“Driiin, driiin” Toris alzò lo sguardo dalla rivista che stava leggendo.
‘Ma chi può essere a quest’ora?’ pensò. Giunse la voce di Russia dalla sala da pranzo “Lituania, vai ad aprire” Il ragazzo obbedì, meglio non far aspettare Ivan.
“Si?” disse aprendo la porta... e per poco non svenne.
Davanti a lui stava Feliks, con addosso una lunga maglia rosa, dei pantacollant aderentissimi, le scarpe con il tacco e i capelli raccolti.
“Ciao Liet, tipo, posso?”