Tutto non è
niente
Scusa il disturbo
Volevo solo
dimostrarti, anche se sbaglio,
che se scrivo ho più
coraggio per parlare…
Eccoti qui, davanti casa sua, a rigirarti tra le mani quella
lettera che ha richiesto sette minuti, ma anche sette anni, per essere scritta.
Bussi incerto con una mano, mentre l’altra stringe quasi convulsamente la
lettera, per non lasciarla andare via, o forse
al contrario per strapparla.
“Scusa il disturbo!” dici accennando un sorriso per
mascherare la tua tensione, quando lei compare dietro la porta, adesso aperta.
…Per dimostrarti che
anche quando stiamo insieme
e sto in silenzio…
provo di tutto
E mi chiedo senza mai
capire bene quello che tu stai provando
Ti lascia entrare e accenna un sorriso stanco anche lei. Non
si era presentata per tre giorni di seguito a lavoro ed era così strano
lavorare senza lei al tuo fianco, che avevi sentito un vuoto e avevi capito.
Avevi capito tutto, quel tutto di cui volevi rendere consapevole anche lei.
“Come va?” chiedi apprensivo, mentre ti lascia entrare.
“Potrebbe andare meglio!” risponde la tua collega sospirando,
sedendosi sul suo divano e invitandoti a fare lo stesso.
Ma tu resti in piedi e la guardi, la tua forte Lilly che
sembra essere sul punto di crollare davanti a te. Te che vorresti più di ogni
altra cosa aiutarla, ma non riesci mai a capire bene cosa sta provando
esattamente.
E mi confondi e mi
accontento
Di far l’amore con la
pelle, con tuo abbraccio
Con un semplice mano
nella mano
Camminando passo dopo
passo
Ti confonde come al solito. Ti confonde con il suo umore, con
il suo atteggiamento, o forse è semplicemente la sua visione che ogni volta ti
manda in confusione.
“Tieni!” dici dopo secondi interminabili, interrompendo il
silenzio e porgendole la lettera.
Alza lo sguardo su di te e la afferra, mentre ADESSO la
confusione, per osmosi forse tramite quel contatto, passa sul suo volto.
“leggila quando me ne sarò andato!” aggiungi poi bloccandola
prima che iniziasse ad aprirla.
Ti senti già pentito mentre guardi la lettera ora nelle sue
mani, pensando che comunque, anche dopo quella rivelazione, dovrai
accontentarti di rifugiare il tuo amore in brevi momenti e fugaci abbracci che
vi concedete da amici.
Anche se soffro… anche
se sbaglio
Accetti finalmente l’ invito di sederti e occupi la sedia di
fronte a lei, per poterla guardare negli occhi.
“Per qualsiasi cosa sono qui Lilly!” le dici poggiandole
dolcemente una mano sulla spalla e beandoti di quel piccolo contatto.
Perché tu sei lì per Lilly, per lei, sempre. Anche se
continui a soffrire in segreto, anche se forse sbagli a continuare a soffrire
per un amore impossibile, perché non sarà mai ricambiato.
Sarò banale, ma da
amici non potrebbe funzionare
Quando provi un’
attrazione così forte
“Si lo so… Sei il migliore amico che si possa avere!” ti dice
lei sorridendo nella tua direzione.
E senti un colpo al cuore a quelle parole, ritirando la mano
dalla sua spalla e mascherando la tristezza con un sorriso amaro.
Migliore amico. Forse non potrebbe funzionare quella lettera,
non potreste funzionare come coppia… Ma non può funzionare neppure così, da
amici, quando tu sai che non lo siete più ormai da tempo.
da non riuscire più a
pensare a niente
tranne a quanto sei
speciale e a come mi fai sentire
quando vedo che stai
bene
Ma vedi il suo sorriso, quel sorriso che ti scalda il cuore,
quel sorriso aperto, luminoso che raramente vedi sul suo volto. E non riesci
più a pensare a niente, tranne a quel sorriso. E sei felice soprattutto perché
sei stato tu a regalarle quel sorriso, quel sorriso concesso a te, il tuo
migliore amico… E che potrebbe spezzarsi leggendo quella lettera.
“Lascia perdere..” sussurri allora dolcemente sfilandole
dalle mani la lettera e strappandola davanti ai suoi occhi perplessi.
….con te accanto posso
rinunciare a tutto
Tanto ho tutto
Senza te vicino è
niente…
“Cosa c’era scritto?” non può fare a meno di chiederti incuriosita,
fissandoti negli occhi.
Ti tuffi nei suoi occhi e reprimi l’istinto di dirle tutto
quello che devi e per cui sei venuto originariamente.
“Niente di importante…” ti ritrovi a dire invece alzando le
spalle, arrendendoti di nuovo a quel nemico mai presente: il coraggio.
Già, niente … ma tutto
non è niente.
Angolo
dell’autrice
Un’altra song fic su Lilly e Scotty con la musica dei Modà…
Qui potete trovare il trailer:
http://www.youtube.com/watch?v=MWigSXWReZQ&feature=related
Passate a dare un’occhiata se vi va anche alla mia long-fic
sempre su Cold Case: “La talpa”.