Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: YUIandAI    23/08/2011    1 recensioni
Ange, come tutte le mattine si alzò per andare a scuola dal suo letto matrimoniale ricoperto di un’ odore di rose. Andò nella cucina e si preparò la colazione, poi andò a mettersi la divisa scolastica. Salutò la sua cagnolina, diede un’ ultimo sguardo alla casa e uscì.
Fece la solita strada per andare a scuola, aspettò il bus alla solita fermata che arrivò dopo 5 minuti che lei aspettava, aveva paura, si sentiva osservata, si sedette nel posto più affollato del bus per paura, paura che li succedesse qualcosa.
Quando il bus arrivò davanti alla scuola scese di fretta e corse all’entrata per essere una delle prime a entrare in classe. Il professore era già là… seduto alla cattedra a correggere i compiti di matematica del giorno prima. Saluto il professore dicendo “Buon giorno professore, come sono andate le verifiche?” e il professore rispose molto freddamente “Buon giorno, non sono affari tuoi”, Ange scocciata disse sotto voce “va a quel paese vecchiaccio” e si sedette nel suo banco guardando quella splendida giornata di sole.
Ange era una ragazza molto carina e serena di 16 anni, aveva i capelli lunghi di un color biondo chiarissimo che sembravano come fili...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve noi siamo le YUIandAI! Questa è la nostra pirma FF insieme, ma non sarà l'ultima è.é ...In questa fanfiction, la protagonista verrà messa a dura prova insieme ai suoi sentimenti. Bene, basta... xD Non spoileriamo niente... Scusate la lunghezza chilometrica (ç_ç''' Scusateciiiiii) però speriamo che vi piaccia, ci farebbe felici avere un commentino, sia positivo, sia negativo, perchè anche le opinioni negative aiutano! Buona lettura u.u
                                                                                                                                 --------------------------------------------

Ange, come tutte le mattine si alzò per andare a scuola dal suo letto matrimoniale ricoperto di un’ odore di rose. Andò nella cucina e si preparò la colazione, poi andò a mettersi la divisa scolastica. Salutò la sua cagnolina, diede un’ ultimo sguardo alla casa e uscì.
Fece la solita strada per andare a scuola, aspettò il bus alla solita fermata che arrivò dopo 5 minuti che lei aspettava, aveva paura, si sentiva osservata, si sedette nel posto più affollato del bus per paura, paura che li succedesse qualcosa.
Quando il bus arrivò davanti alla scuola scese di fretta e corse all’entrata per essere una delle prime a entrare in classe. Il professore era già là… seduto alla cattedra a correggere i compiti di matematica del giorno prima. Saluto il professore dicendo “Buon giorno professore, come sono andate le verifiche?” e il professore rispose molto freddamente “Buon giorno, non sono affari tuoi”, Ange scocciata disse sotto voce “va a quel paese vecchiaccio” e si sedette nel suo banco guardando quella splendida giornata di sole.
Ange era una ragazza molto carina e serena di 16 anni, aveva i capelli lunghi di un color biondo chiarissimo che sembravano come fili d’oro, i suoi occhi erano chiari, tra un celeste e un grigio giaccio. Era alta e magra, aveva un carattere gentile e romantico che non avrebbe nemmeno ammazzato una mosca, anche se quando era scocciata o arrabbiata poteva essere volgare, ma non poi così tanto come gli energumeni della strada che ogni frase avevano una parolaccia in bocca. Ogni persona che la conosceva bene se ne innamorava dopo solo un minuto.
Le 5 ore di lezione passarono velocemente.
Uscì da scuola di fretta e appena girò l’angolo della scuola li vide… quei ragazzi. Scappò più velocemente che poteva, corse, corse e corse fino a quando non arrivò al centro commerciale e si rifugiò in un negozio di abbigliamento ma, sapeva che non sarebbe servito a niente, tremava come una foglia dalla paura. Li vide avvicinarsi al negozio e uscì di corsa. Si scontrò con un ragazzo, e caddero nel pavimento, la ragazza chiese sotto voce scusa e ricominciò a correre, il ragazzo restò sbalordito, quella ragazza... PIANGEVA! “Ma perché?” si chiese tra se il ragazzo, arrivarono quei ragazzi e gli chiesero se avevano visto una ragazza dai capelli biondi che correva e lui rispose che li era sembrato che avesse preso il corridoio per andare al bar, che era tutta una balla. Il ragazzo si affrettò a cercare di raggiungerla, correva più che poteva, riusciva a vedere i suoi capelli splendidi tra la folla. La seguì fino a quando non entrò in un ripostiglio. Sentiva un pianto e delle urla che dicevano: “Basta, vi supplico, lasciatemi andare. Vi supplico, vi scongiuro!! NOOOOOOOOOOO!! Non là! Lasciatemi stare! Io non… ne posso… più… PIU’!! Basta di torturarmi…”, la voce diventava sempre più basta, fino a quando non si sentì un botto e delle persone che ridevano compiaciute della situazione. Il ragazzo preoccupato si fece coraggio e andò a vedere che cosa succedeva: vide una ragazza distesa per terra mezzo nuda, che non riusciva a respirare bene e due ragazzi che la maltrattavano. Guardò bene e vide che i due ragazzi erano quelli che prima seguivano quella povera ragazza. Si avvicinò hai ragazzi e sferrò un pugno al naso di quello più alto, cadde a terra con il setto nasale rotto e con la bocca sanguinante, alzò la gamba e diede un calcio nella schiena all’altro stupido essere umano. Prese la ragazza e cercò di rivestirla anche se i vestiti erano praticamente strappati. La mise in un posto che nessuno poteva arrivarci e andò a comprarli dei vestiti. Gli comprò un vestito di un verde acqua che gli stava decisamente molto bene.
