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Autore: Avion946    31/08/2011    0 recensioni
Una singolare avventura che ci porta a viaggiare in terre lontane alla ricerca della soluzione di un antico mistero.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sesto capitolo Conclusione

6^ Capitolo

 

Conclusione ( o no?)

 

 

Giunti a Praia, i tre non perdono tempo. E' chiaro, a questo punto, che qualcuno non vuole che le indagini vadano piu' avanti di cosi' e sono molto preoccupati per le persone scomparse. Prima Benedickt e poi Belli. Occorre non perdere tempo. Se hanno visto giusto il Chem e' ormeggiato in qualche porticciolo di una delle isole dell' arcipelago, o nella zona di 'Ballavento island' o 'Sotovento island'. Noleggiano un piccolo aereo con cui poter portare avanti le ricerche.

 

Volo n 24 - VFR

Praia –  Maio, costa sud e est - Boavista costa est – Sal, giro isola e atterraggio nel suo aeroporto (GVAC)

 

Volo n 25 -  VFR

Sal – Costa occidentale Boa Vista – Costa occidentale Maio - Costa occidentale Saotiago – Atterraggio aeroporto Saotiago (GVFM)

 

Volo n 26 - VFR

 

Praia – Costa sud Fogo – Costa sud e giro isola Brava – Costa nord Fogo – Praia

 

Volo n 27 -  VFR

 

Praia – Giro completo isola Sao Nicolau – atterraggio aeroporto isola medesima (GVSN)

 

Volo n 28 - VFR

 

Preguicha – Santa Luzia costa est – Sao Vicente, costa est – Santo Antao, giro e ritorno a Sao Vicente (GVSV)  - La Chem e qui.

 

Tornano verso l' albergo per la notte. Sono di cattivo umore. Il tempo si e' guastato, piove e fa freddo. Sono stato costretti ad indossare delle pesanti giacche a vento che sono state prestate loro in aeroporto. Il giorno seguente proveranno ad andare a bordo per cercare di sapere qualche cosa. Prima di raggiungere la loro meta, vengono pero' prelevati e condotti quasi a forza, a bordo del Chem che salpa immediatamente. Rinchiusi in una cabina sottocoperta senza oblo', attendono diverse ore di sapere cosa li aspetta mentre la nave continua la sua navigazione. Vengono portati a terra di notte e al buio, senza avere la piu' pallida idea di dove si trovino e di quale distanza possano aver percorso.. Fatti entrare in una grande caverna naturale si trovano al cospetto di un personaggio apparentemente molto importante. Questi si presenta come il capo delle persone che stanno cercando. Aggiunge  che  nel corso delle loro ricerche hanno scoperto dei fatti importanti e si sono avvicinati un po' troppo alla realta'.  Racconta loro il 'pezzo' mancante della storia :

“Costretti a fuggire da Tenerife, si rifugiarono dapprima a Santa Luzia, all' epoca praticamente deserta ma dalle risorse estremamente ridotte, e in seguito a Sao Vicente, troppo piccola per interessare eventuali imprenditori agricoli ma perfetta per una piccola comunita' come la loro. Purtroppo nel 1838 gli inglesi decidono di installarvi un deposito di carbone destinato a rifornire le navi che attraversano l' Atlantico. Il personale che giunge sull' isola per iniziare i lavori, incontrando questi strani abitanti, comincia a fare parecchie domande per cui il gruppo decide di sparire anche da li'. D'altronde e' un pezzo che temendo un evento del genere hanno preparato una sede che puo' accoglierli. E cosi' di nuovo, nel giro di pochi giorni, spariscono e raggiungono quello che e' tuttora la loro casa. Ma ora sono di nuovo minacciati, il tesoro che custodiscono, e le conoscenze che proteggono che non possono essere ancora divulgate.  I recenti fatti li hanno convinti a prendere un' importante decisione circa una nuova meta ove recarsi”.

Vengono portati nel locale Benedickt e Belli. Sono stati trattati bene e sono stati solo interrogati e privati di tutta la documentazione e dei reperti che possedevano. Saranno lasciati andare tutti tranquillamente. Ormai non hanno in mano piu' nulla per provare la loro storia e la stessa nave su cui si trovano, fra poche ore non sara' piu' rintracciabile. A questo punto pero' Benedickt fa una sconcertante dichiarazione. Durante il periodo in cui e' stato 'ospite' dei suoi rapitori, non solo e' stato trattato molto bene, ma ha avuto accesso a gran parte del materiale scientifico che essi proteggono. Si tratta di qualcosa di sconvolgente e conviene che esso non deva , per ora, essere divulgato. Gli e' stata inoltre concessa la possibilita' di restare per approfondire i suoi studi, naturalmente a patto di non lasciare piu' la comunita' di cui entrera' a far prte a tutti gli effetti. Egli, ormai vecchio, non si aspettava di concludere piu' granche' ed ora non se la sente di rifiutare l' offerta che gli e' stata fatta. Saluta i suoi amici di avventura, seppur breve, e li abbraccia augurando loro buona fortuna. Abbracciando  Salemi , gli fa scivolare sotto la giacca a vento qualcosa e gli sussurra : "Un regalo per voi". Bendati, vengono ricondotti a terra da un piccolo battello dopo un tragitto discretamente lungo. Sarti e Salemi sono un po' delusi e Kelly e' amareggiato per non aver saputo fronteggiare la situazione. Belli e' invece piuttosto soddisfatto per le conoscenze acquisite nel campo dei linguaggi precolombiani. Solo, tornato in albergo, Salemi ha il coraggio di guardare il voluminoso oggetto che il suo vecchio collega gli ha 'passato'. Incredibile! Si tratta di un grosso quipo, con molte cordicelle colorate e addirittura targhette su cui sono raffigurati i 'glifi' (ossia i simboli) collegati ad antichi insediamenti in Messico e in Peru'. L' archeologo capisce che certamente il vecchio professore ha voluto aiutarlo nella ricerca, comunicandogli qualcosa con quel particolare oggetto, anche se non ha idea del suo significato. Assienme al Belli prende l' incarico di studiare e decifrare il reperto. Dopo due mesi, circa, si rifanno vivi con Sarti. Cio' che hanno desunto dal quipu e' incredibile ed e' strettamente collegato con la precedente ricerca. Decidono di ripartire. Questa volta la loro avventura inizia dal Messico! Sarti pero', avuta l' esperienza del viaggio precedente, sa che l' iniziativa non e' priva di pericoli e quindi prende la decisione di far avere il suo diario ad un amico fidato, in caso qualcosa non fosse andata per il verso giusto.

 

Qui' finisce il diario del mio amico Sarti. Sono molto perplesso perche' mi sembra tutto estremamente assurdo. Nel diario ci sono pero' testimonianze dei vari spostamenti (alcuni biglietti aerei, ricevute di alberghi, mappe di luoghi visitati), un pezzetto di quipo che il mio amico avra' di certo raccolto durante la sua avventura e poi c' e' quell'assegno estremamente generoso che Sarti non mi avrebbe spedito se non fosse stato importante. Ora come ora non so che fare. Non so nemmeno se sono adatto ad affrontare una ricerca di questo genere. Prometto comunque che ci pensero'.

  
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