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Autore: The Perfect Sky Is Torn    23/08/2011    3 recensioni
Un bacio da Remus Lupin,forse era la cosa che Tonks aveva più desiderato al mondo,era chiedere tanto?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Pensieri e lacrime.




Chiunqe stia leggendo lo ringrazio di cuore :D
Se potete vi prego recensite,non sapete quando felice mi fa vedere una racensione!Infondo sprecate solo pochi secondi della vostra vita,ma ne rendete felici tanti della mia :)
Voglio solo avere un motivo per continuare a scrivere,tutto qui.
La pioggia batteva forte sulla finestra in una tiepida giornata di settembre.
La giovane donna aveva i capelli grigi,grigi come la nebbia che ormai era permanente a Londra,la nebbia provocata dai dissennatori.
Se ne stava lì a fissare le piccole goccioline che correvano sul vetro,come se volessero fare una gara a chi avrebbe raggiunto per prima la cornice del vetro.
E come la pioggia sulla finestra anche le lacrime rigavano il volto di Ninfadora Tonks.
Lacrime causate dalla scomparsa dell’unico (o quasi)  membro della sua famiglia a non aver seguito le tracce del signore oscuro.
Ma il suo dolore non era solamente per la morte di Sirius Black,no. Le gocce salate che le continuavano a uscire dagli occhi erano per amore.
Si era innamorata di un uomo che aveva tredici anni in più di lei,ma era l’uomo più dolce che avesse mai conosciuto. Il primo e ultimo uomo che lei ha amato veramente: Remus Lupin.

 
***
  
Remus Lupin era disteso sul letto del Quartier generale a fissare il soffitto bianco senza vederlo.
Stava ancora riflettendo sulla riunione dell’ordine che si era appena svolta: era iniziata la seconda guerra magica, e come nella prima, aveva perso un amico.
James Potter e Sirius Black, morti. I suoi due migliori amici. Quei due ragazzi così sorridenti,così felici un tempo, si trovavano in un cimitero senza vita. Una lacrima rigò il volto di Remus.
Si mise a pensare a quei tiepidi giorni primaverili che lui e i malandrini passavano ridendo e scherzando sotto il faggio.
Pensava anche a tutti i rischi che avevano corso per lui durante le notti di luna piena: la maggior parte delle volte Lupin inconsapevolmente aggrediva i suoi amici e la mattina che seguiva si ritrovavano tutti e quattro distesi sui comodi letti dell’infermeria.
Ricordò tutte le sere passate in sala comune,tra una burrobirra e l’altra. Le risate per i litigi senza senso tra James e Lily, le battute di Sirius,lui che suggeriva agli amici di stare tranquilli durante il quinto anno,in cui era diventato prefetto.
James Potter: sempre con la mano nei capelli per sembrare più affascinante.
James Potter: con quel suo dannato boccino con cui giocherellava sempre.
James Potter: che era perdutamente innamorato di Lily Evans e non perdeva mai l’occasione di invitarla ad uscire.
Sirius Black: quel ragazzo con centinai di donne hai suoi piedi.
Sirius Black: che era il più bravo combina guai di tutti i tempi!
Sirius Black l’unico della sua famiglia a non essere Serpeverde.
E poi lui quel dannato essere che non si può considerare uomo!
Quell’odioso topo che tradì colui che doveva essere il suo migliore amico e per mano del suo padrone morì.
Quanto odio provava Lupin in quel momento per Codaliscia,lo avrebbe voluto uccidere.
Avrebbe voluto uccidere anche Bellatrix e Voldemort ; i suoi amici gli mancavano più di ogni altra cosa al mondo.
Non piangeva più,era solo arrabbiato da morire,aveva troppa rabbia compressa dentro,aveva voglia di urlare,ma poi ricordò che se lo avrebbe fatto la mamma di…. Avrebbe cominciato a urlare dal suo ritratto. Si ricordò volti sorridenti di Sirius e James e le sue lacrime rincominciarono a strisciargli salate sul viso ormai umido.
Era inutile girarci intorno, era l’unico malandrino rimasto in vita.
Come se la morte di Sirius non bastasse aveva un altro problema e il suo nome era Ninfadora Tonks.
Lui l’amava,ma di certo non poteva rischiare,non voleva che un’altra persona che lui amava venisse a mancare per colpa sua.

 
 ***
 << Non posso, metterò la tua vita in pericolo, non posso >>
Le parole di Remus le rimbombavano in testa.
Erano entrate nella sua testa per mangiarle il cervello e per distruggere il cuore,
Era stufa delle sue stupide paranoie,stufa!
Un pensiero le passo per la testa,ma lei lo ignorò, senza successo naturalmente.
E se dice così per evitare di dirle la cruda verità?cioè che non prova gli stessi sentimenti che prova lei?
Infondo la vita gliela metteva in “pericolo” anche da amico.
Non lo capiva,se lui l’amava veramente perché farla soffrire così?
Ma infondo Lupin non ha mai detto di amarla, però l’altra sera stava per succedere,stavano per baciarsi…
Se solo lui non si fosse tirato in dietro all’ultimo dicendo quella stupida frase!
Non può? Che significa? Non sarebbe successo niente, era solo un bacio.
Un bacio da Remus Lupin,forse era la cosa che aveva più desiderato al mondo,era chiedere tanto?.

 
 
 
  
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