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Autore: Eva_Gwen_98    23/08/2011    6 recensioni
Ecco La Mia Nuova Fanfiction: Una AxH.
Non vi anticipo nulla. Spero che vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Parti con me.
La mia vita sarà perfetta







Capitolo 1
Famiglia stupida, Amici stupidi, Vita Stupida.


 

Come tutti i giorni, Heather si era svegliata per prima.
scese le scale, andò in cucina e iniziò a preparare la colazione.
Abitava in una bellissima casa a Ney York, con la sua famiglia
e dopo aver vinto il reality era diventata ricca e famosa.
I suoi genitori, avevano cominciato ad accettare il suo caratteraccio.
Dopo una buona mezzora scese anche Jake, suo fratello, con i capelli arruffati e il pigiama a righe.
- buongiorno sorellina, dormito bene?-
- Si ho dormito bene e tu? Hai smesso di pensare a quella Naomi?
Sai, chiacchieri di lei nel sonno, tutte le notti. Cominci a diventare noiso…-
- si e va bene non l’ ho mai dimenticata dopo che mi ha lasciato e allora?
-niente lascia perdere, tanto sappiamo entrambi che non hai speranza!
comunque io vado a scuola, ci vediamo oggi pomeriggio, saluta papà  e mamma da parte mia , appena si svegliano.-
Detto questo usci dalla porta di ingresso e si avviò a piedi verso la sua scuola.
Dopo TDWT aveva ricominciato il liceo da dove l’aveva lasciato. Aveva mantenuto rapporti con alcuni ex concorrenti nonostante li trovasse sempre come “un branco di idioti sottocerebrati”.
Nella sua scuola andava anche Bridgette. Tutti gli altri invece abitavano a Brooklyn quindi erano in scuole completamente diverse.
Quella mattina però decise che non sarebbe andata da lei, non sapeva perché ma non aveva intenzione di parlarle.
La ragazza si diresse verso il portone della scuola ed entrò, nonostante Bridgette continuasse a farle dei cenni da lontano.  Il corridoio era deserto, la campanella non era ancora suonata e quindi nessuno era entrato.
Si diresse verso la sua classe, la 5 f.
L’ultimo anno di liceo. Finalmente le mancava poco per andarsene da quella maledetta scuola che odiava tanto;  le mancavo poco per diplomarsi e fuggire per sempre da quel luogo. Non desiderava altro. Non avrebbe più visto né la sua mediocre famiglia né i suoi noiosissimi amici.
Se ne sarebbe andata per sempre, anche fino in Antartide si sarebbe spinta pur di abbandonare tutto questo. Era convinta che per ritrovare il successo che aveva avuto ai tempi del reality doveva tornare sotto i riflettori.
Heather voleva ritrovare se stessa.
Voleva ritrovare la sua vecchia vita. Lei non era fatta per vivere in una casetta familiare. Lei era stata creata appositamente per la routine del mondo dello spettacolo.
Non c’era nient’altro che le importasse.
O almeno quasi niente…
Nella sua vita perfetta le sarebbe mancato lui.
ALEJANDRO
Lui era stato l’unico che invece di trasferirsi con tutti gli altri a New York, se ne era tornato in argentina, dalla sua famiglia.
Heather sarebbe andata da lui. Sarebbe andata a cercarlo e a implorare il suo perdono. Le mancava, molto. Era vuota senza di lui.
Se ne era resa conto da tanto ma naturalmente non l’aveva mai ammesso. Nonostante lui fosse sempre stato lontano lei lo avrebbe voluto vicino.
Molte notti si era svegliata cercandolo accanto a se. Ma il suo letto era vuoto, al suo fianco non c’era nessuno.
E la colpa era soltanto sua. Colpa di quell’errore che aveva fatto.
Soldi o Alejandro?
Fama o amore?
Beh, lei aveva scelto la prima, in entrambi i casi.
E solo adesso si rendeva conto che donna che era stata. Ingannatrice, piena di false promesse.
E grazie  a questo carattere che aveva avuto, lo aveva perso.
Ritornò alla realtà perché la campanella stava suonando.
Si mise a sedere al suo posto. Mentre tirava fuori i libri dalla borsa le cadde l’occhio su una lettera poggiata sotto il banco.

       “cara Heather, ti prego di tenere solo per te
         Tutto questo.
        Dalla prima volta che ti ho vista mi sei  subito
        Piaciuta, il problema è che ho saputo
        Da poco che sei fidanzata…
        Non mi sono sorpreso molto però, dopo
        Tutto, bella come sei era impossibile
       Che qualcuno non ti avesse
       Già portato via.
       Spero tu sia felice così         
                                        anonimo”.


- Ecco ci mancava solo questo- pensò la ragazza.
Poi chiuse la lettera e per un attimo fu tentata di strapparla, ma poi la richiuse nella busta e la mise nella borsa. Quanto odio questi finti ammiratori…sono più innamorati del mio successo che di me.
Ripensandoci bene…che cavolo c’era scritto? Io sarei fidanzata? Ma chi ha scritto una cavolata del genere? E poi, chi è questo anonimo?