Tornò nel posto dove l’aveva lasciata e cercò di metterle il vestito senza guardare per l’imbarazzo, ma Ange si svegliò e vide questo ragazzo davanti a se e urlò “Che stai facendo?!?!” il ragazzo balzò indietro e gli disse “Ehm... Io volevo solo...” Ange lo interruppe “Ehi! Girati e non mi guardare!!”, il ragazzo si girò e gli spiegò che cosa era successo “Scusami, io volevo solo metterti il vestito, solo che ero imbarazzato perché tu eri nuda... Mi dispiace, comunque ti senti meglio adesso?” Ange annuì. Ange si avvicinò e gli sussurrò nell’ orecchio “Grazie mille” e gli fece un sorriso che sembrava quello di un angelo, Ange però gli chiese “Ma come ti chiami?” il ragazzo gli rispose “Reiji e tu?” “Ange”. Reiji la prese per mano e la portò fuori dal quel posto buio e freddo, “Hai freddo?”, “Mmm... Non tanto” dopo aver capito dove erano, Reiji prese la sua giacca e gliela appoggiò sulle spalle. Ange aveva uno strano sorriso, era felice che un ragazzo la stesse trattando così bene.
Reiji era un ragazzo alto e magro di 17 anni, con i capelli marroni un po’ lunghi, con gli occhi castani chiari, sembrava molto gentile e premuroso, aveva un profumo delizioso, sembrava diverso da quei ragazzi che l’avevano maltrattata.
Mentre camminavano i loro sguardi si incrociarono, Ange arrossì velocemente e girò lo sguardo ma con la coda dell’occhio continuava ad osservarlo, i suoi occhi gli trasmettevano calore e una strana felicità che non aveva mai provato.
Passarono la giornata insieme al centro commerciale e quando si fece tardi si sedettero in una panchina e Reiji gli chiese “Come mai quei ragazzi ti seguivano?” e lei rispose “Quei ragazzi mi seguivano perché... perché loro abusano di me da 4 anni, da quando ne avevo 12” e scoppiò a piangere, Reiji era sbalordito e si sentiva triste per quella ragazza, la abbracciò e gli accarezzò la testa per farla calmare.
Ange stava per addormentarsi quando Reiji la prese per la mano e gli chiese dove abitava, “Abito molto lontano dal centro commerciale” “Se vuoi per questa notte puoi dormire a casa mia, poi domani mattina ti riaccompagno a casa, adesso fa troppo buio per riaccompagnarti …” Ange era un po’ imbarazzata ma accettò, visto che non poteva rientrare a casa da sola.
Arrivarono alla casa. Era grande e accogliente, aveva tutte le pareti colorate, di colori allegri, come il giallo e il rosso. “Se vuoi puoi dormire nel mio letto, io dormirò nel divano” Ange si affrettò a dire “No no, io sono l’ospite e dormirò nel divano” “Mmm … Sicura?” “Si, non ti preoccupare”. Reiji andò a prendere un pigiama per Ange e delle coperte “Tieni, spero che ti vada bene questo pigiama anche se è da maschio” “Non c’è problema. Allora buona notte” “Buona notte”. Si addormentarono e alle 6 del mattino Ange si svegliò.
Si alzò cercando di non fare rumore ma vide un’ombra che si avvicinava alla cucina, “Spero di non averti svegliato” “No ero già sveglio. Vuoi fare colazione?” “Ok!”. Fecero colazione e poi si cambiarono per uscire.
La mattina dopo Reiji la accompagnò nella sua scuola e si salutarono. Reiji quasi lontano da lei, sperava che lo fermasse, e infatti dopo qualche minuto andò correndo da lui, un po’ imbarazzata gli chiese “Ehm… Ci potremo rivedere un giorno?” Reiji era felice di quello che gli aveva chiesto e gli rispose “Certo! Che ne dici al se ci vediamo oggi alle 16 al parco?” “Ok, allora a dopo” e gli fece un sorriso che gli riscaldò il cuore e lo fece arrossire velocemente.
Ange sorridente come non lo era mai stata, camminava tranquillamente verso il cancello principale della scuola, però venne afferrata al braccio da qualcuno che la trascinò in un vicolo buio. Erano quei ragazzi, gli dissero “Tu non la passerai liscia” lei era molto spaventata, però se avesse chiesto aiuto, i due ragazzi l’avrebbero picchiata. Si fece forza e diede uno schiaffo prima a uno, poi all’altro dicendo “Basta! Mi sono rotta! Lasciatemi in pace o assaporerete la mia vendetta a suon di schiaffi” e se ne andò. I due ragazzi rimasero là impalati come degli scemi dalla reazione di Ange, sembrava un’altra ragazza, perché in quei 4 anni non aveva mai avuto il coraggio di dirgli una cosa del genere.
Sembrava tutto normale, eppure non lo era, Ange si sentiva il cuore a mille però era contenta della sua reazione e sperava che da quel momento in poi non l’avrebbero più violentata.
 
 
Ange aveva un'unica amica, si chiamava Kin di 16 anni, aveva i capelli neri, gli occhi blu notte e la pelle molto chiara, era l'unica con cui si confidava, anche se non le aveva detto dello stupro, era molto simpatica, estroversa e gentile, e non si sentivano da tre giorni, perciò non le aveva parlato di Reiji.
"Lui non è un ragazzo come gli altri..." disse ad un tratto Ange, e Kin non capendo disse "Ehm... Ange... ti senti bene?? Chi non è come gli altri??"
"Oh" Ange si risvegliò dalla trance "ma come... non te ne ho parlato? Reiji... un ragazzo molto gentile che mi ha aiutato l'altro giorno...".
Ma Kin non capiva... "Ti ha aiutato?", "Lascia perdere non è importantissimo..." aggiunse Ange, "Va bene, come vuoi, se dici che non è importante, sarà così" le rispose Kin.
Ange con aria contenta disse a Kin "Lo sai che mi ha dato un'appuntamento al parco?" e aggiunse "Non ho paura di restare con lui, sai che io odio i regazzi ma con lui è completamente diverso..." e arrossì.
Kin la guardò stupita e disse "Beh, se lo dici tu, sono contenta per te."
Alle 16 in punto, Ange, che abitava vicino al parco, si avviò verso di esso, Reiji era già lì, arrivò 5 minuti prima per non fare la figura del ritardatario e quando la vide balzò in piedi un pò imbarazzato: "Oh eccoti, non vedevo l'ora di incontrarti, sono state le ore più lunge della mia vita" disse Reiji.
