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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    28/08/2011    3 recensioni
[Seconda Classificata al contest "Ma và nel tuo film" indetto sul forum di EFP da Rowizyx]
"Era una notte buia e tempestosa...
No, non siete capitati in una lettura pubblica di poesie, magari in una di quelle sale da tè dalle orribili tappezzerie rosa confetto, tu, laggiù in fondo, metti via il peluche di Snoopy; e neppure in una lezione di letteratura che, per quanto interessante sia, sono conscia del fatto che, spesso e volentieri, risulta essere di una noia paurosa e spaventosa."
Un certo alieno blu ha deciso di portare scompiglio nella pacifica Londra.
Crossover Basil/Stitch
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Crossover tra Basil L'Investigatopo e Lilo&Stitch

Fandom: Crossover tra Basil L'Investigatopo e Lilo&Stitch


Rating:
Per tutti


Personaggi/Pairing:
Basil, Topson, Rattigan, Placidia, Hiram&Olivia Flaversham, Stitch, Pubblico, Voce Narrante


Tipologia:
One-Shot


Lunghezza:
1806 parole, 6 pagine.


Avvertimenti:
Original Character, Crossover


Genere: Generale, Commedia, Comico


Disclaimer: Personaggi, luoghi, nomi e tutto ci
ò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Disney Entertainment che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in essa, appartengono solo a me.


Credits:
La frase "Era Una Notte Buia e Tempestosa" appartiene a Edward Bulwer-Lytton. Snoopy appartiene a Charles Schulz.


Note dell'Autore:
Da brava Sherlockiana, amo Basil l'Investigatopo e non potevo farmi sfuggire la possibilità di scrivere su di lui in una tale occasione! E ammetto di essermi sadicamente divertita nella stesura!


Introduzione alla Fan's Fiction: I due eterni rivali sono totalmente zuppi e infreddoliti, ma Rattigan non sembra sentire n
é freddo né dolore, è totalmente fuori di sé dalla rabbia e dalla frustrazione per aver visto miseramente colare a picco il suo piano più ambizioso e sfoga tutta la sua furia sul malcapitato Basil, che difficilmente riesce a tenergli testa.

 

 

Dedicata alla mia Aka-chan per avermi fatto conoscere Stitch e Basil <3

 

 

 

Il Problema Finale... E La Sua Risoluzione In Blu!

 

 

Era una notte buia e tempestosa...

 

No, non siete capitati in una lettura pubblica di poesie, magari in una di quelle sale da tè dalle orribili tappezzerie rosa confetto, tu, laggiù in fondo, metti via il peluche di Snoopy; e neppure in una lezione di letteratura che, per quanto interessante sia, sono conscia del fatto che, spesso e volentieri, risulta essere di una noia paurosa e spaventosa.

 

Se dovessi scegliere, preferirei trovarmi in un romanzo di Stephen King... O in una canzone dei Queen.

 

Comunque, don't worry, guys!

 

Se mi ascolterete, vedrete che non ve ne pentirete.

 

Come? Cambia un po' l'incipit? Uff, non sono mai stata brava con queste cose.... Uhm, vediamo... Un po' di inchiostro nero qui, un po' di curry lì (perchè il curry? Ma perchè serve a dare un po' più di sapore al racconto!) e il giradischi che sembra grattare con la puntina sul vinile... Ecco, cosa ne dite di questo?

 

Londra è battuta da venti fortissimi, sembra quasi che il cielo stesso stia per spaccarsi in due; la pioggia gelida, che colpisce in viso, infligge staffilate dolorose agli incauti esseri viventi che, incuranti del tempaccio, sono fuori dalle proprie case, esseri umani e topi.

 

Soprattutto di questi ultimi vorrei parlarvi, perché questa notte in particolare è importantissima per loro.

 

Gawahahaha!!! *rumore di un qualcosa che sbatte contro del metallo*

 

Shh, zitto tu! Non devi fare confusione, abbiamo degli ospiti, stasera!

