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Autore: Portos    24/08/2011    4 recensioni
Il disastro conrinua durante le riprese
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Tatata...”
Freddie Mercury canticchiava sottovoce, mentre passava l'aspirapolvere sul tappeto, facendo finta di pulire.
David Mallett il regista, Dave per gli amici, fumava una sigaretta, senza smetterlo di osservarlo.
La interpretava bene la parte della casalinga, anche se il cantante dei Queen ammetteva tranquillamente di non sapersi andare un uovo bollito o al tegamino e spesso prendeva in giro Brian May e John Deacon chiedendo cosa era un mutuo.
Loro poveretti, giustamente se la prendevano, mandandolo a quel paese.
“Uhm, deve essere terribilmente noioso pulire tutto il giorno” rifletté Freddie, come se quella fosse la sua più grande preoccupazione al mondo.
“Credo di sì” rispose Dave, con una stretta di spalle. Poi controllò l'orologio, le lancette segnavano le otto e un quarto.
Freddie e John erano arrivati per primi verso le sette e mezza.
“Brian e Roger, sono in ritardo” gli fece notare Freddie.
“Oh caro, saranno qui a momenti...che ora è?”
“Le otto e sedici”
“No, credo che arriveranno più tardi” rispose Freddie, in tono preventivo.
Dave alzò un sopracciglio.
“Scusami e sarebbe?” chiese il povero Dave sgomento.
“Dovresti conoscerli oramai, Brian detesta alzarsi la mattina presto e Roger sarà sotto sbornia”
“Salve gente” esordì John.
“Ciao John” risposero in coro i due.
“Ehm...Dave ce l'avresti una sigaretta?”
Il regista frugò in una delle tasche della camicia e tirò fuori il pacchetto di sigarette.
Ne passò una John.
“Grazie te ne devo una” disse il bassista, prima di accendersela.
Inalò una boccata di fumo, più che soddisfatto.
“A proposito gli altri belli addormentati?” domandò John guardandosi in giro.
“E chi lo sa?”
“Dovresti chiamarli, Dave”
“Qualcuno ha ipotizzato che Roger sia ubriaco e Brian detesta alzarsi presto la mattina”
John si limitò ad alzare un sopracciglio.
“Chi avrebbe detto questa genialata?”
Dave indicò con il dito, cantante.
“Lo sapevo. Tanto quanto per Brian, ma per Roger...”
Freddie fece un mezzo sorriso.
“Sei ancora arrabbiato, per il bacetto che ti ha dato?” chiese il cantante, in deliberatamente ironico.
John sospirò.
“Roger che ha combinato? Ti ha baciato?” domandò Dave meravigliato. La sua mente stava già volando lontano...fin troppo...
“Ma cosa vai a dire? Quel cretino patentato mi ha chiamato Old Mom, mi ha scioccato un stupido bacetto e poi il resto lo conosci già” raccontò il bassita, con una stretta di spalle.
“Ah, ecco perché hai cercato di strangolarlo, no perché ho sono arrivato dopo”
“Se non ci avessi fermato, a quest'ora sarebbe stecchito
“Facevate impressione, una nonna...così veloce non ne mai vista e una sexy studentessa in fuga” esclamò Freddie, divertito, al ricordo dell'inseguimento fra John e Roger.
“E allora?” borbottò John, guardandolo di storto.
Freddie non smise di sorridere. Old Mom era davvero un soprannome azzeccato per John.
Dave finì di fumare la sigaretta.
“Vado a chiamarli, tanto non posso perdere tempo” annunciò Dave.

Dave chiamò per prima casa May.
Dopo diversi segnali di libero, qualcuno finalmente rispose.
“Chi rompe?” mugugnò la voce di Brian, ancora impastata dal sonno. E di solito se veniva svegliato
quando ancora -beatamente- dormiva, diventava di cattivo umore, perché il chitarrista detestava assolutamente svegliarsi presto.
“Ciao Brian, sono Dave”
“Rompiballe di un regista”
“Oh, grazie per l'insulto Brian...ma ti ricordo che devi venire sul set, oggi”
Dall'altro capo del telefono, Dave sentì uno lungo sbuffo.
“E vedi di sbrigarti”aggiunse subito dopo.
“Ehi, ehi dammi tempo mezz'ora...arrivo” rispose Brian rugnando.
“Ciao”
“Ciao”
Brian riattaccò.
Il regista guardò la cornetta. Sospirando, della serie: guarda che mi tocca fa' per campare?
Compose il secondo numero, quello di Roger.


