Spirale
Sfiancami, immensità.
Ingigantisci il battito.
Serralo in mondi tetri,
lascia che li riscaldi.
Nel giardino
riposavo -
sotto il puzzo dell'acacia,
così dolce
da stordire
anche una tigre.
Ma quand'è che migre-rai,
acre brace
che mi sai -
ma quand'è che il tuo
frinire
dal mio corpo strapperai?
[la dama terrena
è truccata alla moda,
porta i capelli impomatati all'indietro
e mi chiama con voce sottile:
Vuoi venire?! Porta il caffè!
Hai i piedi per terra vero?
Se no sei fottuta, mia cara!]
...
La fame
è impura,
la fame è inquieta,
la fame è un fiore secco
pigiato tra pagine d'acqua sigillata.
La fame è un rodere piccino -
di topo - di termite,
nascosto nel caos del sangue,
e regna sul caos del sangue;
giornocheingoia -
fornace angusta -
lembo di pioggia
che salva.
[Cara, il caffè!]
Il cuore s'ingarbuglia,
chiedendosi l'errore.
[Cara, il caffè!]
Il carillon ruota,
la musica è uguale-
ma l'iterazione,
perpetua ossessione,
è aridità vuota
o è un segnale?
[la dama aterrena
ha gli occhi - bordati d'oro,
ha gli occhi iniettati d'ombra
e mi chiama con voce più fonda:
Tu vuoi venire. Portami te.
Hai l'anima in guerra, vero?
La senti ch'è nuda e amara.
E ride.
E ripete:
La tua bambina bianca è sola,
non lo è?]
[Cara, il caffè!]
[La tua bambina oscura è sola,
non lo è?]
[Cara, il caffè!]
[La SENTI? Singhiozza
strozzata da lacci
di cedro e cristallo,
e dietro
gli umani ti chiedono un ballo,
un lavoro, un cliché.
Non vedono, loro, la notte cos'è.
Non sanno che prima di loro
che cosa di già - ti ha preteso per sè.
E diglielo, vuoi? Che hai l'anima accesa
da un tarlo che brilla e divora!
Ah, dirlo non puoi - che stai appesa
al tuono che strilla in te, ancora!
E' lui che sa tutto di te!
Non lo è non lo è non lo è?]
[Car..]
[Nessuno carezza
l'ortica che artiglia
il fiore nel buio,
nessuno è per te.
Amara spirale, sei me.]
Amara spirale, perché?
...
Nel giardino
riposavo,
non dormivo,
ti pensavo.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Mezzo_E_Mezzo