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Autore: IoNonLoSo    02/09/2011    4 recensioni
Un fuoco azzurro e blu si espande dal centro del mio petto alle braccia e al resto del corpo. Il dolore è quasi insopportabile ma breve, dura poco ed è molto intenso. Prima di morire, prima di polverizzarmi in cenere blu, rivedo la faccia di Eric e vado via in pace.
Finalmente sono libero.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sookie Stackhouse
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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  cupidina 4ever

 Godric's Death and Toughts.

- Non ci vorrà molto, non alla mia età. – Dico a Sookie, guardando però dall’altra parte. Finalmente mi sento davvero emozionato per qualcosa, dopo centinaia e centinaia di anni riesco a provare ansia. Chissà dove finirò, chissà se c’è un posto dove finire, chissà se qualcuno lassù sarà pronto ad accettarmi e farmi ricominciare una nuova vita.

- Lo sai, non è stata molto intelligente, la parte della Compagnia del Sole. – La voce di Sookie risuona nel terrazzo, ed io continuo a guardare l’orizzonte, quasi con la paura che il sole non spunti mai per me.

- Lo so. – Annuisco, abbozzando un piccolo sorriso. In effetti avrei potuto trovare un altro modo per morire, piuttosto che farmi catturare da quei fanatici e far preoccupare Eric.

- Pensavo che avrebbe potuto.. sistemare tutto, in qualche modo. – Mi giustifico, cercando di farle capire quanto io davvero voglia togliermi dai piedi, dopo due mila anni tutto per me è come una fotocopia. Non esiste cosa al mondo capace di sorprendermi, non più.

- Non penso come un vampiro, ormai. – Continuo con il mio discorso che probabilmente a lei risulta senza senso, ma ho bisogno di spiegarmi. Mi si è spezzato il cuore nel vedere Eric soffrire così tanto per me, ed egoisticamente ho bisogno che lui capisca il perché della mia scelta.

- Tu credi in Dio? – Le chiedo ad un tratto, voltandomi e guardandola per la prima volta. Lei ha un espressione indescrivibile sulla faccia, è sorpresa, incredula e fiduciosa.

- Sì. – Risponde subito, senza esitare. E per un momento mi ritrovo ad invidiare quella sua certezza, io ho sempre e solo avuto una certezza nella vita: la morte. Per questo adesso voglio andarle in contro, per smetterla di cercare qualcos’altro che probabilmente non esiste. Ad un tratto mi ritrovo ad avere paura di Dio e paura di ciò che può farmi.

Mi volto ancora un po’ per guardare l’umana negli occhi e poi sospiro.

- Se hai ragione, come mi punirà? – Le chiedo, con un tono di sfida nella voce.

Lei sorride subito, quasi prendendosi gioco di me, e poi inizia a muovere la testa.

- Dio non punisce. – Mi rassicura, convinta di ciò che dice. – Dio perdona. – Continua a farmi sentire meglio, e l’unica parte di me che aveva paura, adesso non ne ha più.

I sensi di colpa però mi assalgono velocemente, io sono stata una creatura malvagia per due mila anni. Ho ucciso, stuprato, squarciato e dissanguato milioni di persone. Non merito la felicità, la beatitudine ed il perdono. Dio non può perdonare uno come me.

- Io non lo merito. – Le dico, convinto, continuando a mantenere il contatto visivo con lei.

- Ma lo spero. – Lei annuisce velocemente e mi sorride.

- Lo speriamo tutti. – Dice, facendomi sentire amato, ancora una volta.

Ad un tratto il mio pensiero vola ancora una volta su Eric. Mio padre, mio fratello, mio figlio. Il vampiro che ho creato.

- Ti prenderai cura di lui? – le chiedo, spaventato per ciò che può accadergli in mia assenza. Lei mi guarda senza capire, probabilmente si starà chiedendo “lui chi?”.

- Eric. – Chiarisco subito, e lei si irrigidisce immediatamente.

- Non ne sono sicura, sai bene com’è fatto. – Mi dice, quasi dandomene la colpa. Ecco altri sensi di colpa, ecco altri rimpianti. Avrei dovuto crescerlo meglio.

