Snowball
C’erano una
volta Mihael e Mail.
Mihael era
bello…
Biondo come una
bambina, piccolo angelo.
Mail era un folletto
dai capelli rossi, delicato come un fiore.
“Mello?”
“Dimmi, Matty.”
“Secondo te troverò mai una mamma e un papà?”
Silenzio nella sfera d’acqua. La neve cade lenta… lenta…
“Perché vuoi una mamma e un papà? Non vuoi restare qui con me?”
Mihael amava Mail
Mail amava Mihael.
Nella loro sfera di
vetro e acqua dove la neve cadeva lenta.
“Ma noi andremmo via insieme, perché nessuno può portarti via da me. Andremmo a vivere in una grande casa, e la nostra mamma ci farebbe i pancake la mattina, con lo sciroppo d’acero!”
La neve cade
lenta… lenta…
“Io però ci voglio il cioccolato sui pancake.”
Risate tintinnano come cucchiaini d’argento sul cristallo.
C’erano una
volta Mihael e Mail, che dovettero diventare grandi troppo
in fretta.
“Matt! Matty, non voglio morire, Matt…”
“Non muori Mello, non ricordi? Nessuno ti può portare via da me.”
La pelle perduta, strappata, bruciata, lascia la carne che pulsa viva, rossa, in fiamme.
Sangue che cola e grida, grida che lacerano la sfera di vetro e acqua.
La neve è caduta e si macchia di rosso.
C’era una
volta Mihael, che era un angelo caduto sulla Terra.
“Mello, non fare così, lo sai che a me non importa!”
“Lasciami stare, non guardarmi!”
“Mell-”
L’angelo cerca di uscire dalla sfera di vetro e acqua, perché non riesce più a volare. Ha paura che senza le ali trascinerà giù anche il suo folletto.
C’era una
volta un folletto che amava un angelo.
“Matt…”
“Sei così bello, angelo mio…”
A Mihael avevano portato via qualcosa. Come quando in una cesta mamma gatta vede un uomo oscuro portare via uno dei suoi gattini.
“Aspetta… Oddio, aspetta…”
Mail era abbastanza per colmare quel vuoto grande come un mondo.
Come gli incastri di un puzzle, che fanno l’amore e danno vita a una figura.
“Ti amo così tanto…”
“Per sempre?”
“Più un giorno.”
C’erano un
volta Mihael e Mail, che correvano e correvano e non si
fermavano mai.
Perché la
morte non è un muro o un baratro
Ma un’altra
sfera di vetro e acqua, dove la neve cade lenta.
Per sempre
Più un
giorno.
ooooooooo
L’angolo
dell’autrice.
Ciao a tutti! Mi
voglio scusare con chi
aveva recensito “Playlist”, ma mi imbarazzava
tenerla sul profilo, il che vuol
dire che doveva essere una vera cacca, scusate ancora!
La bambina che avete
appena letto è un
parto della mia mente concepita dopo aver visto “Mr
Nobody” e “Hard Candy”
(nessuno dei due c’entra qualcosa con la
“trama”, però mi hanno fatto andare in
trip assurdo!).
Prometto che non la
cancellerò (a meno che
qualcuno non me lo chieda, ovviamente. O.o)
L’ho messa a
rating arancione perché per
chi non l’avesse capito, questa storia contiene una
situazione sessuale, ergo…
Va bene, ringrazio chi
ha letto, le
recensioni sono sempre molto ben accette, spero vi sia piaciuta!
Ps: Non ho scritto
nulla per il compleanno
di Near, mi spiace un macello! Giuro che quando sarò un
po’ più tranquilla
produrrò qualcosina di sfizioso e carino, non mi va di
buttare giù a caso, la
povera palla di neve si merita qualcosa di più XD