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Autore: londra555    30/08/2011    7 recensioni
Quattro anni dopo il liceo. Protagoniste sempre Santana e Brittany quello che è successo dopo il diploma.
In un certo senso il seguito di "more than words".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Santana Lopez
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note: ultimo capitolo. Avrei un paio di cose da dirvi alla fine, perciò mettete la manina destra sul cuore e ripetete con me: arriverò alla fine del capitolo, lo giuro!

Allà voy!

Buona lettura

 

CAPITOLO 12

 

Sei mesi dopo.

Santana si domandava perchè l'universo ce l'avesse con lei. Fissava in cagnesco Kurt che le parlava incessantemente, da quelle che dovevano ormai essere ore, delle composizioni floreali per l'imminente matrimonio. Ovviamente si era offerto di pensare a tutto lui, ma non lo stava facendo. Chiedeva consiglio su tutto, adesso, per esempio, era indeciso tra sei tipi differenti di fiori di cui Santana non aveva mai sentito parlare sino a quel momento. Inoltre le sembravano tutti uguali, perciò aveva smesso di ascoltarlo circa cinque minuti dopo che aveva iniziato a sproloquiare se fosse meglio sciegliere una tonalita di bianco macchiata da un giallo ocra o da una terra tostata. Naturalmente la sua mente vagava per altri lidi, attualmente era impegnata a elencare tutti i modi che le venivano per sbarazzarsi fisicamente di quella creatura fastidiosa che si trovava davanti e che, per uno strano scherzo del destino, era anche il suo migliore amico. Aveva appena deciso che avrebbe scartato di metterlo al rogo come settantaquattresimo modo perchè avrebbe gridato troppo e lei non avrebbe sopportato tanto rumore. Kurt le mise davanti due fiocchi in raso perfettamente uguali, o almeno cosi sembrava a lei, probabilmente perchè potesse scegliere il più adatto alla sala dove si sarebbe svolta la festa. Santana gli rivolse l'ennesima occhiata omicida che lui aveva imparato a ignorare e la costrinse a sospirare mentre realizzava che non avrebbe mai potuto uccidere il suo testimone di nozze. Forse dopo il matrimonio pensò speranzosa, ma subito scosse la testa, in fondo, senza il suo aiuto, non sarebbe mai riuscita a riconquistare Brittany. Quella donna era la sua ragione di vita, il suo ossigeno, la sua passione, la sua...

-Santana smettila di pensare a lei per favore!

-Cosa ti fa pensare che stessi pensando a lei?- domandò infastidita.

-Ma per favore! Vuoi che non riconosca le tue espressioni? Ho visto il lento trasformarsi dalla faccia feroce che fai quando pensi a come liberarti di me a quella ebete che metti su quando pensi a Brittany!

-Io non ho nessuna faccia ebete!

Kurt sollevò gli occhi al cielo e sbuffò infastidito.

-Certo che hai una faccia ebete, la vedrai sicuramente rivedendo il futuro video del matrimonio mentre la guardi che si dirige verso di te- disse abbassandosi di colpo per schivare la borsetta che Santana aveva fatto passare a pochi centimentri dalla sua faccia.

-Kurt?

-Dimmi.

-E se sto facendo un errore? Lei potrebbe trovare di meglio. Ancora non posso credere che mi abbia dato una seconda possibilità.

-Veramente sarebbe una terza visto che si è dovuta precipitare in aeroporto. Comunque dovresti smettere di chiedermelo una volta ogni due ore. Contro tutte le logiche lei ti ama. Questo è quello che conta. Inoltre c'è un piano per impedirti che tu faccia qualcuna delle tue stupidaggini che solo tu classifichi come “meglio per lei”.

-Vuoi dire che lo farete sul serio?

-Certo! Tutti i ragazzi del glee si trasferiranno a casa tua la settimana prima della cerimonia. Sarai seguita 24 ore su 24 a turni per evitare che ti faccia prendere dal panico. Brit ci ha autorizzati a usare la violenza.