 

Dicevamo, non è proprio la nottata ideale per una passeggiatina notturna, ne converrete con me, cari lettori, eppure qualcuno c'è di così temerario e scavezzacollo da non infilarsi difilato sotto mezzo metro di pesanti coperte, con una scorta di thè e focaccine calde, gentilmente offerte dalla signora Placidia, sul comodino, pronte per essere mangiate.

 

Chiudete gli occhi e provate a vedere la scena: siete in giro per la città e, per un caso fortuito, alzate lo sguardo verso il Big Ben... E lo vedete!

 

C'è un qualcosa che somiglia a un pallone aerostatico, formato da una vecchia bandiera e da una scatola di cerini, vero?

 

Qualche mano alzata c'è...

 

E provate a indovinare chi ci sia su quella mongolfiera improvvisata?

 

Ma si! Sono Topson e il signor Flaversham, c'è anche la piccola Olivia!

Si, ragazzi miei, sono proprio loro, e quindi...

Esatto! Lassù da qualche parte devono esserci anche Basil e il suo acerrimo nemico, Rattigan!

 

Come sono contenta! Siete proprio dei tipini, o forse meglio topini? svegli!

 

Ma torniamo a noi.

 

Ricorderete certamente gli avvenimenti che li hanno portati lassù quindi possiamo andare avanti col racconto.

 

I due eterni rivali sono totalmente zuppi e infreddoliti, ma Rattigan non sembra sentire né freddo né dolore, è totalmente fuori di sé dalla rabbia e dalla frustrazione per aver visto miseramente colare a picco il suo piano più ambizioso e sfoga tutta la sua furia sul malcapitato Basil, che difficilmente riesce a tenergli testa.

 

A quasi cento metri d'altezza e durante una tempesta, comunque, non è che si possa fare granchè con un corpicino sottile come quello del nostro investigatore, per di più contro un grosso e grasso ratto il doppio, se non il triplo, di lui...

 

Sono momenti concitati, attimi che si susseguono con rapidità fulminea, mentre i due avversari, lassù sulle lancette dell'orologio, si fronteggiano: devono finirla lì, e in fretta. La loro rivalità si è protratta anche troppo a lungo ed è giunto infine il momento di decidere chi dei due sia il migliore.

 

Il vento soffia ancora più forte, con la pioggia che batte con discreta violenza sui musi di entrambi.

I loro occhi s'incrociano si studiano per parecchi secondi, cercando di leggersi vicendevolmente dentro l'animo, senza però...

 

Gawahahahaha! Stitch anche vuole giocare! *rumore di qualcosa che si spezza e di un considerevole peso peloso che si allontana, ridacchiando sguaiatamente*

 

Oh mamma... E adesso chi lo dice a Lilo...?

 

Accidenti, ero convinta di averlo sistemato per bene nella gabbia, in occasione di questa serata... Evidentemente sono stata troppo sicura di me... E ora che faccio?

 

Come dite? Potrebbe essere interessante? Uhm, credo che abbiate ragione! Vediamo insieme cosa è in grado di combinare quella tenera canaglia in blu, forza avvicinatevi tutti! Signora Placidia, le focaccine! Visto che Topson e Basil sono là fuori, e non possono certo fare onore alle sue creazioni culinarie nel mentre della battaglia, ci pensiamo noi!

 

Ed entriamo anche noi nel vivo della storia, allacciate le cinture, si parte!

 

Chomp... Stitch si è infilato nella torre e sta zompettando allegramente tra i meccanismi, osservando con curiosità tutto quel movimento, e anche sembra particolarmente interessato ai grossi ingranaggi ben oliati, li sta fissando come un gatto osserva un ignaro topolino.

 

Chissà perchè sento odore di guai grossi quanto una casa.

 

La palla pelosa allunga una delle sue sei zampette verso una lunga e spessa catena, aggrappandosi con tutte le sue forze ma all'improvviso, questa schizza verso l'alto, portandolo via con sé.

 

Stitch grida, spaventato per l'improvvisa accelerata o meglio, eccitato per lo strano gioco in cui si è ritrovato a partecipare, e con entusiasmo si spenzola da lassù, emettendo strani versi di gioia.