Ange arrossì come un peperone, era il primo ragazzo che le rivolgeva delle attenzioni ed aveva delle buone intenzioni "Anche per me!" rispose.
Ange voleva chiedergli una cosa che la assillava da quella mattina e con un pò di imabarazzo iniziò a dire:  "Sai...c'è una cosa che non...riesco a capire" e aggiunse "perchè...mi hai salvata??".
Reiji in realtà non sapeva molto come risponderle, lui l'aveva salvata perchè l'aveva vista in difficoltà, perchè era bellissima ed era come se si era innamorato a prima vista, però aveva paura di dirgli quello perchè non sapeva se lei ricambiava i suoi sentimenti perciò disse semplicemente "Mi sembrava la cosa giusta da fare, sapevo che tutti avrebbero avuto paura di aiutarti e che non era giusto, quindi mi sono messo a correre verso la direzione in cui scappavi" ma con tanto coraggio aggiunse "Ange... ti sembrerò uno stupido... ma appena ti ho visto ho capito che incontrarci era destino e che avrei dovuto salvarti"
Ange rispose "Non puoi sembrarmi uno stupido, sei il ragazzo più carino ed educato che io conosca, l'unico che ha avuto il coraggio di salvarmi, l'unico che non ha provato ad abusare di me" e gli sorrise con quel sorriso che lo fece sciogliere, il suo cuore batteva forte, una ragazza così bella gli era così vicino, l'unica che gli aveva detto una cosa del genere e in quel momento gli venne da dire "Sei così bella e dolce che non riesco a resisterti" e gli si avvicinò, ma lei senza nemmeno farlo apposta si spostò di poco e il cuore di entrambì subirono un colpo, Ange si affettò a dire "Scusa, non l'ho fatto apposta, sai, è l'abitudine di avere paura", Reiji si sentì ancora più male e disse "Tu hai paura di me?", Ange che non voleva offenderlo disse "N-no...non è questo il punto, tu sei molto caro ma non sono abituata a qualcuno di onesto e gentile che mi da delle attenzioni" e senza dire nulla lo abbracciò, riusciva persino a sentire il suo cuore che batteva a mille, erano entrambi molto emozionati.
In tutta quella chiacchierata erano ormai le 18 e Reiji decise di accompagnare Ange sino a casa, anche se era vicino si faceva sera perchè le giornate iniziavano ad accorciarsi, stava arrivando l'inverno. Reiji le mise la sua sciarpa intorno al collo per non farle prendere freddo e arrivati a casa di sua, lei fece segno di togliersela per restituirgliela ma lui disse "Tienila, è un regalo."
Ange gli sorrise "Grazie di tutto, davvero!". Passò il pomeriggio. Non fece che pensare a lui per tutta la notte, aveva i capelli castani e gli occhi marroni, di un marrone magnifico, che dava la senzazione di tranquillità, tutto in lui la faceva sentire tranquilla, a Ange piaceva tutto di lui.
 
 
Il giorno dopo, sabato 17 Dicembre, Ange lo aspettò, in quella panchina di quel parco che il giorno prima l'aveva reso speciale, ma lui non arrivò. Aspettò ore e ore. Il tempo passava e lui non si vedeva. Allora decise di rientrare a casa, ma in quel momento incominciò a nevicare e vide un ombra in quella nebbia fitta. "R-Reiji, s-sei tu?" disse spaventata, l'ombra si avvicinava sempre di più, lei chiuse gli occhi e delle braccia l'abbracciarono. "Hey! Ciao Ange, sono Kin" Ange ebbe un sospiro di sollievo "Ah, sei tu, mi hai fatto spaventare...", si sedettero sulla panchina e Kin gli chiese come era andata ieri con quel ragazzo misterioso che tanto le piaceva "Abbastanza bene..." e si girò dall'altra parte, Kin chiese "Perchè? Che è successo?", Ange triste si morse un dito "L-l'ho respinto... Non sono abituata ad avere una persona così vicina e perciò ho fatto un gesto d'istinto e l'ho fatto sentire male. Penso che non sia venuto al parco per questo." e si mise a piangere.
Kin rimase sbalordita, era la prima volta che Ange si preoccupava così tanto di aver fatto del male a una persona, gli accarezzò la testa e gli disse "Non ti preoccupare, non sarà di certo venuto per questo, magari ha avuto un'impegno. Adesso asciugati le lacrime." e gli fece un sorriso. Ci furono dei minuti di silenzio quando Kin si alzò e gli disse che doveva andare "Mi raccomando, stai attenta. Ci vediamo domani" Ange fece un sorriso "Sì, starò attenta. Ciao" e si separarono.
Ange rientrò a casa, appoggiò le chiavi, si mise il pigiama e si mise nel letto sotto le trapunte calde per riposare. Dopo un pò si sentì il campanello suonare, si alzò e andò a vedere chi era "Chi è?" disse "Sono Reiji" aprì il cancello e si rimise a letto, poi ci ripensò "Reiji?!?!?!" si alzò di fretta e andò in bagno a pettinarsi ma ormai lui era già lì, sulla porta, allora si rimise a letto. Reiji entrò e vide Ange era a letto, allora pensò di prepararle la cena, ormai erano le 20.36. Quando ebbe finito Ange sentì un buon odore di cibo e Reiji gli disse "Ange ti andrebbe di cenare?", Ange rispose "Certo! Arrivo subito!" si alzò e andò in cucina, la tavola era apparecchiata solo per una persona, allora gli chiese "Tu non ceni?", Reiji rispose "No, non ho fame, mangia pure tutto tu". Mentre Ange mangiava, lui rimase tutto il tempo a guardarla, lei era un pò imbarazzata. "Ho finito. Grazie, era squisita la cena" disse e gli sorrise.
Reiji si alzò dalla sedia, prese Ange per la mano e la fece sedere sul divano, in un secondo accadde quel fatto che fece arrossire Ange, Reiji la prese per un fianco, portò al suo petto la testa di Ange e l'abbracciò forte. Ange aveva una grandissima voglia di baciare le sue labbra, ma si limitò a baciarlo sulla guancia, Reiji continuando ad abbracciarla, si sdraiò con lei nel divano e gli accarezzò i suoi bellissimi capelli.
