03/09/2011
2 recensioni
my one desire.
Se ne stava lì in piedi in mezzo allo studio a sorseggiare un tè tranquillo, con le scapole che spuntavano dalla maglietta per l’eccessiva magrezza, le ciocche nere che – Robert, che era dietro di lui e lontano di quattro o cinque metri, riusciva quasi a vederlo - gli cadevano davanti al viso formando strane ombre sulla pelle bianca e quel suo bel culo in evidenza sotto i pantaloni a zampa d’elefante.
Era una tentazione bella grossa.
Si guardò intorno.
Lo studio era vuoto.
Era una tentazione gigantesca.
Robert si avvicinò lentamente.
L’altro, sentendo i suoi passi sul linoleum, si immobilizzò, la tazza a mezzo centimetro dalla bocca.
Ma – e qui Percy si lasciò scappare un sorrisetto di trionfo – non diede altro segno di aver udito, restando semplicemente ad aspettare.
Ad aspettare cosa, poi, lo sapevano entrambi.
Arrivato al suo obiettivo, si posizionò dietro di lui facendo aderire i loro corpi – esercitò una particolare pressione con il bacino – poi avvicinò il mento al collo di Jimmy, sfiorando con la guancia i ricci che parevano fremere insieme al proprietario.
Notò con piacere che la pelle diafana di Page si tendeva in tanti puntini per la pelle d’oca.
Poi immaginò la sua pelle, dove era molto meno chiara e nivea,tendersi in un altro senso e rabbrividì a sua volta.
Respirò e sfiorò con le labbra l’orecchio di Jimmy, che cominciò a respirare rumorosamente.
Pensò che provocarlo era terribilmente eccitante ma poi si diede dell’idiota.
Non hai le palle per andare fino in fondo, Percy?
Quasi istintivamente guardò in giù e pensò – non senza una mezza risata – che le palle ce le aveva, eccome.
Così agguantò Pagey per le spalle, rendendosi conto di quanto fossero improbabilmente magre, lo fece girare e prima che potesse dire qualunque cosa lo baciò sul collo fino a salire alle labbra per sussurrarci sopra: “Bene, ti ho arrapato. Ora datti da fare e basta.”
E lui non disse nulla, non lo fermò, non quella volta.
O le altre mille dopo.
With love in her eyes and flowers in her hair.
(AWWW questa canzone è osjfoig)
*tossicchia*
Ok, chiedo infinito perdono per quello che c'è sopra, so che è una cagata assurda, ma mi hanno costretto a pubblicare con la forza <333
E poi boh, avevo voglia di scrivere una Jimmy/Robert senza morale, senza riflessione spirituale in fondo e blablabla, ed è uscita questa cosetta qui :33
Pensare che l'ho scritta che ero in una specie di ristorante col giardino e i campi da calcio, stesa sul prato a guardare il cielo ed a un certo punto sono sobbalzata, ho preso la prima cosa per scrivere che ho trovato - e l'unica che avevo con me, in effetti x° - e mi sono messa a scribacchiare come una folle XDD
Ah, era il futuro diario di scuola. E dire che mamma mi voleva mandare alla scuola religiosa - COSI ERA LA VOLTA BUONA CHE MI SCOMUNICAVANO!
Vabbè. E' meglio che non faccio piu cose del genere, mi sa xD
Un commento è sempre gradito :33
Loooovereeeeign o'er meeeeee <333
-slayph/PC.
Se ne stava lì in piedi in mezzo allo studio a sorseggiare un tè tranquillo, con le scapole che spuntavano dalla maglietta per l’eccessiva magrezza, le ciocche nere che – Robert, che era dietro di lui e lontano di quattro o cinque metri, riusciva quasi a vederlo - gli cadevano davanti al viso formando strane ombre sulla pelle bianca e quel suo bel culo in evidenza sotto i pantaloni a zampa d’elefante.
Era una tentazione bella grossa.
Si guardò intorno.
Lo studio era vuoto.
Era una tentazione gigantesca.
Robert si avvicinò lentamente.
L’altro, sentendo i suoi passi sul linoleum, si immobilizzò, la tazza a mezzo centimetro dalla bocca.
Ma – e qui Percy si lasciò scappare un sorrisetto di trionfo – non diede altro segno di aver udito, restando semplicemente ad aspettare.
Ad aspettare cosa, poi, lo sapevano entrambi.
Arrivato al suo obiettivo, si posizionò dietro di lui facendo aderire i loro corpi – esercitò una particolare pressione con il bacino – poi avvicinò il mento al collo di Jimmy, sfiorando con la guancia i ricci che parevano fremere insieme al proprietario.
Notò con piacere che la pelle diafana di Page si tendeva in tanti puntini per la pelle d’oca.
Poi immaginò la sua pelle, dove era molto meno chiara e nivea,tendersi in un altro senso e rabbrividì a sua volta.
Respirò e sfiorò con le labbra l’orecchio di Jimmy, che cominciò a respirare rumorosamente.
Pensò che provocarlo era terribilmente eccitante ma poi si diede dell’idiota.
Non hai le palle per andare fino in fondo, Percy?
Quasi istintivamente guardò in giù e pensò – non senza una mezza risata – che le palle ce le aveva, eccome.
Così agguantò Pagey per le spalle, rendendosi conto di quanto fossero improbabilmente magre, lo fece girare e prima che potesse dire qualunque cosa lo baciò sul collo fino a salire alle labbra per sussurrarci sopra: “Bene, ti ho arrapato. Ora datti da fare e basta.”
E lui non disse nulla, non lo fermò, non quella volta.
O le altre mille dopo.
With love in her eyes and flowers in her hair.
(AWWW questa canzone è osjfoig)
*tossicchia*
Ok, chiedo infinito perdono per quello che c'è sopra, so che è una cagata assurda, ma mi hanno costretto a pubblicare con la forza <333
E poi boh, avevo voglia di scrivere una Jimmy/Robert senza morale, senza riflessione spirituale in fondo e blablabla, ed è uscita questa cosetta qui :33
Pensare che l'ho scritta che ero in una specie di ristorante col giardino e i campi da calcio, stesa sul prato a guardare il cielo ed a un certo punto sono sobbalzata, ho preso la prima cosa per scrivere che ho trovato - e l'unica che avevo con me, in effetti x° - e mi sono messa a scribacchiare come una folle XDD
Ah, era il futuro diario di scuola. E dire che mamma mi voleva mandare alla scuola religiosa - COSI ERA LA VOLTA BUONA CHE MI SCOMUNICAVANO!
Vabbè. E' meglio che non faccio piu cose del genere, mi sa xD
Un commento è sempre gradito :33
Loooove
-slayph/PC.