Ok, non lo so per quale ragione in
questo periodo sforno missing moment su I lost my home, diciamo che ho un surplus di idee O.O Ovviamente,
chiunque abbia voglia di scrivere qualcosa sulla storia xD
lo faccia pure.
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Amore fraterno...
Nella vita di Sirius Black c’era più di un
rimpianto a tenerlo sveglio la notte, ma il dolore più grande che scavava il
cuore del Malandrino era senza dubbio la perdita del fratello minore. Per anni aveva
mentito a se stesso dicendosi che no, non gli importava che Regulus fosse crepato solo, in una caverna in culo al mondo.
Che era morto affogato, proprio lui che aveva paura dell’acqua e che da piccolo
urlava come un pazzo quando veniva infilato nella vasca da bagno…
Era stato lui ad abbandonarlo per primo…
Poi Silente gli aveva fatto avere gli effetti
che Malocchio, grazie all’aiuto di Kracher, gli aveva
trovato addosso quando, per pura fortuna era riuscito a recuperare il suo
cadavere… e il mondo gli si era letteralmente capovolto.
In una tasca interna della giacca di Regulus, in
direzione del cuore, Silente aveva
trovato una foto. Sirius
in tenuta da Quiddicht che guardava sorridente l’obbiettivo
reggendo la scopa in una mano e nell’altra la coppa, dall’altro lato James che
faceva una boccaccia…
“Aveva una mia foto? Perché aveva una
mia foto?”
“Perché tuo fratello ti voleva bene Sirius.”
Oh sì, un
tempo si erano voluti davvero bene, un tempo si erano letteralmente adorati. Lui
si sarebbe buttato nel fuoco per quel nano che lo seguiva ovunque, e sapeva che
Regulus avrebbe fatto altrettanto per lui. Poi la
scuola era iniziata, lui era stato smistato nella casa di Godric
e tutto era andato a puttane… Si
erano allontanati sempre di più fino a quando non aveva saputo da Bellatrix, durante uno scontro/lite/ tentativo di
ammazzarsi a vicenda che Regulus aveva tradito, ma
non ne aveva tirato fuori le gambe …
-VOGLIO QUELLOOOOOOO!-
Sirius sollevò gli occhi dalla foto che stava
rimirando e uscì dallo studio giusto in tempo per vedere il suo secondo genito, Joel, correre a presso al fratello maggiore. James
reggeva fra le mani un trenino giocattolo che dalla ciminiera mandava sbuffi di
fumo azzurro. Uno aveva sei anni e l’altro appena quattro, erano alti quanto
due zecchini, ma facevano casino per venti persone quando ci si mettevano…
-No è mio!-
-DAMMELO!-
-NO!NO!NO!-
Joel finì sedere
per terra per via di una gomitata del fratello, Sirius
lo vide lanciargli uno sguardo da cucciolo maltrattato prima di scoppiare in un
pianto dirotto, alzarsi e trotterellare fino alle scale chiamando la madre a
gran voce.
James Remus lo seguì con lo sguardo, poi sbuffò
scocciato -Piagnone!-
-Non dovresti trattare così il tuo
fratellino.- James sussultò portando su di lui gli occhi chiari. Più passava
il tempo, più assomigliava alla madre, di lui, aveva ereditato solo il brutto
carattere - Sei molto fortunato ad avere Joel.-
James storse il naso - Non mi pare…-
lo sentiva strillare dal piano di sotto -
E’ un piagnone, vuole tutto quello che ho io, anche se dopo non ci gioca…- tornò
verso la cameretta tenendosi stretto il suo trenino.
Sirius lo seguì da presso e si appoggiò con una
spalla allo stipite della porta - Joel è
pazzo d’amore per te…- gli disse intanto che lo guardava mettere a posto il
suo giocattolo - Vorrebbe essere come te…-
per questo tendeva a volere i suoi giocattoli e a stargli costantemente
appiccicato -Dovresti essere molto fiero
di questo…-
James lo guardò perplesso…
-Sai...- Sirius si abbassò sulle ginocchia e gli fece segno di avvicinarsi a lui. Lo prese
in braccio e con la mano libera cavò dalla tasca dei pantaloni una piccolo
ciondolo portafoto a forma di goccia a cui aveva attaccato le chiavi di casa e
della macchina incantata - Avevo anche io un fratellino più piccolo.
Era appiccicoso e rompiscatole come Joel…- aprì il ciondolo, mostrando al
figlio la foto dello zio…L’unica che era
riuscito a trovare… -…E adesso che
non l’ho più, mi pento tanto di non essere stato buono con lui quando potevo…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-
Joel era
letteralmente inconsolabile e Andrea non sapeva più che fare per calmarlo. Piangeva
disperato seduto sul pavimento e nonostante Kracher
aveva fatto apparire praticamente mezzo negozio di giocattoli, il piccolo non
accennava a smetterla di piangere - Oh tesoro andiamo, è solo un trenino. - lo
supplico inginocchiata accanto a lui -
Domani la mamma te ne compra uno…- Joel strillò più forte - NO.NO.STASERA.-
Si alzò, sfinita da terra e Kracher si tappò le
orecchie con due tovaglioli arrotolati e si scambiarono uno sguardo di muto
sconforto, prima che James passasse fra di loro e tenendesse
al fratello il trenino tanto desiderato. Joel smise subito di piangere…
-Te lo regalo…- Joel agguantò il trenino con un grido
contento - Però non lo rompere…-
Andrea lo
fissò a bocca aperta, prima di voltarsi verso
Sirius che aveva seguito la scena dalla porta - Come diavolo hai…- indicò i bambini e
il mago si strinse nelle spalle con una smorfia… -No, non voglio saperlo…-
Dieci anni dopo…
-Questa stanza è un porcile…- Joel ridacchiò intanto che Emmie srotolava un enorme sacchetto di plastica e si
chinava a raccogliere cartacce dal pavimento - Da quanto tempo è che non
date una riordinata?-
Il ragazzo imbronciò le labbra in una smorfia pensosa, per poi uscirsene con un -Buh…- Non erano mai stati avezzi
all’ordine lui e James, quindi non sapeva dire da quanto non davano una
rassettata alla loro camera da letto . Afferrò una manciata di riviste e le
ficcò tutte nel sacchetto che Emmie reggeva - Ah butta pure quello…- disse indicando
un vecchio boccino rotto appoggiato sulla mensola -NO QUELLO NO!-
Emmie guardò il trenino giocattolo che reggeva
fra le mani e poi Joel - Non sei un po’
troppo grande per questo?- gli chiese con un sorriso .
-Quello me l’ha regalato James.-