 
 
Ange si addormentò e al suo risveglio, alle 7.00, Reiji era ancora lì, si era addormentato anche lui, lei gli andò vicino con il viso, non si era nemmeno accorta di essere arrossita, a quel punto Reiji si svegliò e trovò Ange che lo guardava, lei spostandosi disse "E-ehm... scusa... cioè eri così bello...", Reiji le andò vicino e le disse "Tu sei bella" e aggiunse alzandosi "Vuoi che ti prepari la colazione?", Ange che era ancora scossa disse "S-si, grazie"
E prima di andare in cucina disse a Ange "Ange...tu mi piaci davvero", Ange arrossì ancor più di prima e disse "Reiji... non sei tu... sono io... sei bellissimo e dolcissimo ma il mio cervello mi impedisce di amare un ragazzo... sono quattro anni che i ragazzi mi fanno del male, è come se il mio cervello me lo impedisse, ma io voglio seguire il mio cuore... la parte di me che non riesce a non pensarti, ieri ti ho pensato per tutta la notte...", Reiji senza farsi vedere si asciugò una lacrima... Ange continuò a dire "Io non ti merito" gli si avvicina e lo abbraccia per l'ennesima volta "Ogni volta che ci abbracciamo sento il cuore battere a mille e mi viene da baciarti, ma non posso per paura che tu ti allontani" disse a quel punto Reiji ma Ange ormai in lacrime non parlò più.
"Vado a preparati la colazione." e Reiji non parlò più sino a che non arrivarono alla scuola di Ange e le disse "Ange, ricordatelo, io ti amo e non mi arrenderò, farò capire al tuo cervello che si può fidare di me come fa il tuo cuore". Ange rispose "Aspetterò quel giorno con tutta me stessa" e entrò a scuola.
Passate le ore scolastiche, Ange trovò Reiji proprio dove l'aveva lasciato, appena uscito da scuola si era precipitato lì e vedendola disse "Posso accompagnarti a casa?", Ange disse "Certo, vorrei che tutte le volte mi accompagnassi a casa", ci furono dei minuti di silenzio e poi Reiji disse "Hai qualche progetto per Natale?", Ange rispose "No, i miei genitori sono morti un paio di anni fa, quindi non ho nessuno con cui passare il Natale, se non con la mia amica Kin".
Reiji quando sentì quel nome si ricordo che il suo migliore amico, Tetsu, aveva una ragazza con quel nome "Per caso è fidanzata con un ragazzo di nome Tetsu?". Ange disse "Oh si, come fai a saperlo?", Reiji rispose "E' il mio migliore amico, l'ha invitata ad un ballo nella nostra scuola che si terrà il 24 Dicembre. Senti... ti andrebbe di venirci con me?", Ange sorrise: "Certo!", "Allora a domani Ange" disse Reiji e lei gli diede un bacio sulla guancia.
Erano passati 2 giorni, come sempre Reiji la aspettava davanti a casa sua e davanti a scuola, erano diventati inseparabili e in quel giorno, 20 Dicembre, Kin era a casa di Ange.
Kin leggeva un giornale molto interessante per lei, parlava di fenomeni sovrannaturali, infatti era una ragazza curiosa che credeva nel sovrannaturale, Ange era seduta sul divano a vedere la TV, "Kin! Ti ho detto che andiamo al ballo della scuola del tuo ragazzo insieme?", "Insieme? Come sarebbe a dire?" disse Kin che non capiva mai una mazza di quello che le diceva Ange. "Si, proprio così, Reiji mi ha invitato quindi ci vedremo al ballo!"
"Oh... si bene, allora era un malinteso quello dell'altra volta?" disse Kin, Ange rispose "E come poteva non esserlo?" era entusiasta del fatto e lo si vedeva di più ogni giorno, perchè ormai mancavano pochi giorni al ballo.
 
 
Passarono dei minuti di silenzio, quando Kin disse "Lo sai che quando parli di Reiji i tuoi occhi brillano di gioia e diventi tutta rossa?" Ange rispose "No. A dir la verità non me ne ero accorta, però sento il cuore battere forte forte quando sto con lui." e chiuse gli occhi mettendosi una mano sul cuore, "Non vedo l'ora di conoscerlo... per vedere se è adatto a te, perchè se ti fa soffrire giuro che lo pesto" disse Kin che si mise a ridere, "Ma no! E' un bravo ragazzo!" si affrettò a dire Ange, dopo qualche secondo gli venne un'idea "Perchè non ci incontriamo domani e ne aproffittiamo anche per comprarci un'abito per il ballo?", "Che splendida idea! Adesso chiamo Tetsu, dammi un minuto" disse Kin e intanto Ange chiamò Reiji.
"Ciao Reiji, sono Ange, ti volevo chiedere una cosa", Reiji rispose "Ciao. Certo dimmi pure", "Ti va di vederci domani al parco verso le..." pensò a un'ora che comunicò anche a Kin "16.30, così andiamo a comprare un vestito per il ballo e ci saranno anche Kin e Tetsu" e Reiji disse "Non c'è problema. Allora a domani amo...ehm..Ange". Kin gli chiese "Allora? Che ha detto?" Ange felice gli disse "Ha detto di si! Visto che ci dobbiamo vedere coi ragazzi al parco, che ne dici se dormi quà per comodità?" "Mmm... Ok" e prepararono la cena.
Dopo la cena le due ragazze si misero a parlare fino a notte fonda, quando si addormentarono sul letto.
La mattina dopo si alzarono tardi. Fecero tutto di fretta perchè avevano paura di non essere pronte per l'ora d'incontro. Pranzarono in fretta e si cambiarono. Le ore passarono abbastanza velocemente. Erano impazienti, fino a quando non sentirono il campanello, Ange si precipitò ad aprire, corse fuori di casa, ma si fermò ai primi gradini perchè Kin non era ancora uscita, allora gli disse "Kin muoviti che ci aspettano!" e Kin gli rispose che stava arrivando. Corsero giù per le scale, quando arrivarono al portone, si guardarono negli occhi e aprirono.
