Fanfic su artisti musicali > Miley Cyrus
Ricorda la storia  |      
Autore: jas_    31/08/2011    7 recensioni
La ragazza mostrò un sorriso sforzato per tornare a mostrargli le spalle, non vedeva l’ora di uscire da quello spazio ristretto che doveva condividere con un ragazzo non tutto a posto secondo lei. O forse con un suo fan che scaricava l’agitazione in una maniera tutta sua.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 

Ho scritto questa one-shot (più che one-shot, poema) ieri sera visto che non riuscivo a dormire.
Non so da dove mi sia venuta in mente questa nuova coppia ma io li vedo bene insieme u.ù
Voglio sapere che ne pensate quindi mi aspetto taaaaaante recensioni *o*
Ok, bando alle ciance e buona lettura.
Jas.

 
Arrivò in albergo di soppiatto e chiamò l’ascensore senza smettere di guardarsi intorno con aria furtiva. Non aveva avvertito nessuno che sarebbe uscito e aspettò che tutti si addormentassero per farlo, non voleva dare spiegazioni, forse perché nemmeno lui ne aveva.
Voleva solo fare un giro per la città che aveva sempre sognato visitare, senza i minuti contati per qualche impegno col gruppo e soprattutto senza paparazzi.
O almeno sperava che anche loro dormissero alle due di notte.
Il campanello dell’ascensore echeggiò per alcuni secondi nella hall vuota mentre una luce lampeggiava sul numero zero.
Liam entrò e pigiò il pulsante numero sette, quello del piano della sua camera.
Aveva sempre odiato gli ascensori, soffriva di vertigini e sapere di essere sospeso nel vuoto, attaccato solo a dei cavi gli metteva angoscia.
Quando l’ascensore si fermò gli venne un colpo al cuore, era al piano numero quattro. Fortunatamente le porte si aprirono ed entrò una ragazza con un vestito bianco che arrivava a metà coscia, senza nemmeno guardarlo in faccia premette il tasto del piano terra e diede le spalle a Liam mostrandogli l’ampio decolleté che metteva in risalto la sua schiena abbronzata. Aveva un’espressione tutt’altro che serena.
Aveva un viso famigliare, l’aveva già vista quella ragazza, era certo di non conoscerla, di non averle mai parlato, ma sapeva chi era.
Proprio come la luce lampeggiò sul numero sei la sua mente si illuminò.
«Hannah Montana!» esclamò Liam senza nemmeno rendersene conto.
La ragazza si girò a guardarlo con aria sorpresa e allo stesso tempo spaventata.  
«Scusa, mi è scappato» confessò poi lui.
La ragazza mostrò un sorriso sforzato per tornare a mostrargli le spalle, non vedeva l’ora di uscire da quello spazio ristretto che doveva condividere con un ragazzo non tutto a posto secondo lei. O forse con un suo fan che scaricava l’agitazione in una maniera tutta sua.
A far spostare la mente di Miley dai suoi pensieri al presente fu la luce che lampeggiava sul numero sei da alcuni minuti. Senza che se ne rendesse conto cominciò ad avere caldo. Odiava gli ascensori.
«O cazzo» mormorò tra sé.
«Mi sa che si è bloccato» aggiunse il ragazzo alle sue spalle, «odio gli ascensori.»
«Anch’io.»
Miley prese il cellulare dalla borsa e cominciò a sposarsi in tutti gli angoli di quel metro quadrato, nella speranza che il telefono ricevesse.
«Ottocento dollari di telefono e non si riceve neanche» disse arrabbiata sedendosi per terra. Liam la seguì.
La osservò mentre era intenta a fare qualcosa con l’iPhone, i capelli lisci color castano chiaro le cadevano sugli occhi.
«Perché hai detto Hannah Montana prima?» chiese poi alzando la testa di scatto.
Liam la osservò per alcuni secondi mentre i suoi occhioni azzurri lo scrutavano.
«Perché so chi sei ma non mi ricordo il nome» disse il ragazzo sorridendo, «so che sei l’attrice che interpretava Hannah Montana.»
Miley sorrise, era una situazione abbastanza buffa quella. Era da anni che nessuno in giro la chiamava Hannah Montana non ricordandosi il suo nome, da allora aveva cominciato a fare carriera come Miley Cyrus, incidendo tre album e recitando in alcuni film.
«Mi chiamo Miley Cyrus comunque» disse divertita porgendo la mano al ragazzo.
«Io sono Liam. Payne.» aggiunse poi.
«E dimmi» la ragazza si spostò nel lato opposto dell’ascensore, di fianco a Liam, «che ci fai in giro per un albergo a cinque stelle alle due di notte?»
Liam si voltò verso di lei notando che si era seduta più vicina di quanto aspettasse, «Tu?»
«L’ho chiesto prima io.»
«Ok. Sono uscito a fare un giro per la città e stavo tornando in camera. Tu?»
Miley sospirò, che ci faceva lei in un albergo a cinque stelle alle due di mattina?
Stava tornando da una festa ed aveva deciso di passare a trovare il suo ex/attuale ragazzo, non sapeva nemmeno lei cosa fosse ma quando aveva aperto la porta (con la chiave che lui le aveva dato) aveva notato la presenza di due persone sotto le lenzuola e della biancheria buttata per terra che era certa non fosse sua.
«Stavo facendo un giro.»
Liam annuì, ovviamente non credeva alla risposta ma non voleva essere invadente, se lei non gliel’aveva detto di sua spontanea volontà lui non avrebbe insistito.
Restarono in silenzio per alcuni secondi, accompagnati soltanto dal rumore dei loro respiri.
«Chi sei?» chiese tutt’ad un tratto Miley.
Liam la guardò stranito, in tutta la sua vita di domande insolite gliene avevano fatte tante, soprattutto alcune fan, ma nessuno gli aveva mai chiesto così spudoratamente “Chi sei?”
«Ehmm.. Cosa ti dovrei rispondere?»
La ragazza alzò le spalle, «Età, da dove vieni, visto che il tuo accento è inglese di sicuro, cosa fai nella vita e cose così.»
«Secondo me comincia a mancarti l’ossigeno» osservò Liam ridendo, Miley gli tirò una gomitata fingendosi offesa.
«Visto che non si sa per quanto dovremo restare chiusi qui dentro tanto vale sapere qualcosa di più sul mio compagno di disavventure» si giustificò.
«Ok. Allora.. Ho 18 anni, sono di Wolverhampton, una cittadina nel West Midlands e sono un cantante.»
Miley strabuzzò gli occhi, «Non ti ho mai sentito.»
«Beh, faccio parte di una band, i One Direction.»
«Allora cantami qualcosa» disse Miley sorridente.
«No» rispose secco Liam. Non voleva cantare davanti a lei.
«E dai!» Miley gli diede un colpo sul braccio.
Liam scosse la testa, un po’ meno convinto.
«Dai dai dai dai dai» sembrava una bambina che cercava di convincere i propri genitori a comprare le caramelle.
«Va bene, però non aspettarti niente di che.»
Miley non rispose, si limitò a guardarlo con un sorriso a trentadue denti e ad appoggiare la testa sulla sua spalla.
 
Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But when you smile at the ground it ain’t hard to tell
You don’t know, oh oh, you don’t know you’re beautiful
If only you saw what I can see
You’ll understand why I want you so desperately
Right now I’m looking at you and I can’t believe
You don’t know, oh oh, you don’t know you’re beautiful
Oh oh, that’s what makes you beautiful.
 

Liam si voltò verso Miley ansioso della reazione ma la trovò con gli occhi chiusi e un’espressione tranquilla. Inconsciamente sorrise anche lui e chiuse gli occhi.
 
 
Un tonfo fece svegliare improvvisamente entrambi.
«Cos’è stato?» chiese Miley spaventata.
Liam guardò l’ora, erano le sei di mattina.
«Probabilmente stanno riparando il guasto.»
Miley annuì mentre si guardava le mani, «Volevo ringraziarti per la compagnia» disse poi, «e la canzone è stupenda, chissà che qualche giorno collaboreremo per qualcosa.»
Tirò fuori un biglietto da visita e lo porse a Liam, «Aspetto che mi chiami» aggiunse poi sorridente.
In quell’istante le porte si aprirono e subito decine flash colpirono i due ragazzi in faccia, si scambiarono un ultimo sorriso prima di uscire dall’ascensore ed essere assaliti dai giornalisti.

 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Miley Cyrus / Vai alla pagina dell'autore: jas_