Non si era aspettato la morte.
Quando si era chinato su Victoria era
sicuro che lei fosse inerme, rassegnata: lui avrebbe bevuto il suo
sangue, l'avrebbe posseduta e fatta sua.
E lei non sarebbe stata più una
Cacciatrice.Il
sangue
scarlatto li avrebbe uniti in eterno. Tra di loro non ci sarebbero
stati più silenzi o inganni.
Già pregustava il
sangue, dal sapore bruciante e certamente delizioso, se sgorgato da
un collo bianco e snello come quello di Victoria.
Era assolutamente
sicuro di avercela fatta.
-Saremo insieme per
sempre, mio destino.
Il suo collo era
lì. Aveva sfiorato quella pelle fresca con gli incisivi, l'aveva
sentita irrigidirsi e poi sospirare.
Aveva vinto.
C'era quel profumo
inebriante al quale non poteva resistere. Fu proprio il profumo che
gli impedì di udire un fruscio di lenzuola, mentre schiudeva poco di
più le labbra...
-Ti amerò per
sempre, Phillip.
Non aveva fatto in
tempo a muoversi o dire nulla.
Qualcosa di
acuminato e appuntito si conficcò nel suo petto. Gli rimase un
ultimo istante, per sgranare gli occhi, prima di sentirsi come
sciogliere.
La sua vista si
offuscò, il suo corpo si fece leggerissimo... si rese conto, con
orrore, che le sue braccia si stavano polverizzando, e lo stesso
valeva per il resto del corpo.
Cadde.
Capì che era
morto. Che era stato ridotto in polvere dal paletto di Victoria. Il
viso della giovane donna, bianco e sfocato, fu l'ultima cosa che vide
prima che su di lui calasse il buio.
Anche io ti amerò per sempre,
Victoria.