I ragazzi erano già là, ad aspettarle, ma quando si aprì il portone rimasero sbalorditi. Erano bellissime. Kin indossava un vestito bianco sotto il ginocchio, con una fascia sotto il seno blu che si abbinava ai suoi occhi, invece Ange indossava il vestito che gli aveva comprato Reiji la prima volta che si incontrarono. Restarono per vari minuti fissandole e loro si imbarazzarono. Dopo qualche secondo Testu disse "Andiamo?" e gli altri annuirono. Arrivarono a un negozio di abiti eleganti, entrarono e Ange disse "Da quella parte c'è il reparto dei vestiti maschili dove andrete voi e dall'altra parte c'è il reparto dei vestiti femminili dove andremo noi. A dopo.", ma prima di separarsi Reiji disse ad Ange all'orecchio "Sei bellissima, mio angelo" e la baciò sulla guancia.
Quando arrivarono nel reparto femminile rimasero impalate davanti a quello splendore di abiti. Vennero accolte da una commessa che gli disse "Benvenute. Posso fare qualcosa per voi?", Kin rispose velocemente "Certo! Vorremmo vedere dei vestiti adatti per un ballo scolastico", la commessa annuì e andò dentro una stanza. Dopo pochi minuti la commessa arrivò con altre commesse da loro, avevano in mano degli abiti stupendi. Dopo più di un'ora, decisero quali prendere. Kin scelse un vestito corto rosa, che aveva una rosa al fianco sinistro, Ange, invece, scelse un vestito lungo sino ai piedi a ruota cieleste, con una fascia viola sulla pancia che finiva con un fiocco dietro la schiena.
Mentre le ragazze pagavano, i ragazzi erano vicino all'uscita aspettandole con delle buste che contenevano degli smocking. Testu era un ragazzo di 18 anni, molto alto e magro, aveva i capelli biondi e gli occhi verdi. Quando arrivarono da loro, Testu cercò di sbirciare la busta di Kin ma le disse "No! Ragazzuoli state calmi, i vestiti li vedrete il 24!", Testu però ribattè "Non è giusto... Sono curioso. Uff, vabbè. Adesso che si fa?" e Ange disse "Perchè non passiamo un attimo a casa mia per non avere le buste in mano? Poi se volete usciamo.", annuirono e andarono a casa sua.
Quando arrivarono però era già buio, allora decisero di cenare. Dopo cenato si misero a giocare con dei giochi di società. Le ore passarono e si fece tardi, allora Testu e Kin decisero di andare via, rimasero Ange e Reiji soli, ma ormai Ange era addormentata, allora Reiji la prese in braccio e la portò sul letto. Rimase varie ore a fissarla, quando però si fecero le 2 decise di andare anche lui via e gli lasciò un biglietto sopra il comodino con scritto "Lo sai che sembri un angelo mentre dormi? Mi dispiace non salutarti da sveglia però ormai sono le 2 passate e devo andare. Spero che domani ci potremo rincontrare, se lo vuoi anche tu chiamami. Un bacio il tuo Reiji" e se ne andò via, cercando di fare il meno possibile rumore.
Ange quando si svegliò lo lesse e lo conservò nel cassetto del comodino. Fece colazione, si lavò, si cambiò, e da quel momento iniziò una nuova settimana che apriva le vacanze natalizie, era il 21 Dicembre. Quel giorno, verso le 10 Kin passò per farle compagnia e perchè il giorno prima Ange le disse che le poteva prestare qualche accessorio da abbinare al vestito. "Ciao Ange, sei ancora mezzo addormentata?" chiese Kin, "Si, mi sono svegliata da poco", "E si vede! Sei tutta spettinata e pure in pigiama" e si misero a ridere. "Allora, io ti consiglierei di mettere una catenina sul rosso con delle perline, un nastro rosa al polso e..." guardò la scattola dove teneva gli oggetti "E questi orecchini. Che ne dici?" Kin l'abbracciò e le disse "Sei davvero un'amica! Grazie Ange, sei davvero brava ad abinare le cose ai vestiti. Però se adesso non ti dispiace ti aiuto io" e Ange rispose "Lo sai che puoi contare su di me. Se vuoi fai pure."
Cercò nella scatola e trovò un nastro bianco e una spilla, disse "Ecco, non sò se ti piacciono, però potresti mettere il nastro come collana e la spilla a forma di luna sotto la bretella. che ne dici?" Ange fece un'urlo di gioia "Ma è fantastico!! Grazie Kin!" "Ma no, non è niente di speciale" contradisse Kin, "Niente di speciale? Ma non dire scemenze!" e si abbracciarono. Passarono tutti il giorno insieme parlando del ballo, che si avvicinava sempre di più, ormai mancavano solo tre giorni.
 
 
Il giorno dopo Reiji suonò al campanello della casa di Ange, perchè, dato che c'erano le vacanze non sarebbe mai uscita presto e conoscendola sarebbe rimasta a casa, infatti come prevedeva era ancora a letto.
"Come, sei ancora in pigiama pigrona??" disse Reiji con tono sarcastico, Ange arrossì, ma Reiji continuò dicendo: "Infondo sei bella anche così!", Ange si rattristì un pò e Reiji notandolo subito le chiese il perchè di quel cambiamento d'umore, Ange gli rispose "Vorrei poterti dare quello che meriti, invece non ti ho mai dato nulla di più di un abbraccio o un bacio sulla guancia, non sai quanta voglia io abbia di baciarti sulle labbra, dev'essere bellissimo baciarti, invece qualcosa mi fa reagire diversamente, non ce la faccio!" ,Reiji a sentirla parlare così la vide ancora più dolce, si preoccupava di rendere felice lui, lui che prima di conoscerla era solo un ragazzo del liceo, disse: "A me basta il tuo sguardo dolcissimo a me basta vederti, le tue parole, i tuoi abbracci e tuoi baci sulla mia guancia, a me vanno benissimo, quando sarai sicura di volermi baciare sulle labbra allora ti bacerò, prenditi tutto il tempo che ti serve, io ti aspetterò per sempre anche dopo la morte!"
