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Autore: La Kurapikina    02/09/2011    3 recensioni
Una ff semplice semplice scritta durante una sera di noia. Spero vi piaccia.
"Dio, nemmeno immagini quanti sei bello... così diverso e speciale. Unico" Alessandro in prima persona.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alessandro il Grande, Efestione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tuo respiro si infranse sui miei capelli e per un attimo temetti che non avrei resistito.

Dio, neanche immagini quanto sei bello… così diverso e speciale. Unico.

E sei mio. Solo mio. Perché non lascerò che nessun altro ti prenda.

“Eih, ma mi stai ascoltando?” la tua voce mi riscuote dai miei pensieri ovviamente indirizzati a te e mi sforzo di sorridere, arrossendo come un pomodoro maturo.

“Ma che ti prende? Mi sembri strano…” commenti guardandomi preoccupato con quegl’occhi azzurri e grandi che tanto amo.

“Va… va tutto bene.” Lo rassicuro, o almeno ci provo, e svio subito l’argomento: “Allora, cos’è che stavi dicendo?”

“Stavo dicendo che i cachi sono i frutti più strani del mondo: sono mezzi liquidi e mezzi solidi. E poi la pelle si mangia?”

Scoppio a ridere e assumi quell’espressione offesa che ti fa sembrare tanto un cucciolo tenero, tenero, ma non ne posso fare a meno: “Ma Efe, tu odi i cachi!” dico fra una risata e l’altra.*

“Lo so!” sbotti sempre più offeso e questo mi fa ridere ancora più forte, come un vero scemo.

Siamo seduti nel boschetto vicino a Pella, lontano dagli sguardi indiscreti e curiosi che ormai ci seguono ovunque andiamo. Per non parlare di quelli infuriati e gelosi delle ragazze che vorrebbero solo sposare me per i soldi e il potere e tenere te come amante.

Forse alcune mi considerano anche bello… ma io vedo solo te.

Proprio non capisco cosa mi stia succedendo: mi sento totalmente felice solo quando sono con te e vorrei sempre averti accanto a me, poterti guardare, poterti toccare… blocco i miei pensieri prima che diventino molto poco pudici e mi giro a guardarti: sei accanto a me e mi guardi sempre più preoccupato.

“Sei sicuro di stare bene? Davvero, mi sembri strano…” alzi una mano e mi sfiori una guancia: “Sei caldo… forse ti stai ammalando!”

Sento a malapena ciò che hai detto: sono troppo intento a guardare i tuoi occhi chiari che restituiscono il mio sguardo, preoccupati.

Devo proprio smettere di mentire a me stesso: so benissimo cosa mi sta  accadendo ed è persino semplice: mi sono innamorato di te.

E non ho una cotta da diciassettenne (anche se ho diciassette anni), è qualcosa di forte, di più intenso, qualcosa che non finirà mai, ne sono sicuro.

Dio, ti amo Efe, ti amo da morire e questo mi fa paura: cioè, voglio dire, tu sei un ragazzo, sei il mio migliore amico! Come posso amare il mio migliore amico? Mia madre mi dice fin da quando sono bambino che dovevo stare lontano e scommetto che lei, ovviamente, sapeva già tutto. Lei sa sempre tutto.

Ma mio padre… mi ucciderebbe se lo scoprisse.

Ti alzi e di nuovo la tua voce mi riporta bruscamente alla realtà: “Forza, è meglio se torniamo al castello. Tua madre mi ammazzerebbe se venisse fuori che ti stai ammalando. Darebbe sicuramente la colpa a me.” Mi tendi la mano e io rimango a fissarti immobile.

Sono il principe della Macedonia e futuro re eppure ora mi sento solo un ragazzo sopraffatto da dei sentimenti sconosciuti.

Non ho mai amato nessuno, di solito vado con le ragazze per passare il tempo, ma mai nulla di serio.

“Alessandro, ti prego, mi stai facendo paura.” Continui evidentemente spaventato e ti inginocchi di fronte a me.

Devo assolutamente muovermi, reagire, fare qualcosa… ok, ma cosa?

Allunghi nuovamente la mano verso di me e mi carezzi la guancia, delicatamente come solo tu sia fare.

“Efestione devo dirti una cosa molta importante.” Sussurro ancora prima di realizzare che una volta imboccata questa strada non potrò più tornare indietro.

“Certo ti ascolto.” Ti siedi e mi fissi, ma sei ancora preoccupato.

Ah, cavolo, e adesso che ti dico?

Prendo un respiro profondo e decido che per questa volta seguirò il mio istinto e, soprattutto, il mio cuore: “Sei il mio migliore amico da sempre e ne abbiamo passate tante insieme.”

Sorridi appena cercando di nascondere il fatto che le mie parole ti stanno agitando maggiormente, ma ti conosco troppo bene per non accorgermene.

“Tranquillo, va tutto bene. Non hai fatto nulla, non sono arrabbiato con te.” Ti dico sorridendo e finalmente ti rilassi.

Prendo un altro respiro lunghissimo e torno a parlare evitando accuratamente il tuo sguardo: “Ma vedi, negli ultimi tempi le cose sono cambiate.”

Ti sento fremere, ma ormai non posso più fermarmi: “Sei speciale Efe, sei diverso, e io non credo di poter essere ancora tua amico.”

Trattieni il respiro e gemi leggermente per la paura: pessima scelta di parole.

Mi avvicino e il mio viso si ritrova velocemente a pochi centimetri dal tuo e sono sicuro che se il mio cuore continua a battere così velocemente scoppierà presto.

Tu mi guardi con gli occhi da cucciolo spalancati e le labbra dischiuse; è troppo.

Perdo del tutto quel minimo di auto controllo che avevo accuratamente conservato e ti assalgo impossessandomi quasi violentemente delle tue labbra calde e morbide, dolci.

Ti irrigidisci di colpo e tremi, quindi mi allontano di colpo, abbassando subito lo sguardo e sentendo le guancie in fiamme.

Vorrei solo sprofondare inghiottito dalla terra e non riemergere mai più, almeno non finché tutti non si saranno dimenticati di questo, quando… la tua mano si posa leggera sulla mia guancia ( di nuovo ) e mi baci lentamente, molto più dolcemente di come abbia fatto io.

Di porto istintivamente le mani alla vita per trascinarti più vicino a me e rispondo al bacio dimenticando ogni problema ed ogni paura.

“Credevo che ti avrei dovuto aspettare per sempre.” Sussurri sulle mie labbra per poi tornare a baciarmi e io rido sentendomi esplodere di gioia.

Non so quanto tempo abbiamo passato così, vicini, baciandoci, ma improvvisamente mi chiedi cosa avrei detto hai miei genitori.

Taccio un attimo, quindi dico ciò che ora so è la verità: “Non mi importa cosa diranno, cosa faranno. Non me ne importa niente. So solo che ti amo più di qualsiasi altra cosa e non rinuncerò a te mai, per nulla al mondo.  Staremo insieme per sempre.”

Sorridi radioso come se ti avessi appena regalato la luna e mi abbracci affondando il viso nel mio petto; ti stringo a mia volta baciando i tuoi bei capelli lunghi e chiari e rimango in silenzio.

Non ho mentito: è la sola e semplice verità. Perché io ti amo. È solo questo conta.

 

* Questa frase è stata presa dalla mia precedente fanfic su questa coppia “Fratellino… o di più?”

Ringrazio di cuore chiunque legga e RECENSITE!!!!!!! Bye-bye.

 

  
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