Santana sollevò gli occhi al cielo esasperata:

-Va bene, prometto che starò buona. Lo sai che sono una persona calma e riflessiva.

Kurt sollevò un sopraciglio mentre la squadrava con sufficienza:

-Si, come al matrimonio di Mike e Tina? Proprio riflessiva!

-Ancora? Ti ho detto che sono scivolata, non era mia intenzione!

-Certo, per caso avevi una caraffa di un litro di una sostanza, ancora sconosciuta, e ghiaccio. Sempre per caso stavi attraversando la pista da ballo. Naturalmente è un caso che tu sia scivolata proprio vicino a quel malcapitato che aveva appena chiesto a Brit di ballare facendogli la doccia con la suddetta sostanza.

Santana fece un mezzo sorriso colpevole, poi sollevò le spalle:

-Gli ho chiesto scusa, e poi non sarebbe successo se non l'avesse toccata in quel modo.

-San le aveva solo preso la mano per portarla nella pista da ballo! Ma cosa c'era in quella caraffa?

-Credo un misto di sciroppo di mirtillo, acqua e, mi pare, rum. Ah dimenticavo anche un mezzo barattolo di colla bianca che avevo trovato da qualche parte.

Kurt spalancò gli occhi come piatti e stava per dire qualcosa quando fu interrotto dallo squillare del telefono dell'amica, lei lo prese e disse:

-E' Quinn, sicuramente lei e Brit hanno finito in pasticceria- poi rispondendo proseguì- Vi prego venite a salvarmi da questo strazio.

Kurt guardava ancora i fiori che aveva davanti ma si incuriosì non sentendo più la voce dell'amica. Allora sollevò lo sguardo e si gelò. Vide Santana paralizzata con la bocca spalancata in un evidente espressione di terrore. Le strappò il cellulare dalle mani e quasi urlò:

-Quinn, che cosa è successo?

-Kurt, c'è stato un incidente. Brit. Non so come è potuto succedere, stava attraversando sulle strisce e invece quello non si è fermato.

-Come sta?

-Non lo so, non ci dicono niente. Portala qui, più in fretta che puoi. Deve vederla.

-Stai calma stiamo arrivando.

La corsa in taxi fu lunghissima, l'ospedale sembrava sempre lontano. Kurt cercava di tranquillizare Santana che stava rigida e fredda alla sua destra. Non aveva ancora detto una parola ma si poteva sentire il panico che pulsava appena sotto l'epidermide. Quando finalmente il taxi si fermò davanti all'ingresso i due amici si catapultarono su per le scale che portavano al grande ingresso. Santana si ricordò di un sogno ricorrente che l'aveva accompagnata quando ancora era bambina: lei correva lungo un asettico corridoio bianco, in fondo vedeva una porta enorme e lei voleva raggiungerla disperatamente, qualcosa di terribile era successo alla persona che si trovava li dietro. Ma, quando provava ad aprirla, la trovava chiusa, allora guardava attraverso un vetro opaco incastonato nell'anta destra. Vedeva solo una stanza quasi vuota a parte un letto al centro nel quale riposava una figura immobile che non aveva mai riconosciuto. Solo adesso sapeva chi fosse.

Infine arrivarono nella sala d'attesa della terapia intensiva, si ritrovarono catapultati in un mondo freddo, carico di tensione e di paure non espresse. Li videro Quinn che piangeva disperatamente contro il petto di Noah. Santana lo guardò negli occhi e, quando li vide venati di rosso e lucidi, crollò. Scoppiò in un pianto disperato che avrebbe consumato tutte le sue lacrime, mentre Kurt la abbracciava lei riusciva a sentire solo impotenza e dolore.