 

Poi, la sua attenzione è attratta da altro... Oh, questo sembra divertente.

 

Siamo nel cuore della torre, gli ingranaggi che fanno muovere le lancette si trovano a pochi passi di distanza, lucidi e pronti a compiere il loro dovere, mentre un mefistofelico ghigno compare sul muso furbetto del piccolo alieno.

 

Si muovono continuamente, scandendo l'avvicendarsi dei minuti mentre, al di fuori, lo scontro sembra essere giunto alle fasi finali: Rattigan troneggia sul povero Basil e i tre sul pallone osservano la scena col cuore in gola.

 

E intanto, il movimento dei congegni ricorda a Stitch il moto ondoso dell'oceano alle Hawaii.

 

Una luce sembra accendersi nei suoi occhi e, con un grido gioioso, si lancia su di esse, con una tavola da surf comparsa da chissà dove.

Ma subito, un'espressione triste subentra al posto di quella allegra di poco fa.

 

Sono troppe lente quelle strane onde, vero?

Dovrebbero essere più veloci per poterle cavalcare.

 

Perché quello sguardo che ha non mi piace per nulla?

 

E perché credo che, per Basil e il professore là fuori, si prospettino momenti difficili?

 

Infatti...

 

Un attimo dopo, si sente l'inconfondibile rumore di qualcosa che si rompe, mentre la familiare testa di Stitch, tutta sporca d'olio, sbuca tra due meccanismi, issandosi col corpo sulla tavola color rosso vivo, e subito gli ingranaggi cominciano a muoversi a velocità folle.

 

Queste si che sono onde!

Anche meglio di quelle di casa, vero, piccolo combinaguai?

 

Ma all'improvviso, grida di autentico terrore richiamano la nostra attenzione all'esterno, cosa starà mai succedendo?

 

Mettiamo il naso fuori attraverso la breccia che Rattigan ha fatto, schiantandosi con quel suo dannato trabiccolo volante, e per poco le nostre teste non partono a tutta velocità, falciate da una delle lancette, quella delle ore.

 

E lassù, disperatamente aggrappati perfino con la punta dei baffi, ci sono Basil e il suo avversario, terrorizzati a morte mentre il vento tenta di staccarli, sballottandoli da ogni parte e la pioggia provvede a inzupparli ancora, e tutto attorno a loro gira così velocemente da impedirgli di distinguere qualunque cosa.

 

Topson sul pallone urla qualcosa, ma non si riesce a sentire nulla con questo chiasso, e francamente è più divertente osservare le peripezie dei due poveri disgraziati che stanno rischiando la punta della coda lassù.

 

Un mormorio di approvazione dal gruppo di spettatori mi dà ragione.

 

Mentre mi allungo a prendere un'altra focaccina, la situazione sembra evolversi, e credo che ci saranno risvolti particolarmente spassosi, almeno per noi.

Perché, se possibile, il movimento delle lancette si fa più rapido e veloce, strappando vere e propria grida di terrore puro ai due malcapitati, che si aggrappano ancora più forte al metallo umido, cercando disperatamente di non cadere da lì.

 

Sembra una divertentissima giostra.

 

Oh, ho detto giostra?

 

Forse è meglio dire ottovolante.

 

Uh, sento Stitch lamentarsi, cosa sarà successo?

Peccato, gli si è rotta la tavola, che giace a pochi centimetri dal mio piede.

 

Ma non si perde d'animo e, messo il muso fuori, vede infine cosa sta accadendo all'esterno.

 

Stitch gioca!

 

E con quest'ultima affermazione, semplicemente si lancia fuori, afferrando la coda di Rattigan come se fosse una fune.

 

Questi strilla di dolore, imprecando, per fortuna il vento non ci permette di sentire, e cerca di scacciare il nostro alieno preferito, ma ha fatto i conti senza le sue quattro zampette supplementari, che si appolpano ancora di più mentre la velocità folle a cui vanno le lancette lo fa ridere divertito.

