti con le ali o quelli senza, eppure  la cosa non mi ha mai sconvolto più di tanto, ho sempre pensato che sarebbe arrivato il mio momento prima o poi…poi! Almeno fin quando nella mia vita non è arrivata Francesca. Mia sorella direbbe che ho avuto il colpo di fulmine io preferisco dirvi che è stato come quando mio padre mi ha portato alla prima partita della Roma, la coreografia della curva, i cori, i nomi dei nostri campioni urlati ad alta voce, l’adrenalina del goal, i peli della braccia dritti, scossi da brividi emozionati…avete capito no? Lei è la mia migliore amica e molto di più. È il pezzo che mi completa. Ma a lei questo non l’ho mai detto (naturalmente), avrei rovinato tutto. il nostro rapporto sarebbe cambiata e l’avrei persa. Lei è innamorata di Carlo, il fighetto figlio di papà, che come il pifferaio magico ammalia tutte quelle che incontra, vanta una lunga collezione di cuori infranti. Lo conosco, giochiamo a calcetto a cinque insieme e anche sul campo si preoccupa più del suo personale fan club che della partita…preferisce altre porte in cui fare gol in parole povere! È un coglione a 360° ma questo non impedisce a Fran di idolatrarlo, come se fosse un dio sceso dall’Olimpo. Non fa che parlarmi di lui, di quanto è bello (bello poi, la versione mora di Draco Malfoi, avete presente? Capello laccato e accuratamente spiaccicato sulla cute accompagnato da quell’aria da prima donna che fa saltare i nervi!)  e di quanto sia sexy la sua tartaruga scolpita a mano (ormoni, dico io). Lei straparla di lui e a me non resta che ascoltarla da buon amico, scrutarla da lontano e restare pronto ad attutire la sua caduta quando aprirà gli occhi e si ritroverà a scoprire che il ragazzo dei suoi sogni non è altro che un Ken a fattezze reali (in  tutto e per tutto…).

Ci sto da cani ma a me basta vederla felice e saperla al mio fianco, dove posso proteggerla dallo schifo che ci circonda. Mi basta vederla sorridere nel sonno, addormentata sulla mia spalla. Mi basta quello che ho insomma. Perché la vita è fatta di attimi e se posso passare i mie attimi con lei allora posso dirmi fortunato. Il mio amore basta per entrambi. Ho trovato la mia Atlantic, la mia isola perduta, la mia metà. Come lo so? Perché è solo con lei al mio fianco che mi sento completo. Così non mi importa se dovrò aspettare un ora, un giorno, un mese, dieci anni o tutta una vita, aspetterò. Camminerò un passo indietro a lei e quando sarà pronta a girarsi mi troverà lì, pronto a prenderla tra le braccia e darle tutto l’amore che ho. Lei sa farmi cantare, sa farmi ridere, lei è il motivo per cui ho sempre il sorriso sulle labbra, lei sa portar via quel retrogusto amaro che accompagna la vita di tutti noi. È la mia malattia e la mia cura…

Sì come ho detto essere l’Amico mi pesa, mi fa star male. Mi fa domandare come sarebbero andate le cose se fossi cresciuto in una casa piena di uomini, senza le torte alla mela, a pane e calci in…poi capisco che se così fosse non l’avrei avuta al mio fianco, non come ora almeno. Forse avrei fatto breccia nel suo cuore come il caro Carlo, aggiungendo un’altra tacca al mio letto. Una delle tante…non sarebbe stato lo stesso! –Devo ricordarmi a chiedere a tua nonna di adottarmi- mi riprendo dal mio monologo interiore e mi volto trovandola al mio fianco che si gusta il ciambellone della nonna sbrodolandosi di briciole. –Aspetta…-le dico sorridendo mentre con la mano le sfioro le labbra per toglierle. Ci fissiamo negli occhi, entrambi stupiti per questo mio gesto, carico di nuove emozioni, di mille brividi. Brividi condivisi questa volta. Nel suo sguardo scruto una nuova consapevolezza, accompagnata da mille dubbi.  Le sorrido e tolgo la mano. Un passo alla volta mi dico. –Luca…? sussurra, con tono incerto. Qualcosa sta cambiando, si sta muovendo…che sia arrivato il poi?

 

Eccomi a proporvi un’altra storia con protagonisti due amici, questa volta vista con gli occhi di un ragazzo (non so quanto mi sia riuscito). Inizialmente questa storia non doveva avere un lieto fine, anzi, ma mentre scrivevo con la testa di Luca mi sono immedesimata in Francesca, con al fianco un amico così e mi è venuto naturale pensare che io me ne sarei innamorata. = ) Grazie per aver letto!



   
 
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