Ange per la prima volta voleva davvero bene a un ragazzo, "Grazie" disse "Grazie di tutto, non posso nasconderlo tu mi piaci tantissimo e farò in modo che il momento che aspettiamo tutti e due arrivi più in fretta!" Ange era decisa, voleva essere felice, ma soprattutto voleva che Reiji fosse felice, gli era riconoscente, dal giorno in cui l'aveva salvata erano legati come da un filo indistruttibile, niente poteva separarli.
Ange e Reiji passarono tutta la giornata insieme, Reiji la portò prima a fare colazione al bar vicino a casa sua dove facevano un caffè buonissimo, poi andarono al giardino biologico, Ange trovava tutto bellissimo, non era mai andata in un giardino biologico ed era curiosa di sapere com'era fatto, poi a pranzo mangiarono del buonissimo ramen e di pomeriggio andarono a vedere una partita di basket che era lo sport preferito di Reiji, anche a Ange non dispiaceva andarci. Si era fatto tardi, ma Reiji non aveva voglia di tornare a casa quindi restò sul divano a casa di Ange e la mattina dopo si sentiva un profumo irresistibile, Reiji aveva preparato la colazione!
"Oggi dobbiamo comprare i regali con Kin e Tetsu!" disse ad un tratto Ange "è il 23 manca un solo giorno, che bello non vedo l'ora!", "Nemmeno io!" disse Reiji.
Alle 11 precise Kin e Tetsu suonarono al campanello, Kin appena vide Reiji disse "Come, sei già qui? Siamo in ritardo? Ma l'appuntamento era alle undici!!", Reiji disse "Hem... no veramente c'ero già!", "Coooosa!?!?" disse Kin "Hai dormito quiii!! Assurdooo! Ehehehhh!", Ange disse un pò arrabbiata "Eh, calmati, ha dormito sul divano cosa credi!!" Si misero tutti a ridere!
Ange e Kin andarono in un negozio e Reiji e Tetsu in un altro.
Ange disse a Kin "Tu cosa regalerai a Tetsu di bello??", Kin le rispose "Quest'anno ho deciso che gli regalerò  una sciarpa! Forse non è molto originale ma il pensiero che metta qualcosa che gli ho regalato io mi riempie di gioia!", "Mi sembra una buona idea! Beh io non compro niente il mio regalo sarà particolare!", Kin voleva saperlo a tutti i costi, le fece anche il solletico per farsi estorcere la risposta, ma non funzionò, Ange non voleva dirlo!
Nel frattempo Reiji e Tetsu sceglievano il regalo da fare alle ragazze, Tetsu comprò a Kin una borsa e Reiji comprò a Ange degli orecchini verde smeraldo!
Quando si incontrarono tutti volevano sapere il loro regalo ma il più bello sarebbe stato quello di Ange, tutti lo pensavano perchè nessuno sapeva cos'era, non aveva buste in mano, sembrava non avesse comprato nulla e invece per il suo regalo ci voleva anche del coraggio nel suo caso.
Tornarono tutti a casa, "Sta volta ciascuno a casa propria!" disse Kin guardando Ange e Reiji che un pò imbarazzati dissero "Sta tranquilla Mammina!" e scoppiarono a ridere, stavano benissimo insieme! Ange prima di entrare a casa disse a Kin "Domani vieni da me alle 11 così stiamo insieme e poi ci prepariamo per la festa!!
Il 24 dicembre Ange si svegliò presto, alle 8 precise, aspettò le 11 con ansia e finalmente fu l'ora, Kin arrivò e parlarono tutto il tempo del ballo, "DAI ANGEEE!! Dimmi qual'è il tuo regalo!!!" disse Kin, Ange ormai aveva perso ogni speranza "Te lo dico dopo averglielo dato!", "...hmm..." disse Kin "Dato eh... hmmm", Ange la guardava stupefatta, a pranzo mangiarono solo un panino, non avevano fame!
Verso le 16 si prepararono, la festa era alle 19, volevamo essere impeccabili! Ange era bellissima si era legata i suoi bellissimi capelli biondi come una principessa e Kin che li teneva sempre legati li aveva lasciati sciolti, anche a lei stavano benissimo.
Arrivate alla festa Reiji e Tetsu erano già lì e dissero "Siete stupende!" Poi Kin e Tetsu si scambiarono i regali, Reiji diede il suo a Ange che disse "Oh, ma è stupiendo, per il mio regalo devi portare pazienza!", Reiji non capiva, come tutti gli altri d'altronde.
Ballarono tutta la sera insieme e Reiji non faceva altro che dire a Ange che era bellissima e che quel vestito le donava molto, arrivata mezzanotte Ange disse "Reiji il mio regalo spero ti piacerà, ormai ci conosciamo da molto, io ho riposto in te tutta la mia fiducia e non mi hai mai deluso, voglio che tu mi baci!", Reiji disse "Lo farò con molto piacere, questo è il regalo più bello che mi potessi fare!". Le sue braccia erano attorno a lei e le braccia di Ange erano attorno a lui, Reiji a quel punto avvicinò le sue labbra a quelle di Ange e si baciarono. "Ti amo Ange!", "Anchio Reiji!" e continuarono a baciarsi, questo era il grande regalo di Ange!
 
 
Il giorno dopo Ange si svegliò, Reiji era seduto vicino al suo letto, era rimasto li, gli si avvicinò piano senza svegliarlo, riusciva a sentire il suo profumo, avvicinò la sua guancia a quella di Reiji e restò così sin quando ad un certo punto lui si svegliò, la abbracciò, lei si scostò e disse "Scusa non volevo svegliarti!", lui non disse niente ma mise le mani sul viso di Ange e la baciò.
"Ange, Ange, Ange" disse Reiji con voce entusiasta "Sono così contento, sei la cosa più bella della mia vita!! Oh, Ange amore mio!!"
