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Autore: Jen92    28/08/2011    6 recensioni
Una ragazzina. Una prospettiva del tutto particolare. Un'esperienza che le aprirà gli occhi più di quanto non avrebbe mai creduto.
Ennesima FF sulla mia coppia preferita. Che cerca di spiegare il perchè di un dettaglio svelato nel VI libro. Buona lettura ^^
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Recensire non costa nulla, ed allunga la vita sia di chi lascia un commento, sia dell'autrice. Perchè lasciarsi sfuggire questa occasione^ xD

Aromi

Sa che non deve. Sa che è perfettamente sbagliato, eppure non c’è una singola fibra del suo essere che sembra voler mettere fine a tutto questo.
Le iridi nocciola sono fisse, meravigliosamente attratte da qualcosa di altrettanto eccezionale. Immobile, incapace di spostare lo sguardo se non per assecondare le movenze di quello che è il suo obiettivo. Un leggero rossore all’altezza delle guance sottolinea una certa vergogna per l’azione in atto, ma al tempo stesso la smorfia maliziosa che increspa le labbra è sintomo manifesto di altrettanto piacere.
Non che avesse cercato di mettersi in quella situazione in maniera intenzionale. Al contrario, è stato il caso a decidere. E come ogni scelta della sorte, l’uomo non può far altro che chinare il capo e compiere la sua volontà. O perlomeno è quello che pensa la ragazzina, mentre cerca disperatamente di trovare una giustificazione che evitasse di metterla di fronte alla più ovvia – e palese – delle verità.
Ha bisogno di trovare una spiegazione plausibile al suo restare lì, senza osare sbattere le ciglia neanche se interrompere il contatto diretto potesse far scivolare tutto lontano. Neanche avesse davanti agli occhi un sogno. Ne ha bisogno per mettere a tacere tutte quelle vocine estremamente insistenti che da tempo si stanno facendo largo nella sua testa, di cui riconosce la fondatezza ma che ancora non si sente pronta ad accettare del tutto. Ma troppi segnali ormai le indicano un’unica strada.
E dire che la giornata era iniziata come tante altre. Sveglia ad un’ora affatto proibitiva, colazione abbondante e qualche faccenduola da sbrigare. Del resto, passare un terzo dell’estate in casa di altri le imponeva l’obbligo di rendersi utile in qualche modo, per ripagare una ospitalità ed una gentilezza ormai usuali da tempo. E mentre i minuti passavano, serena attendeva anche il momento in cui lo avrebbe visto. Perché ormai si era abituata ad un certo tuffo al cuore che l’assaliva nell’incrociarlo e nel salutarlo, posando per la prima volta nella giornata lo sguardo su quegli occhi blu. E non si faceva neanche più tante domande, relegando il tutto in un angolo della sua coscienza, con su scritto “inspiegabile”. Ma nulla l’aveva preparata a quel che avrebbe affrontato proprio di lì a poco.
Ha girato per le stanze, ma di lui non c’era alcuna traccia. Non che si fosse allarmata, perché la mattina si faceva prendere da mille attività per poi vederlo spuntare, sorridente e soddisfatto, all’ora di pranzo. Dunque, con spirito rassegnato ed animo sereno aveva attraversato la casa per scendere fino in cortile. Di lì, avrebbe svoltato l’angolo per arrivare al piccolo giardino che si apre sul retro dell’edificio. Il tutto per raccattare qualche scopa, custodita nel capannino messo in piedi dal capofamiglia.
Inutile dire che quel capannino non ha mia visto la nostra eroina arrivare. La quale invece si è bloccata proprio dietro l’angolo, e tuttora lì giace in una posa plastica, tanto da ricordare la statuaria classica. Busto eretto, braccia molli lungo i fianchi, labbra leggermente schiuse ed espressione tra lo sbigottito e l’incredulo. Diremmo anche eccitato, se non conoscessimo bene la tipa in questione.
Ecco perché non l’aveva ancora intravisto! Ecco perché in casa non c’era!
Tutto così chiaro, eppure così sconvolgente per lei che ora non sa affatto gestire se stessa. Proseguire? Non se ne parla. Tornare indietro? Sarebbe più facile ammansire un Gigante.
Il fatto è che lui è lì, pochi metri da lei, inconsapevole di essere spiato. Come altre volte le è successo del resto, ma è solo questa volta che non riesce proprio a venir via dalla scena. Ma mai così.
Altre volte lo ha visto faticare nel tentativo di sbrigare le commissioni affidategli dalla madre, altre volte lo ha persino aiutato. Ma ora è diverso.
Sta tagliando l’erba. Nulla di eccezionale. Sotto al sole. Ed anche questo non è degno di nota.
Ma è a dorso nudo. E lei non lo ha mai visto a dorso nudo.
Si stupisce di come possa essersi evitata quel piacere per così tanto tempo. Ma il suo pudore le avrebbe impedito di creare volontariamente l’occasione. Ora che però questa si è palesata così ghiotta, lasciarla sfuggire è qualcosa di impossibile. E lotta contro se stessa, ma gli occhi così beati di quella visione le suggeriscono di approfittarne ora che può.
E così le iridi indugiano su quella pelle appena abbronzata, che ha assunto un coloro dorato così caldo ed invitante. E su quei muscoli, sottili e tesi nello sforzo. Sulla possanza delle braccia, capaci di risultare tuttavia così delicate nello stringerla. E le mani, il torace appena scolpito quanto asciutto. I pettorali delineati, le spalle larghe e la vita stretta. Prova vergogna per se stessa, eppure non si sente colpevole. Dovrebbe, probabilmente, ma un sorriso si allarga sul suo volto concentrato nel momento in cui effettivamente pensa “Merlino, quanto è bello”. Ed ormai ci sono più pochi dubbi sul motivo che la spinge a cercarlo, a voler litigare magari con lui pur di averlo accanto. A rimanere imbambolata qualche buon minuto alla vista del miglior quadro di vita campestre mai dipinto, come neanche il migliore pittore impressionista avrebbe potuto fare.
- Hermione! Hai difficoltà nel trovarle? – Tuona una voce gentile da dentro, preoccupata magari per il ritardo della giovane e volenterosa di aiutarla. Lei sussulta, e l’incanto sparisce.
~~~~~

- E’ il filtro d’amore più potente del mondo! – rispose Hermione

- Esatto! L’hai riconosciuta. Immagino, dalla sua tipica luminosità perlacea..-

- E dal vapore che sale in caratteristiche spirali – proseguì Hermione con entusiasmo, - e dovrebbe avere un odore diverso per ciascuno di noi, a seconda di ciò che ci attrae, e io sento aroma di pergamena nuova e di erba appena tagliata e.. -

Ma arrossì, e non finì la frase.

  
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