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Autore: principe delle stelle    23/08/2011    3 recensioni
Un ricordo doloroso trasformato in una poesia sperando che il dolore vada via
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rannicchiato in un angolo sporco e buio un bambino piange disperato. Non sa cosa stia accadendo,chiude occhi e orecchie forte fino a farsi male. Il tempo scorre il ticchettio del l'orologio altre urla e poi il silenzio. Tutto sembra essere finito,il piccolo esce dal suo rifugio sperando che tutto fosse tornato normale questo e ciò che sperava. Ma non fu così,ciò che vide lo scaraventò in una spirale di tenebre,di odio dove speranze e sogni si persero in un vento gelido le ombre del quale aveva paura diventarono la sua unica compagnià e spiriti mai visti presero vita. Il bambino non aveva più paura quegli esseri gli avevano dato ciò che desiderava la forza di vivere il dolore. Nessuno però da niente,per niente in cambio presero la sua innocenza di bambino e la sua allegria. Con il tempo vivere in quel modo li piaceva e dopo avere divorato tutta la sua innocenza di bambino i spiriti lentamente lo abbandarono solo uno di loro li rimase vicino il suo nome era Soledad. Il suo spirito,il suo cuore ogni singolo desiderio era svanito. Ma un giorno il suo mondo crollo, permise ad un flebile raggio di entrare. Quella luce lentamente cresceva distruggendo ogni sua barriera e lui non ne aveva paura ma l'aiutava a penetrare sempre più in profondità. Soledad sorrise e se ne andò. Il tempo aveva ripreso a scorrere dentro di lui e non più sopra lasciandolo indifferente. A lui piaceva sentire la vita tutto procedeva bene fino a quando quella luce si affievolì sempre di più fino a tornare ad essere un flebile raggio di luce non più chiaro e luminoso ma divento rosso e scuro. Il ragazzo si avvicinò ad esso e come se volesse punirlo quel raggio dal colore sinistro li penetrò il cuore,i spiriti una volta spariti tornarono a divorarne e devastarne le membra. Aveva conosciuto la gioia e non voleva cedersi a loro, arrendersi non più. Ritornò nel suo angolo e prego affinchè qualcuno lo salvasse le sue preghiere furono esaudite e un bellissimo angelo gli apparve d'avanti, gli accarezzò il viso e con dolcezza gli sussurrò " Non sei più solo mi prenderò io cura di te e un giorno quando sarai capace di lottare da solo me ne andrò dalla tua vita in silenzio" L'angelo rimise insieme le sue membra,il suo spirito il suo cuore gli donò amore coraggio e affetto. Purtroppo il tempo fini non importava quanto io l'avessi implorata di restare lei se ne andò lo stesso lasciandomi una frase "non usare il primordiale istinto o la fredda ragione usa il cuore e da li che nasce la tua arte. Ti amerò per sempre e in eterno" E poi sparì così come era venuta. Sono passati quattro anni da quel addio, da quel giorno il mio corpo si ammalò. Stavo per raggiungere il mio angelo ma un suo regalo mi impedì di raggiungerla. Ancora oggi la desidero,la cerco ma sò che non tornerà più. Il tempo scorre tutto intorno a me si muove,e io con passo incerto mi muovo in questo mondo da solo,guidato da un ricordo,una frase ed un braccialetto.
  
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