Quando riprese la scuola Reiji era sempre lì davanti alla casa di Ange i giorni passavano veloci e tutto era bellissimo, ma un giorno all'uscita da scuola, mentre Reiji aspettava Ange, una ragazza gli si avvicinò e disse "Oh, ma tu sei quel ragazzo che sta sempre con quella stupida, quella lì ma dimmi come può piacerti una del genere? Non mi trovi molto più bella di lei?" mentre diceva tutto ciò gli si avvicinava come una gatta morta, Reiji era piuttosto imbarazzato e infastidito, nel frattempo Ange lo cercava con lo sguardo e quando lo vide vicino a quella ragazza le prese un colpo al cuore e scappò veloce via.
Reiji la vide e disse a quella svampita "Come puoi dire una cosa del genere di lei?? Sei solo gelosa!" corse dietro ad Ange "Ange, amore mio aspettami!!", gridò, ma Ange fermandosi disse "Stai zitto lasciami sola!" e corse via, Reiji era paralizzato e nella sua mente rimbombavano le ultime parole di Ange, era la prima volta che gli aveva risposto così.
Si accasciò a terra e iniziò a urlare tra le lacrime "Ange!!! Ange!!!",  Ange continuava a correre anche lei piangeva...
Reiji capì che doveva smetterla di piangersi addosso e che se non si sarebbe alzato l'avrebbe persa, lui non si sentiva colpevole quindi le avrebbe detto solo ciò che era successo e ciò che provava, doveva solo sperare su Ange, quella ragazza che dal primo momento gli aveva rubato il cuore!
Si alzò e iniziò a correre come mai aveva fatto, corse, corse e la raggiunse, era sfinito "Ange...", lei non lo guardava... "Ange non mi credi?? Quella ragazza mi ha detto delle cose stupide su di te e mi si è avvicinata, io non ho ceduto, se davvero non ti amassi perchè ti avrei rincorso? Se non contassi nulla mi sarei messo a piangere?  Sei la prima ragazza che mi piace davvero e dovrei buttare tutto all'aria per una ragazza che mi  si presenta davanti che non conosco? Se pensi che io possa fare una cosa del genere non mi conosci!"
Ange riusciva a leggere negli occhi di Reiji la disperazione e la sincerità allora lo abbracciò "Scusa... è che io non sono abituata ad avere un ragazzo e tengo molto a te...", Reiji ricambio l'abbraccio e le accarezzò i capelli "Stupida... scusa se te lo dico... ma... non so cosa dire... cioè... mi fai prendere uno spavento... mi fai correre come un matto...", Ange disse "Eheh... stupido! Scusa se te lo dico... ma... cosa ne so io?? E poi grazie della stupida eh!!" Scoppiarono entrambi a ridere, si presero per mano e andarono verso la casa di Reiji, non si dissero nulla, mano nella mano, ogni tanto Ange si girava verso di Reiji e lui a sua volta faceva lo stesso e le sorrideva.
Arrivati alla casa di Reiji, Ange gli disse "Mi vuoi bene?" e lui disse "No scema!!" Ange lo guardo male e lui proseguì "...come puoi pensarlo?? Io ti amo!!" Ange disse "Uffa!! Oggi non sei in vena di complimenti eh!!" Reiji si mise a ridere e poi la guardò dolcemente le si avvicinò piano e le diede un bacio sulla guancia, Ange diventò rossa in un secondo, non se lo aspettava, però non perse l'occasione e lo baciò per vari secondi e quando le loro labbra si allontanarono Ange arrossì ancora di più e girò lo sguardo da un'altra parte per l'imbarazzo. Reiji che quando vedeva che arrossiva non riusciva mai a trattenersi le diede un bacio sul collo poi avvolse le sue baccia attorno alla vita di Ange e le diede un'altro un bacio, Ange era ancora più rossa di prima e Reiji le disse "Quando arrossisci impazzisco ancora di più d'amore per te, ovvio, sei sempre bella ma quando arrossisci mi ricorda la prima volta che ci siamo parlati!"
Ange sorrise...
 
 
Dopo quel sorriso, Ange prese la manica della maglietta di Reiji e gliela tirò. Reiji gli chiese "Che c'è? Devi dirmi qualcosa?", Ange gli rispose "Si...Ti volevo chiedere se domani, visto che è sabato, ti andrebbe di andare nella mia casa di campagna fino a domenica.", "Certo! Allora vado un pò a casa e preparo la borsa. Poi posso tornare da te?", "Ma cosa chiedi?? Questa è anche casa tua, non mi devi chiedere il permesso, sarai sempre il benvenuto.". Reiji andò a casa sua per prendere della roba, come gli disse Ange, prese più della roba pesante, perchè in quel paesino faceva freddo.
Dopo un'oretta, Ange sentì il campanello, aprì tutta contenta, credendo che fosse Reiji, ma... Non era lui. Erano quei tizi che l'avevano violentata! Era spaventata, tremava, non sapeva cosa fare, non sapeva chi chiamare. Tentò di chiudere la porta, ma uno dei due ragazzi mise un piede in mezzo e non riuscì a chiuderla. Entrarono. Lei gli chiese "Cosa volete? Perchè...siete venuti? COSA VOLETE ANCORAAAA?!?! Non vi è bastato quello che mi avete già fatto?", i due risero e dissero "Siamo venuti solo a chiedere scusa per tutto quello che abbiamo fatto, niente di più", "Davvero?", uno dei due senza farsi vedere gli andò dietro e gli fece "Bhuu!" e l'altro gli disse "...Scherzavo".
Uno la prese per il braccio e la fece cadere per terra, si mise sopra di lei e le mise una mano vicino alla faccia, con l'altra gli accarezzava il viso, "Che bel visino che hai, peccato che...sei così stronza" e si mise a ridere, lei gli rispose "Io la stronza? Ma ti sei visto allo specchio? Tu e il tuo amico vi divertite a violentare una ragazza da anni, e dite a me che sono la stronza? Non lo sono! Siete voi gli stronzi, anzi, dei bastardi codardi!", il ragazzo fece una faccia arrabbiata e gli strappò il vestito "Come ti permetti brutta stronzetta?", gli prese il reggiseno e gli strappò anche quello, Ange piangeva, era disperata, voleva tanto Reiji! Lo voleva al suo fianco. Il ragazzo gli disse "Rimangiati quello che hai detto! Subito!", "Mai! Neanche morta".
