1. I vampiri - in questa ff - non brillano al sole;
2. I vampiri hanno i canini! Non sono sempre presenti, si allungano quando hanno fame. Il solito, insomma XD
3. Possono stare sotto il sole, ma un'esposizione troppo prolungata li indebolisce.
Credo sia tutto. Le loro abitudini "culinarie" sono sempre le stesse e gli occhi anche. Ambra se bevono sangue animale, rossi se bevono sangue umano e, infine, neri, quando sono arrabbiati parecchio o eccitati.
Ma adesso bando alle ciance, ecco a voi il capitolo! :)
« Queste gioie violente hanno fine violenta.
Muoiono nel giorno del loro trionfo,
come il fuoco e la polvere da sparo,
che si consumano al loro primo bacio. »
William Shakespeare, Romeo e Giulietta. Atto II, scena VI.
PROLOGO
Alice aveva detto che sarebbe stato più
prudente – per noi – che lei si tenesse lontana dai
suoi pensieri.
― Devi andare tu, Bella! ― aveva detto,
senza scendere dalla macchina ― Se sente i miei pensieri
crederà che menta e si
affretterà!
― Dove devo andare? ― chiesi.
― Alla Torre Campanaria. ― rispose subito
― Sotto l’orologio. Corri!
Mi
guardai intorno, titubante. C’era troppa gente, dannazione!
Un
altro rintocco. Scattai in avanti, senza pensare alle persone che
strattonavo.
Senza pensare alle loro urla – in una lingua per me, per ora,
incomprensibile.
Finalmente,
dinanzi a me, vidi l’immensa fontana al centro esatto della
piazza di Volterra.
Puntai il mio sguardo e lo vidi. Edward era nascosto
nell’ombra, stava
aspettando il momento giusto per uscire allo scoperto. Dietro di lui,
altre
ombre si nascondevano nell’oscurità. Ombre scure,
minacciose.
― Edward! ― urlai, sperando che mi
sentisse ― Edward sono qui! Sono viva! ― ma era tutto vano.
Schizzai in avanti, attraversando la fontana. Sentivo l’acqua
fredda inzupparmi
le scarpe e il bordo dei jeans. Non mi importava.
― Edward, no! ― doveva sentirmi. Invece
niente…
Un
altro rintocco, il penultimo. Ed io ero troppo lontana.
―
Chi era al
telefono? ―
domandai a
Jacob.
― È sempre in
mezzo. ―
sibilò,
mentre il suo corpo veniva scosso da spasmi.
― Ma chi era?
― Bella, era
Edward! ― disse
Alice,
disperata, entrando in cucina ― Pensa che tu sia morta.
― Cosa!?
― Sta andando
dai Volturi… Vuole morire anche lui.
No!
Non l’avrei mai permesso. Non potevo permetterlo.
Perché se Edward fosse morto,
io sarei morta con lui. L’ultimo rintocco mi fece gelare il
sangue.
― NO! ― urlai, ma fu tutto
inutile. Edward scoprì i canini, tentando di gettarsi sulla
piazza gremita di
gente. Ma non fece in tempo. Due enormi mani bianche, ancora
più pallide delle
sue, gli afferrarono le spalle. Vidi il corpo di Edward venire fatto a
brandelli, pezzo dopo pezzo. E poi più nulla.
Non proseguii oltre. Caddi
in ginocchio a pochi metri dal punto in cui Edward si trovava qualche
istante
prima. Era la fine, pensai, la fine di tutto.
Il prossimo capitolo, cioè il PRIMO CAPITOLO, verrà postato Venerdì 2 Settembre, così da potervi fare un'idea maggiore della storia :)