Prontho? Hic!”
Allora Freddie aveva ragione...pensò irritato il regista, schioccando la lingua contro il palato.
“Ciao sono Dave”
Sciao...sciao...come stai? Oh...vedo tutto che balla...che malditesta...” si lamentò il batterista.
“Ce la fai fra mezz'ora?” chiese Dave, senza nascondere una lieve nota di sarcasmo.
Credo di sì...aaaahh...porc!”
Dave dal ricevitore sentì un tonfo sordo, seguito da una serie completa di bestemmie.
“Pronto? Cazzo ma ci sei?”
Ahio...ho salvato il mio sacrosanto culo e il telefono!”strillò Roger trionfante.
Dave tirò un sospiro di sollievo. Dopo aver trattenuto parecchio fiato.
“Ehm...ce la fai entro mezz'ora?”
Prendo un'aspirina e sono da te...hic
Dave alzò gli occhi al cielo, sospirò almeno, per cinque volte di seguito.


“Allora? Che hanno detto?”
La domanda giunse da un pratico John, quando Dave ritornò.
“I signorini arriveranno fra mezz'ora, Santo Cielo...Freddie avevi ragione...” borbottò Dave.
“Visto? Lo sapevo che ho poteri paranormali” gongolò il cantante entusiasta.
Senza contare che si mise a saltellare per il set, sotto gli occhi attoniti di tutti i presenti.
Non ci furono commenti a riguardo.
Il bassista andò a prendersi un altro caffè, ne sentiva un impellente bisogno.


Finalmente mezz'ora dopo, i due semi-zombeschi Brian e Roger arrivarono i studio.
Il primo si stava appena riprendendo dal cattivo umore mattutino, persino i suoi ricci mandavano scosse statiche, con tanto di espressione incacchiata dipinta sulla faccia.
Il secondo sembrava stare decisamente peggio: colorito malaticcio, occhi cerchiati di scuro, i capelli biondi spettinati come se avesse fatto la lotta con un gatto. E dopo aver ingoiato un intero blister di aspirine.
Da buon samaritano, John offrì del caffè ai due, mentre Freddie era sparito nel camerino a cambiarsi.
“Non ti ho mai detto che ti voglio bene?” disse Roger, prima di ingollare il caffè.
“Anche io, ma solo come collega” aggiunse Brian.
John scosse la testa. Ignorandoli. Certe frasi a volte era meglio risparmiarsele, poiché riuscivano a metterlo in evidente imbarazzo.
“Diamoci una mossa, piuttosto” disse nel suo modo solito telegrafico.
Roger lanciò un'occhiata a Brian, il quale si strinse nelle spalle.
Poi i tre si diressero ai camerini.


“Et voilà, la più sexy casalinga di tutta Londra è tornata!” esclamò Freddie, aprendo la porta e saltando fuori dal camerino, vestito di tutto punto. (Immaginatevelo, vestito da donna che salta fuori in quel modo?)
Gli altri tre non appena lo videro, lanciarono un urlo in perfetta sincronia, spaventati a morte.
Il cantante rimase allibito e perse tutto il suo buon umore.
“Non sono mica così brutto” esclamò il cantante sarcastico.
“Poco ci manca...ma ti sembra il caso ti saltare fuori in quel modo?” disse Brian, con un sorrisetto di scherno.
“Voi vi spaventate per così poco”
John e Roger invece cercavano di calmare i battiti cardiaci.
“Certo che avete una delicatezza di sentimenti, pari a quelli di un sasso”
Brian alzò gli occhi al cielo.
“Quanto sei noioso stamattina, lasciami in pace” disse il chitarrista, con fare annoiato.
Poi marciò verso il camerino.
Il povero Freddie rimase a fissarlo allibito, di solito (quasi) nessuno mai liquidato in quel modo.


Finalmente dopo due ore...(in cui quasi la pazienza di Dave stava andandosi a benedire) i musicisti si fecero trovare, pronti. Più o meno. E qui che cominceranno le comiche...


Brian coricato nel letto e sotto le coperte, seguiva senza molto interesse le istruzioni di Dave, perché
cominciava a avere di nuovo sonno.
“...allora non appena si attiva la sveglia, tu ti alzi veloce dal letto, poi cerchi di spegnerla ma non ci riesci quindi scendi di sotto, ok?”
“Sì, va bene” rispose Brian, soffocando uno sbadiglio.
Il regista diede il via.
Non appena la canzone partì, Brian chiuse gli occhi e s'addormentò di botto. Prendendo a russare sonoramente e sulla faccia del regista si dipinse un'espressione sbigottita.
“Brian alzati, non credi di aver dormito a sufficienza?”
Dave lo scosse per una spalla.
“No! Mamma lasciami dormire ancora dieci minuti”borbottò il caro ricciolone nel sonno.
Lo staff si mise a ridacchiare, alle loro spalle.
Dave perse la pazienza poi con decisione strappò via le coperte dal letto.
Brian emise un gemito di protesta, raggomitolandosi ancora di più.
“Lasciami dormire, ancora mami”
“Apri bene le orecchie! Primo non sono tua madre e secondo vuoi alzarti?”
Brian non l'ascoltò nemmeno, continuando a russare.
“Avanti tira giù quel dannato deretano dal letto, ci stanno ridendo dietro da mezz'ora”
“Lasciami dormire, mamma...non vedi che oggi è domenica?”
Altre risate.
Questa volta dovette chiedere aiuto a qualche buon samaritano. La scelta cadde su...John.
“Io?”
“Proprio te, buona fortuna” disse Freddie con un gran sorriso.
“Fa' attenzione, gli incidenti su scarpe da tacco sono micidiali”
Il cantante lo guardò di sbieco, nascondendo la vergogna al ricordo dell'incidente capitato con Brian, senza contare che quella mattina si stava facendo liquidare un po' troppe volte.
Roger li guardò interrogativamente, ma venne sistematicamente ignorato.