Lui la torturò facendoli di tutto, soprattutto al suo corpo, la violentava, continuava e continuava, poi a un certo punto disse "Tu", riferito al suo amico, "vieni quà, falli quel che vuoi, però il bello me lo prendo io". Si misero a ridere, quello che era vicino a lei, che la torturava, incominciò a leccarle la pancia, fino ad arrivare all'ombellico, quando la finì. Però  non aveva ancora finito di torturarla, gli tolse le mutandine, Ange gli chiese "Cosa vuoi fare?! Togli subito quelle sudice manacce dal mio corpo!",ma non la ascoltò e la stuprò, Ange urlò disperatamente. Mentre l'altro si "divertiva" a violentarla nella parte superiore del corpo. Non ce la faceva più. Era esausta. Dentro di sè continuava a urlare "Reiji! Dove sei? Dove sei?...Vieni da me! Per favore!".
Passarono pochi minuti, ed ecco Reiji entrare in casa, vedendo quello orribile spettacolo. Gli urlò "Cosa state facendo brutti bastardi??? Lasciate andare la mia ragazza!" e si scagliò addosso di loro, massacrandoli di botte, mentre Ange continuava a piangere, per lo spavento e per il dolore. Reiji gli prese e gli buttò fuori di casa urlandoli "Non provate mai, e dico MAI, di venire a cercare la mia ragazza o giuro che vi ammazzo con le mie mani!". Subito chiuse la porta e andò da Ange.
"Ange, Ange, stai bene?", lei continuava a piangere, singhiozzando gli disse "No! Come faccio a stare bene? Mi fa tanto male la pancia! Ho paura!" e continuava a piangere. Reiji era triste e l'abbracciò, gli sussurrò all'orecchio "Scusami, sono un'incapace, sono arrivato tardi...Questo non me lo perdonerò mai!", Ange si asciugò le lacrime e gli disse "No, non ti scusare, la colpa è mia che non mi sono difesa.". In un secondo Reiji prese un lenzuolo e la coprì, rosso come un peperone disse "Non vorrei che ti prendessi un raffreddore. Oggi se non ti dispiace dormo quì", Ange scosse la testa.
Reiji la prese in braccio e la portò nel letto, la mise sotto le coperte e gli sorrise, lei disse "Ma..." e si fermò, Reiji si tolse la maglietta e rispose "Cosa mi volevi dire?", "Niente...Volevo chiederti se ti mettevi a letto con me" e arrossì, sia perchè gli chiese quello, sia perchè Reiji era senza maglietta. "Come potrei lasciarti sola?" e si mise anche lui sotto le coperte. L'abbracciò e gli diede un bacio. Si addormentarono, rimasti in quella posizione, abbracciati.
Il mattino dopo, Ange si svegliò presto per prepara la borsa per partire, erano le 5. Preparò la borsa e poi preparò la colazione. Svegliò Reiji.
Dopo aver fatto colazione ed essersi cambiati, alle 8 partirono. Il viaggio era lungo. Arrivarono là alle 14 passate. Pranzarono e Ange gli disse "Sai, questo pomeriggio ci sono i fuochi d'artificio, ti va di andare a vederli?", "Certo! Però prima mi riposo un pochino che sono esausto dal viaggio", sia Ange che Reiji si riposarono per un'oretta. Ange si svegliò prima per fare una sorpresa a Reiji, si cambiò e si mise uno yukata di colore viola, con dei fiori disegnati gialli.
Quando Reiji si svegliò trovò Ange con lo yukata e aveva i capelli ritirati in due code. "Ben svegliato" gli disse, Reiji rimase a bocca aperta, "Sei bellissima!", "Grazie mille, guarda, ne ho uno anche per te di yukata, spero che sia della tua misura", dopo dieci minuti Reiji uscì dalla camera. Ange gli disse felice "Ti sta benissimo!!! Allora andiamo?","Certo".
Arrivarono alla riva del fiume e trovarono tanta gente e tante bancarelle. Faceva freddo e Ange si attaccò al braccio di Reiji e gli sorrise. Il tempo passò velocemente. Si divertirono molto.
Arrivò l'ora dei fuochi d'artificio, "Stupendi! Che belli amore!", disse Ange, Reiji era sbalordito, era la prima volta che lo chiamava amore e gli rispose "No..." Ange non capiva, pensava che non gli piacevano, "Sei più bella tu" e continuava a fissarla. Gli passò una mano nei capelli e gli diede un bacio sulla fronte e si abbracciarono.
La serata finì tardi. Quando tornarono a casa, si misero a letto e si addormentarono. Il giorno dopo Reiji era già sveglio quando si alzò Ange e preparava la colazione. "Buongiorno principessa" disse Reiji mentre Ange ancora mezza addormentata si sedeva, "B-Buongiorno" disse.
Passarono la giornata in giro per il paese, quando arrivò il tempo di tornare a casa per rifare le valige. Prima di entrare in casa si fermarono mano nella mano davanti a uno spettacolo meraviglioso. Nevicava, il paesaggio era composto di tanti alberi ricoperti di neve e tanto case con i tetti imbiancati. Ange si girò verso di lui e gli disse "Promettimi una cosa", "Certo, di prometto tutto quello che vuoi" disse Reiji,"Promettimi che non mi lascerai mai, che starai per sempre al mio fianco e che mi amerai sempre", "Te lo prometto amore. Se tu mi venissi tolta dalle mie braccia io morirei, sei l'unica cosa che conta davvero nella mia vita, io ti amo da morire, non ti voglio perdere.", Ange commossa gli rispose "Anche per me è così" e si baciarono, "Non ti lascerò mai". E si ribaciarono, "Ancora" disse Ange, e Reiji gli diede un'altro bacio, "Ancora" e gli diede un terzo bacio, "Ancora", questo durò vari minuti.
Ange e Reiji non si lasciarono mai più.
                                                                                                                                                                 THE END

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: YUIandAI