 

Uno ride come se fosse a una festa e due strillano come se stessero per estrar loro un dente senza anestesia, la cosa si fa decisamente interessante.

 

Come se si trovasse appeso a una liana, il piccoletto comincia a muoversi, roteando in aria con l'eleganza di un elefante con la labirintite che si è perso in una cristalleria di Boemia, e trascina sempre più il professore verso il basso.

 

E mentre Basil, faticosamente, è riuscito a lanciarsi e a raggiungere il relitto della trappola volante di Rattigan, purtroppo quest'ultimo è ancora nei guai, in guai grossi: un guaio che si chiama Stitch e che non ha intenzione di staccarsi dalla sua coda tanto presto.

 

Ma purtroppo, anche i giochi più belli e gli spettacoli più divertenti hanno una fine e stavolta, la colpa è del vento: una raffica più intensa, infatti, complice anche la stanchezza delle zampe del ratto in smoking, spedisce i due provetti equilibristi contro ciò che è rimasto del trabiccolo, che spenzola a poca distanza, mandandoli a cozzare contro un povero, ed esausto, Basil, che attutisce loro la caduta.

 

Sento un crescendo di risate da parte del pubblico.

 

Pur se ancora frastornato per la caduta e la botta, Rattigan si mette seduto, guardando con rammarico il suo vestito buono tutto rovinato e inzuppato, mentre Stitch ride come un matto e Basil ansima, pressato dal corpo del suo rivale, che gli sta sopra.

 

Rifacciamo?

 

La proposta di Stitch getta nel panico entrambi gli avversari, che si guardano negli occhi, spaventatissimi, i baffi fremono.

Poi, finalmente, l'investigatore riesce a liberarsi, si sistema quel poco che è rimasto del suo completo, e guarda con disappunto tutto inglese l'espressione energicamente allegra della palla pelosa in blu.

 

Si avvicina col muso e gli sillaba sul naso poche, semplici parole: T-O-R-N-A N-E-L T-U-O F-I-L-M.

 

Prima di saltare sui drappi bordeaux, che un tempo formavano il pallone della macchina, e sparire all'interno della torre con aria torva.

Stitch lo guarda allontanarsi, poi semplicemente balza, di nuovo, sulla lancetta delle ore, e cerca di farla muovere ancora, ma purtroppo il meccanismo è irrimediabilmente distrutto; Rattigan si dà alla fuga e viene anche per noi il tempo di tornare a casa.

 

Purtroppo.

 

Però, chissà, potrebbe sempre ripresentarsi l'occasione di ripetere quest'esperienza!

Come dite? Basil e Rattigan non saranno mai d'accordo?

 

E chi dice che debbano esserlo?

 

 

§§§

 

 

PARTECIPANTE AL CONTEST “MA VA’ NEL TUO FILM” INDETTO DA ROWIZYX.

 

Seconda classificata: KungFuCharlie
La storia mi è piaciuta molto, perché dà davvero la sensazione che Stitch s’intrufoli in un film e rovini la drammaticità della cosa. Mi è piaciuta molto inoltre la scelta di un narratore esterno così marcato e padrone della scena, che commenta tutta la scena con molto pathos e gusto. Io personalmente avrei paura ad avere Stitch per casa, anche se è coccoloso, ma il registro che hai tenuto funziona bene ed è molto divertente.
Devi fare però attenzione alle parole accentate, in particolare perché e granché, che hai scritto più volte con l’accento sbagliato. Anche per le parole straniere devi controllare sempre: puoi scrivere tè così, con l’accento, o tea, all’inglese, ma thè non esiste. Ci sono altre piccole sviste, dei sì affermativi senza accento e delle maiuscole mancante, in più ti devo segnalare il verbo appolpare: io l’ho cercato su google e sul dizionario, non conoscendolo e non fidandomi di word, però entrambi sostengono che non esiste. Sicuramente rende l’idea che vuoi trasmettere, però te lo devo segnare errore.

Grammatica e sintassi: 7
Capacità espressiva: 8
Rispetto parametri e traccia: 8,5
Originalità e creatività: 9

MEDIA: 8,125

 

   
 
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