“Oh grazie al Cielo, questo disgraziato non fa che dormire”
John sospirò.
“Proviamo ma non ti garantisco nulla”
Il bassista lo chiamò e lo scosse due o tre volte, ma non accadde nulla.
“Mmm...questo è peggio di quanto pensassi” commentò John sollevando entrambe sopracciglia.
“Non so proprio cosa fare, siamo in ritardo”
John lo interruppe con un gesto della mano, forse qualcosa gli venuto in mente.
“Psst! Brian ci sei?” lo chiamò, inginocchiandosi accanto al letto.
“Uffa ma oggi è domenica, lasciami in pace”
“No, la Red Special...”
“Cosa?”
“La tua amata chitarra è stata fatta in tanti piccoli pezzi e poi bruciata” gli sussurrò John ridacchiando.
Brian s'alzò di scatto dal letto, completamente sveglio e afferrò una manica dell'abito di John.
“Cosa avete fatto alla mia bambina?” domandò un angosciato Brian May, il quale senza la sua amata chitarra, si sarebbe sentito perduto.
John aprì la bocca per rispondere ma venne subito interrotto.
“Se le è successo qualcosa, io vi ammazzo”
“Brian...”
“Faccio a pezzettini voi e vi do fuoco” mormorò il chitarrista. Sentiva le gambe di gelatina, il cuore in gola e lo stomaco sottosopra.
Gli sembrava di essere capitato in uno dei suoi peggiori incubi.
“Asp...”
“Oddio...la mia povera creatura...”
John seccato gli mise una mano sulla bocca per tacitarlo.
“La tua chitarra sta benissimo, scusa ma non ti svegliavi più”
Poi tolse la mano.
“Scommetto che ti diverti ad essere così sadico con gli altri, vero?” commentò il chitarrista sarcastico.
John fece un sorrisetto sornione.
Non voleva ammetterlo, ma si sentiva sollevato per il fatto che si trattasse solo di uno stupido scherzo. Più tardi sarebbe andato a fare visita alla sua Red.


“Che palle, ci metteremo una vita a girare sto video” sospirò Roger.
“Certo che vedere Brian nel panico...be' è la prima volta che lo vedo così...o forse la seconda” rifletté il cantante.
Roger gli lanciò un'occhiata perplessa.
“Cioè?”
“Oh no, nulla...”
“A proposito, John si riferiva ad un incidente con i tacchi, mi puoi spiegare questa storia?”
Freddie s' irrigidì.
“Sarà una sua invenzione, non credi?” farfugliò Freddie.
“Eddai non me lo puoi dire?” insistette il biondo.
Roger moriva dalla curiosità di saperlo, poiché era nella propria natura farsi gli affari degli altri.
“Non esiste nessun incidente!”
La bugia venne tradita dal leggero rossore del cantante.
“Dai, dai, dai”
“Roger ti infilo una scarpa in bocca, se non la pianti!”
“Non mi piacciono le tue scarpe, sono troppo grandi” replicò Roger, con non-chalance.


Questa volta toccava a Freddie.
Il regista diede il via.
Il cantante fece la sua apparizione, sculettando allegramente mente passava l'aspirapolvere e fumando una sigaretta...memorabile.
Gli altri tre colleghi si stavano spanciando dalle risate. Dave si spiaccicò una mano sulla fronte.
“Spegni la sigaretta!”
“Oh scusami, scusami”gridò il cantante, sparendo dal set.


La scena dopo si svolgeva nel cucinino, dove Brian arrivava e apriva il frigo e Roger preparava la colazione.
John era seduto in poltrona intento a leggere il giornale, Freddie girava per la stanza cantando.


“Ma che diavolo...?”
Il nostro povero bassista trovò in mezzo alle pagine del quotidiano, un depliant di una casa di riposo
con un messaggio scritto a biro blu: “Old Mom ti farà riposare le tue vecchie giunture. Kiss.”
Opera di Roger. Per il momento decise di ignorare lo scherzetto. Solo per adesso.


(To Be Continued) 
 
  
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