La mattina passò in fretta; quando uscì da scuola però trovò Bridgette che le veniva  in contro correndo:
- eccola quella traditrice di Heather ,che una volta era la mia migliore amica.-
-ti prego ti ci metti anche tu adesso?-
La scansai e uscì dal cancello.
-ah No… non credere di farla franca dopo che stamattina mi hai mollato davanti alla scuola ad aspettarti, come una scema!
-avanti non dire stupidaggini! Dai vieni da me oggi così parliamo con più calma.-
- ho da fare oggi.-
Detto questo la ragazza dai capelli biondi se ne andò di corsa così com’era arrivata.
Per la prima volta Heather non era rimasta male dopo aver litigato con lei. Non lo faceva per cattiveria però quel giorno voleva solo tornare a casa e sperare che nessuno sarebbe venuto a disturbarla. Doveva studiare per l’esame, mancava pochissimo tempo.
Appena arrivò davanti a casa aprì la porta di ingresso e vide una scena insolita:
Sua madre, suo padre e suo fratello avevano delle grosse valige da viaggio in mano e avevano l’ aria preoccupata.
-che vi prende?!? Cosa state facendo?
-ah tesoro per fortuna sei tornata… un urgenza, tua zia si è sentita male e per questo ci ha chiesto se potevamo andare a farle compagnia per un po di tempo.. Diciamo per 1 settimana.
Sai, lei vive fuori città non è  molto lontano da qui e per questo abbiamo deciso di partire tutti quanti.
Che stupidaggine, che me ne importa di una zia che nemmeno conosco?
- mamma io resto qua… anzi, devo restare qua.  non posso abbandonare gli studi di nuovo ora che…
-ora che.. Cosa?
-ora che ho quasi finito. mamma senti, adesso sono maggiorenne, posso rimanere anche da sola!
-non dire sciocchezze!
-senti fino a due anni fa sareste stati contenti se il reality fosse durato qualche mese in più per tenermi lontana da casa, cos‘è cambiato adesso???
.sei cambiata tu, tesoro.
A quel punto il padre di Heather perse la pazienza.
- avanti basta discutere se non vuole venire con noi rimarra qui! Basta che la finiate con queste storie!
Oh bene! Qualcuno di intelligente (o quasi) è rimasto in questa famiglia!
Jake uscì sbattendo la porta seguito poi dal padre.
La ragazza spinse fuori dalla porta anche la madre..
-avanti è solo una settimana saprò badare a me stessa e… vi telefonero!! -
Certo come No..
Dopo pochi minuti sentì la macchina che si allontanava. Una settimana da sola? Beh se non altro non era la prima volta.
Rimasta ormai completamente sola si mise a sedere nel divano ma sentì bussare alla porta, aprì ed entro Bridgett.
-che ci fai qui? non avevi da fare???
-sono venuta a trovarti! Ho visto che i tuoi sono partiti ma dove vanno?
- a trovare una vecchia zia di cui non sapevo l’esistenza che si sente male… staranno via una settimana…
-ah.. Wow che bello una settimana tutta per noi!!-
-no, una settimana tutta per me! Devo studiare per l’esame così poi potrò…-
-andarmene da qui per cercare successo altrove e bla bla bla conosco la storia-
-esattamente, vedo che sei stata attenta.-
-io e Geoff volevamo organizzarti una festa per dopo l’esame. Prima che tu te ne vada. Tutti insieme.-
-mi dispiace, passo.-
-dio, Heather! Possibile che dopo tutti questi anni non ti importi niente di noi? Una festa non ti ucciderebbe! Ti prego, ti prego, ti prego!
La pazienza era al limite.
-va bene però finiscila!-
-perfetto a domani.-
Uscì saltellando. Com’era infantile!
Stavo per chiudere la porta ma la mano di Bridgett mi fermò.
-a proposito sai che si lucifera a Brooklyn?-
-cosa?-
-Si dice che Alejandro sia in città.-
Incredibile. Rimasi come paralizzata. Alejandro in città? Il mio Ale? Perché proprio adesso? Partire ora cominciava a non avere più senso.
-naturalmente non è certo. Sembra che non si sia fatto vedere da nessuno.-
-e perché sarebbe venuto fin qui ?-
-dicono che stia cercando te.-
Cercava me? Ma certo, doveva mettere in atto la sua vendetta! Avrebbe avuto ragione, eppure…
-certo me. Ci vediamo domani eh?-
-vuoi che cerchi di rintracciarlo?-
-No.-
La spinsi fuori.
Perché Alejandro mi doveva sempre rovinare tutto? Adesso dovevo affrettare i tempi! Che gli avrei detto se lo avessi incontrato per caso? E soprattutto come avrei fatto adesso a concentrarmi per l’esame?



Continua……

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Allora vi piace il primo capitolo della mia Nuova fanfiction? Ah che bello, non vedevo l’ora di fare una AxH!  Per il continuo aspetterete fino a domani o se ce la faccio stasera.
Recensite per farmi sapere che ne pensate!
Baci   Eva98


  
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