 

EPILOGO

 

Appena metto piede in quel prato so con certezza che è il posto perfetto per te. Il verde dell'erba, gli alberi, quell'incantevole specchio d'acqua, quel piccolo scorcio di New York che si intravede tra le foglie. Gli altri sono già qui, aspettiamo solo te mia piccola Brit e io vorrei prolungarla per sempre questa attesa. Mi avvicino per salutare i nostri vecchi compagni del glee. Ci sono tutti, impeccabili ed eleganti. Vedo da lontano Kurt, piange, quando incrocio il suo sguardo gli dedico un sorriso nervoso. Poi, prima che possa avvicinarmi di più, Artie mi si piazza davanti con la sua sedia e, nei suoi occhi, vedo che ti ha amata davvero. Forse per questo il nostro abbraccio è così forte e deciso perchè tu ci hai reso uguali. Puck mi viene incontro e mi abbraccia stretta, quasi mi soffoca. Anche tutti gli altri si avvicinano a me con gesti d'affetto, tanto che quasi mi scappa una lacrima anche se so di non averne più, le ho versate tutte in quel dannato ospedale. Mi accorgo che anche Berry piange e non posso nemmeno dirle di smettere trattandola male come farei di solito. Negli occhi di tutti leggo tante emozioni, ma credo che quella che prevale ancora è l'incredulità. Sollevo lo sguardo e vedo Mike, teso come un corda di violino, lo capisco: lui è il tuo migliore amico. Si trova un po' distante dagli altri già al lato dell'uomo che officerà la cerimonia, Tina lo guarda da lontano con sguardo innamorato ma senza avvicinarsi. Mi viene in mente la tua faccia felice al suo lato durante il matrimonio, quando gli hai fatto da testimone. Eri raggiante e, adesso, sembra che sia passata una vita. Mi avvicino anch'io e lo vedo che mi sorride per darmi coraggio, al mio fianco si avvicina Kurt, mi prende la mano e la stringe forte. Non so come avrei fatto senza di lui. Ma poi tutto succede in fretta: sento un rumore, sono due macchine scure che si sono appena fermate. In una ci sei tu. Vedo i tuoi che scendono abbracciati ed emozionati. Solo allora capisco che è tutto vero e riesco a pensare solo che ti amo disperatamente. Scoppio a piangere, pensavo di non avere più lacrime, invece mi sbagliavo, sono tutte per te. Per un attimo non posso fare a meno di odiarmi, per tutto il tempo che ho perso per paura, tutto sarebbe potuto essere diverso. Ma poi ti vedo, scendere dalla macchina aiutata da tuo padre che ti tende la mano e tutti quei pensieri spariscono nel nulla, non hanno più importanza perchè sei qui con me. Sei bellissima nell'abito bianco, anche se ancora si possono vedere i piccoli segni lasciati dall'incidente. Almeno io, che conosco la tua pelle meglio di qualunque altra cosa, li vedo. Avrei voluto aspettare ancora qualche tempo perchè ti potessi riprendere meglio. Ma hai insistito e io non credo che avrò mai più il coraggio di oppormi a qualunque cosa tu voglia. Perchè questo è un miracolo e non posso sprecarlo, perchè non solo tu mi hai dato una seconda possibilità, me l'ha data anche il destino. Non stacco i miei occhi dai tuoi che mi sorridi raggiante. Sento solo un brusio indistinto per tutta la cerimonia, non riesco a concentrarmi, ma non mi interessa, riesco solo a pensare a te. Kurt è costretto a tirarmi una decisa gomitata per ricordarmi di pronunciare il mio “si”, non mi ero accorta che eravamo arrivati a quel punto, ero persa nei tuoi occhi. Rispondo al tuo sorriso divertito mentre prendo la tua mano per metterti al dito l'anello. E adesso so con certezza che sarà per sempre.

 

FINE

 

NOTE FINALI: eccoci qui! Il famigerato ultimo capitolo! Non so se ha funzionato quello che volevo fare. Se mi avete odiato direi di si! Però considerate una cosa... vi ho colto di sorpresa! Altra cosa, di questo capitolo ci sono due versioni speculari ma opposte, ho scelto questa perchè l'altra era davvero troppo triste e perchè la prima pesona (e unica) che l'ha letto mi ha tirato dietro il tablet!! Spero vi sia piaciuto, magari fatemi sapere!

Grazie a tutti per seguire la storia! Besos.

  
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