- Posso prendermi la colpa anche per quello. – Le dico, guardandomi le spalle. Le ho belle larghe, posso sopportare tutto ciò, posso perfino sopportare di aver cresciuto male il mio unico figlio.

- Forse no. – Mi corregge subito, guardandomi con comprensione. Adesso riesco a capire come mai Eric è così preso da questa umana, è davvero speciale.

- Se Eric è così, più che altro è colpa sua. – Mi dice poi, togliendomi un peso dallo stomaco.

Ad un tratto sento la mia pelle riscaldarsi e mi volto nuovamente verso l’orizzonte, vedo la luce, il sole sta per spuntare.

- Sei molto spaventato? – La voce di Sookie arriva lontana, mi sono già isolato nei miei pensieri. Improvvisamente realizzo che sto provando tutto, tranne che la paura.

- No. – Sono sincero quando rispondo, lei sospira ed io continuo a guardare dall’altra parte, rapito dalla luce e dal cielo che a piano a piano si illumina e diventa azzurro.

Sento il mio cuore battere, so che non è possibile, probabilmente è solo una sensazione, ma mi sembra di sentirlo. Incredibilmente sorrido, e mi volto verso di lei.

- No. – Ripeto, stavolta rido davvero. – Sono pieno di gioia! – Esclamo, felice.

Sento già la mia pelle scottare e vedo Sookie con gli occhi pieni di lacrime.

- Ma il dolore? – Mi chiede, in pena per me. Io continuo a sorridere e ad esultare dentro di me. Il fumo che proviene dalla mia pelle mi annebbia la vista, sto bruciando.

- Voglio bruciare. – Cerco di farle capire che per me il dolore non è niente paragonato alla gioia, alla liberazione e alla felicità che quel momento mi sta regalando.

- Bhé. – Dice, quasi piangendo e tremando. Scuote la testa. – Sono spaventata per te. – Mi dice, sorprendendomi. Lo guardo che sussegue le sue parole è così intenso da mozzarmi il fiato. E’ incredibile quanto questa donna mi stia donando negli ultimi attimi della mia vita.

- Un umana mi sta vicina, alla fine.. – Sussurro quasi, continuando a guardarla, stupito.

Delle lacrime sgorgano dai suoi occhi, scivolando sulle guancie e sul collo.

- .. e lacrime umane. – Continuo a descrivere quanto felice tutto ciò mi possa fare mentre lei continua a piangere per me.

- Due mila anni. – Dico lentamente. – e riesco ancora a rimanere stupito. – Sorrido mentre lo dico, realizzando quanto felice possa essere. Dopo anni e anni di rassegnazione capisco che c’è ancora qualcosa di cui essere felice.

Lei mi guarda come se volesse parlare ma non riesce ad aprir bocca, io ridacchio.

- In questo vedo la mano di Dio. – Dico ancora, scuotendo la testa, incredulo.

Sookie lacrima ancora, ed io decido che è il momento di andare e accogliere la luce.

Mi volto lentamente a guardare verso l’alba.

Comincio ad avanzare verso il cornicione e faccio segno a Sookie di rimanere dov’è. Mi sbottono lentamente la casacca bianca e la sfilo, rivelando i miei millenari tatuaggi egizi.

Il sole mi scotta la pelle, ma sento solo un formicolio e vedo molto fumo.

Sookie sospira, poi piange e sospira ancora.

- Addio, Godric. – Mi dice, in un sussurro, io sorrido ma lei non mi vede.

Un fuoco azzurro e blu si espande dal centro del mio petto alle braccia e al resto del corpo. Il dolore è quasi insopportabile ma breve, dura poco ed è molto intenso. Prima di morire, prima di polverizzarmi in cenere blu, rivedo la faccia di Eric e vado via in pace.

Finalmente sono libero.

 

One-shot scritta e terminata in un giorno. Partiva come una drabble, poi come una flashfic e adesso è diventata una vera e propria oneshot.  Che posso farci? Ho adorato il personaggio di Godric, è molto difficile e complesso e spero di avervi reso ciò che ho immaginato di lui.

La scena in questione fa parte della 2x09, eccovi il video. http://www.youtube.com/watch?v=weO5Ja-HYgs

Grazie per chi commenterà.

Stefy.

  
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