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Autore: Eralery    30/08/2011    10 recensioni
Lilian/Lysander | Commedia, Romantico | One shot.
«Lo sai che le persone che amano dovrebbero starsene in silenzio più spesso?» rimbeccò lei, fintamente contrariata. «Perciò zitto, e accetta quel maledettissimo regalo, Scamander.»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Lysander Scamandro | Coppie: Lily Luna/Lysander
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Di odore di fritto

Di odore di fritto e orsacchiotti.


D
a dietro i fili di grano dei suoi capelli biondi, osservava la ragazza che si muoveva in modo strano, assecondando i movimenti, da lei stessa effettuati, del cursore di una delle tante diavolerie babbane di quel posto.
Stava seduto su quella panchina da un po’ di tempo, circa da quando Lily si era messa in testa di voler acciuffare un peluche da quella macchina. Chissà in che modo, poi.
Poggiò la schiena alla spalliera della panchina dov’era seduto e si guardò intorno, con attenzione. Le luci colorate sopra i banchi guizzavano allegre, risplendendo in quella sera di fine luglio. Era un bel posto, tutto sommato, sebbene l’odore di fritto non lo entusiasmasse.
Ma, davanti all’espressione da cucciolo della ragazza, non aveva saputo dire di no. Gli aveva sempre detto che il Lunapark era uno dei posti babbani più divertenti che ci fossero, e, circa alcuni versi, non poteva darle torto. Era stato divertente salire sulla Ruota Panoramica e osservare la marea di banchi sotto di loro, mentre tante persone vi camminavano in mezzo. Si era anche fatto quattro risate davanti alla Chiromanne – una donna che, in conformità delle carte, ti svelava il futuro – non appena ella gli aveva detto che, ne era sicura, doveva essere un cacciatore francese in incognito che, per qualche assurda ragione, doveva seguire la ragazza che lo accompagnava; Lily, invece, si era semplicemente limitata ad inarcare le sopracciglia e fare spallucce mentre lo trascinava via.
L’unica cosa che non sopportava di quel luogo, era l’onnipresente odore di fritto che attanagliava le loro narici.
Ma, probabilmente, ci sarebbe stato anche tutta la notte in quel posto, pur di vedere Lily divertirsi tanto. Lily, che lo aveva preso a schiaffi quando lui si era azzardato a sogghignare dopo la mostra del grande talento di lei con delle bistole babbane. Ma, dopotutto, ci si era abituato: di botte, gliene aveva già date, e non poche.
Era violenta, Lily, ma a lui andava bene anche così. Anche perché, nonostante il suo essere così incline alla violenza fisica, preferibilmente alla babbana, Lily rimaneva sempre la stessa solare, allegra ragazza di sempre.
E lui la adorava anche per questo.
All’improvviso, Lily si chinò verso un buco dell’aggeggio babbano e ne tirò fuori un orso di peluche di medie dimensioni.
La ragazza si rizzò in piedi e si avvicinò a lui, sorridente. Anche i suoi occhi scuri sorridevano, anzi, avevano iniziato a sorridere anche prima delle sue labbra.
Erano belli, i suoi occhi scuri.
Una volta che gli fu davanti, allungò la mano che teneva il peluche verso di lui, senza smettere di sorridere.
«Tieni, è per te.» disse, seria e allegra al tempo stesso.
Lui inarcò le sopracciglia bionde e scrutò l’orsacchiotto con i suoi occhi castani, scettico.
«Dovrei essere io a regalarti un peluche, non il contrario.» le fece notare, abbozzando un sorriso leggermente sardonico.
«Perché dovrebbe essere così?» chiese Lily. «Chi dice che non può essere la ragazza a regalare un peluche al ragazzo? Sai, Lysander, non ti facevo così antiquato.»
Le labbra del giovane Scamander si distesero e ricambiarono il sorriso dolce della ragazza. Lysander allungò una mano verso il pupazzo e lo prese per la vita, mentre Lily lasciava contemporaneamente la presa.
«Comunque, grazie, ma non posso accettare.» disse Lysander, ostentando un tono neutro ma allegro al tempo stesso.
Lily roteò gli occhi ed allargò le braccia, emettendo un debole sbuffo.
«Lo sai che le persone che amano dovrebbero starsene in silenzio più spesso?» rimbeccò lei, fintamente contrariata.
«Perciò zitto, e accetta quel maledettissimo regalo, Scamander.»
Le guance del ragazzo si tinsero leggermente di rosso, cosa che fece sorride la piccola di casa Potter.
«Non farti implorare.» aggiunse Lily, che lo affiancò e gli arpionò un braccio, trascinandolo lontano da quella panchina.
Lysander guardò un’altra volta l’orsacchiotto che aveva in mano e poi si girò verso di lei, regalandole un sorriso.
«Grazie, anche se mi stai facendo sentire decisamente poco maschio.» disse semplicemente, con una scrollata di spalle.
La ragazza scoppiò in una sonora risata e iniziò a scuotere la testa, con i capelli rossi che seguivano ogni suo minimo movimento.
«Su, Lys, lo sanno tutti che quella che porta i pantaloni sono io, tra noi due.» sorrise Lily, prendendolo di sorpresa.
Non ne avevano mai parlato, di quel che era successo. O almeno, lui non ne aveva mai parlato.
Tra loro due, dopotutto, c’era solo stato qualche bacio, nulla più. Da quando erano una coppia?
«Noi due?» domandò, incerto.
«Certo.» annuì lei. «Noi stiamo insieme. Perché, non ti va bene?»
Lysander si affrettò a scuotere la testa e a sorriderle.
«Ovvio che mi va bene.» disse, avvicinandosi a lei e schioccandole un bacio tra i capelli rossi.
«Bene, questo vuol dire che i libri di scuola d’ora in avanti me li porterai tu.» esclamò allegramente Lily. Lysander rimase in silenzio, sogghignando tra sé e sé.


 

Per amore del Canon.

- Allora, per quanto riguarda Lysander devo solo fare una precisazione. Girando per internet alla ricerca di qualcosa su di lui, ho letto che lui e il gemello, Lorcan, dovrebbero essere più piccoli dei figli dei coniugi Potter. Ora, visto che io stravedo per la più piccola di casa Potter e Lysander, mi sono presa una piccola licenza scrittoria. ^^’’
- Non ho mai capito quale fosse il colore degli occhi di Lily, purtroppo, ma a me piace vederla con gli occhi di un castano scuro, quindi…
- Quello che Lily dice qui: «Lo sai che le persone che amino dovrebbero starsene in silenzio più spesso?» è una citazione un po’ ri-arrangiata di “Coloro che amano dovrebbero stare spesso silenziosi.”, una frase di Charles Morgan.

 
Note dell’autrice:
Come detto prima, stravedo per le Shakespearean Lily, e questo è il mio primo tentativo sulla coppia. Questa one shot dovrebbe essere un episodio a sé di una long fiction sulla NG che sto scrivendo, e, a dirla tutta, non ero proprio sicurissima di postarlo. Diciamo la verità, non lo sono tuttora, ma pazienza: volevo inaugurare la nuova opzione tra i personaggi Lilian/Lysander. *w*
Spero vi piaccia, ci tengo veramente tanto.

   
 
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