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Autore: Gringoire    01/09/2011    6 recensioni
Gliel'avevano presentato una mattina a colazione.
“Ben, questo è Martin. Martin, Benedict.”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Breakfast at Tiffany's

Gliel'avevano presentato una mattina a colazione.
“Ben, questo è Martin. Martin, Benedict.” Era stato Mark a fare le presentazioni, come se avesse saputo fin dall'inizio cosa sarebbe successo, spargendo occhiolini tutt'intorno. Quantomeno non l'aveva chiamato Benny. “Sono sicuro andrete più che d'accordo.”
L'aveva guardato con un punto interrogativo stampato in fronte, sbirciandolo da sopra la tazza di cappuccino.
Mark gli aveva sorriso innocentemente, facendo cenno a quello che doveva senza dubbio essere Martin di sedersi di fronte a lui. “Io devo andare, mio marito mi aspetta. Sentitevi liberi di ordinare tutto quello che volete, paga Steven.” ridendo della sua stessa battuta si era dileguato, sgusciando tra camerieri e tavolini.
Solo in quel momento Benedict si era azzardato a guardare sul serio colui che sarebbe stato la sua co-star per un tempo imprecisato.
“Martin Freeman. Ho visto un paio di film, sono contento che abbiano scelto te.” Nei prossimi mesi si sarebbero comunque conosciuti meglio, tanto valeva risparmiare tempo e cominciare subito a dargli del tu.
“Oh, ed io te. Ho visto Espiazione, credo, e... L'altra donna del re. Eri sprecato per una parte così piccola, lasciatelo dire.” Se la prima cosa che l'aveva colpito di lui erano gli occhi azzurri e l'aspetto alla mano, decise di cancellare immediatamente il resto di fronte al suo sorriso.
Tornò ad affogarsi nella tazza del cappuccino per nascondere il rossore. Era... carino. Non sapeva come altro esprimersi, si sentiva un ragazzino gay alle prese con la sua prima cotta, ed il bello era che immaginava perfettamente come potesse sentirsi nonostante fosse sempre stato un etero convinto. Olivia ne era la prova vivente.
E Martin continuava a sorridere.
Cristo santo, Mark doveva essere il diavolo.
“Ti vedo molto bene, come Sherlock.” quasi soffocò sul serio in quelle due dita di caffè rimaste nella tazza, decise quindi che fosse meglio allontanarla il più possibile. E allora fu impossibile non ricambiare il sorriso.
“Bè, grazie, non resta solo che tingere i capelli.” si indicò i ricci tendenti al rosso, più vicini al suo colore naturale di quanto dovessero. Ma il giorno dopo avrebbero cominciato le prove, i parrucchieri avrebbero fatto il loro dovere.
“Peccato, è un bel colore.”
Ben si strinse nelle spalle. “Ritornerà. Ci convivo da tutta la vita, un cambiamento ogni tanto non fa male.” e gli sorrise. Dio, era come se lo incitasse ad essere gentile ed a sorridergli di continuo. Non che non l'avesse fatto in ogni caso, ma con lui sembrava impossibile evitarlo. Si sarebbero trovati bene, insieme, si sarebbe giocato la testa.
Infatti. “Sono convinto ci troveremo bene. Insieme, intendo. A recitare.” arrossì appena, costringendo Ben a nascondere una risata. Oh, si sarebbero trovati bene eccome.
Si sporse appena sulla tavola, unendo le mani e posandovi il mento. “Coraggio, cosa prendi? Prendi tutto quello che vuoi, paga Steven. E fidati che quando lo conoscerai sarai contento di aver speso, esige tanto.” Vide Martin appena terrorizzato e si addolcì. Gli sorrise. “Vuole tanto, ma da anche tanto, è una brava persona.”
Si prese qualche minuto per esaminarlo bene, dopodichè ruppe definitivamente il silenzio ed il ghiaccio.
“Allora, ordiniamo e poi mi racconti qualcosa di te, ti va?”
Avrebbero lavorato bene eccome, insieme.





[Non me la immaginavo proprio così. Diciamo pure per niente. Gianni, per Dio, impegnati!]
Il primo incontro, visto dal punto di vista di Benny caro.
Come già detto sopra non rispecchia quasi per niente quello che avevo in mente, ma meglio tralasciare o qui scateno la terza guerra mondiale contro il mio caro Gianni.
Ed io che volevo festeggiare l'apertura della sezione, tzé.
Comunque. Ennesima – terza, credo che una non lo sia – pre slash, ma prima o poi tornerà anche lo slash, non temete, allora si che saranno guai! (Anche se la cosa giusta da dire sarebbe: si spera che prima o poi torni, lo slash ._.)
Poi. Per quanto riguarda il colore di capelli di Benny, non mi ricordo dove e non mi ricordo quando, lui stesso ha detto di essere “auburn” (biondo rame), perciò ecco spiegato anche un graaaaande mistero. Bè, non so voi, ma io mi sono sempre chiesta quale fosse il suo colore naturale, visto che lo si è visto praticamente in tutte le salse (e stava bene in tutte, CHIARIAMO. E' Benny, mica uno che passava di là per caso), è una grande scoperta.
Un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità. #chemminchiacentra
Il titolo direi che sapete tutti da dove è preso, quindi non mi dilungo in spiegazioni. Volevo un qualcosa che c'entrasse con “breakfast” e questa è la prima cosa che mi è venuta in mente. Accontentatevi, oh.
E... basta, direi che le solite due cavolate le ho dette, posso ritenermi soddisfatta.
Lascio giusto il link ad ellegei, qui, perché ultimamente pubblico quasi solo lì, perciò meglio avvisare che in caso di scomparsa non sono morta ma sono emigrata.
Non chiamate Chi l'ha visto?, quindi. #macchiticaga
Bene, a presto.
- G

   
 
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