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Autore: Distress_And_Coma    03/09/2011    4 recensioni
Ho fatto un sogno stamattina alle cinque e venti, ed è stato terribile.
Kami è morto da solo, se solo qualcuno se ne fosse accorto in tempo, non sarebbe mai successo tutto questo ed io non mi sentirei mai colpevole.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  INCUBO

Ho fatto un sogno stamattina alle cinque e dieci, e da lì è nata questa cosa.


"Mh!!"
Apro gli occhi improvvisamente, scossa da un fremito.
L'ultima cosa che ho visto, è stata la tomba di Kami, prima, poi, ho trovato lui morto sul letto.
E' assurdo, non può essere vero.
Il mio Kami non c'è più...
Poi, lentamente, mi accorgo che sono solo stesa di pancia nel letto, coperta da un sottile lenzuolo bianco, ed allungo la mano dietro di me.
"Ah...Meno male, era solo un incubo. Solo un incubo, solo un incubo...Oh, no..."
Kami è addormentato accanto a me, ma dopo un po' si sveglia.
"Amore che c'è? Che hai?", mi domanda agitato.
"Oh, i-io...Kami..." dico, singhiozzando.
 "Kira, cos'hai? Non farmi preoccupare!"
"Mh...sniff-sniff. N-Non è niente...E' stato...E' stato...Oh Kamiiii........."
"Mhm...Hai avuto un incubo, amore? Raccontami tutto, sono qui'." mi dici con sguardo tenero e protettivo, stringendomi al tuo corpo e cullandomi.
"Ho sognato che...Che ti avevo trovato morto sul letto, e poi...Ho visto un medico che diceva che eri morto per via di un aneurisma cerebrale, e poi...Poi ho visto la tua tomba, i tuoi amici che piangevano e poi...Oh...Oh, è stato terribile, terrificante. Tu non c'eri..." ti racconto piangendo.
"Shht, shht...Amore...Mi senti?"
Al mio assenso, tu continui a parlare.
"Amore mio, Kira, io sono qui vicino a te, non morirò, finchè avrò la mia vita accanto. E la mia vita sei tu..."
"Hm, ok. Ora for-rse va un po' meglio...Ho avuto tanta paura mio adorato...Stringimi a te, ti prego..." ti supplico, con occhi bagnati.
"Hmmmmm...Ora sono qui...Mhmmmmmmhmmmm" cominci a canticchiare.
Ti stacchi lentamente, dicendomi di non preoccuparmi, perchè vai solo a prendere dell'acqua per me.
Dopo pochissimo torni, col bicchiere in mano.
"Bevi piano, lentamente, facendo dei piccoli respiri. Evidentemente che io muoia è la tua paura più grande. Per questo l'hai sognata. Ti sentiresti più sicura se mi visitasse un medico?" dici, mentre io bevo come mi hai detto, stando appoggiata a te di schiena, con le tue braccia che mi avvolgono il seno.
"Hm...Si, infondo non si può mai sapere."


Quello stesso pomeriggio, ti accompagno insieme a Gackt dal medico. Con una TAC scopre che hai un piccolo aneurisma.
Gackt mi tranquillizza, cullandomi. Tu sei ancora seduto sulla TAC, a separarci c'è un vetro.
Il medico ci chiama entrambi nel suo studio. Tu lo segui.
"Ukyō ha un piccolo aneurisma. E' un tappo di sangue che si forma nel cervello per cause sconosciute, ma io direi genetiche. Va operato, per evitare che l'aneurisma cresca, poichè potrebbe ucciderlo."
Alle sue parole, sento una fitta al cuore, ma continuo a stare in piedi, perchè hai bisogno di me.
"Vi fisso le analisi per l'operazione tra una settimana, l'operazione tra due."
Firma dei fogli, e poi ce ne andiamo.

La settimana degli esami passa in fretta.
Poi giunge il tanto atteso giorno, con l'operazione che doveva salvarti la vita.
Sono nervosissima, Gackt soffre in silenzio. Lo sento piangere dal bagno.
Tutti gli altri sono lì per te.
Koji, che si stringe le mani.
Yu-ki, che si ricorda i bei momenti vissuti con te.
Mana, che, freddo e distante di solito, ora sembra umano. Piange. E' il suo modo di espellere la paura.
Gackt, che prega. Prega che il suo amico non muoia, e stringe convulsamente delle bacchette. 
Io, che ripenso al mio incubo e per questo piango, ma piango anche perchè se ci fosse stato un piccolo errore ti avrei perso per sempre, e che stringo nelle mie piccole mani le tue bacchette. Quelle che ti regalai.
Sperando che non siano le ultime con cui avresti suonato.

Ti bagnano di iodio, sei tutto di quello strano colore, che somiglia a quello dei tuoi capelli appena lavati.
Poi  entri nella sala operatoria. Ora nessuno vede più. Nessuno può dire più.
Solo quei medici, che, prego, ti salvino la vita.
Vieni anestetizzato e intubato, ed è allora che piango più forte.
Clank, clank.
Le tue bacchette cadono dalle mie gambe al pavimento.
Che strano rumore...Sembrano due note di carillon.
Penso con ogni fibra del mio essere a "Ma Chérie", la canzone che tu hai dedicato a me.
Finchè esci dalla sala operatoria.
Allora, vorrei chiudere gli occhi, ma non lo faccio per starti vicino.
Sei ancora mezzo addormentato, dolorante, mugoli "Ah...Ah...".
Mi si stringe il cuore, mi manca il respiro.

Una settimana dopo, sei ancora convalescente.
Io sono sempre accanto a te, ringraziando non so quante volte il mio incubo o la tua buona stella per aver evitato una tale tragedia sui Malice Mizer.
Solo dopo due settimane vieni dimesso.
Yuki è talmente sereno che racconta ogni emozione, ogni sensazione vissuta lontano da te, perchè tu eri dentro quella specie di bara.
Gackt, non capisco se rida o pianga. Forse è talmente felice che non sa cosa fare e le fa entrambe.
Non rimarrà distrutto per la morte ingiusta di un suo amico.
Mana, è tornato la solita donna fredda che conoscevo io. Perchè ti ha ancora vicino e ti può controllare.
Koji...Beh, è Koji.
Un assurdo burlone, che fa sempre il clown per farci ridere.
Ed io...Beh, sono io.  
  
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