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Autore: Giulietta_3    04/09/2011    2 recensioni
Quando ero piccola ero molto arrabbiata con Sana perchè la credevo molto stupida a non accorgersi dei sentimenti di Akito e poi ,quando finalmente aveva capito che l'amava, a non portarlo via da Fuka. Ora essendo cresciuta e avendo capito cosa si prova la compatisco un po'. Spero in questa storia di aver trasmesso ciò che ha provato.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando ho saputo che si erano messi insieme ero distrutta.
Descrivere il dolore che provavo quando ho avuto quella splendida idea di chiamarlo sarebbe inutile e poco salutare. 
Inizialmente la persona con cui ero più arrabbiata era Fuka. Lei, la mia migliore amica, si era rubata il ragazzo che amavo.
Lei, che provava sempre ad aiutarmi, colei per la quale mi sarei buttata da un dirupo, mi aveva tradito.
Poi a distanza di qualche battito del mio cuore quasi completamente sfracellato, in quel letto che sembrava immensamente vuoto, in quella piccola casetta di legno dove gli unici rumori erano il frastuno delle mie lacrime e i sospiri sonnolenti della signorina Kurumi che mi avevea fatto compagnia, avevo incominciato ad odiare lui, il cui nome mi faceva tristezza anche solo a pensarlo.
Con lui avevo passato tutta la mia vita. Lui ero stata il pilastro a cui mi ero aggrappata ogni volta che le mie gambe non riuscivano più a reggere il mio peso, e quando la mia facciata di eterna strafottenza e simpatia si rompeva lasciando spazio ad una spiazzante insicurezza e solitudine.
Lui per me era tutto. Inconsciamente, certo, ma la consapevolezza di averlo accanto mi bastava. Non mi serviva sapere altro.
In quel momento, in quel maledetto momento la sua nuova realtà mi era stata sbattuta in faccia ed io come una sciocca gli avevo lasciato campo libero per aprirmi gli occhi.
Avevo finalmente capito che la mia felicità portava il suo nome.
Poi più o meno quando ho riaquistato un po' più di contegno, l'unica persona con la quale mi sono arrabbiata è stata con me stessa.
Non potevo pretendere che Fuka non lo scegliesse, perchè se non li avevo capiti io i miei sentimenti come li avrebbero potuti capire gli altri? 
E lui con me non aveva nessuno contratto firmato, io non ero sua e, purtroppo, lui non era mio.
Mi sono odiata e schifata a morte ma ormai ciò che era fatto era stato fatto.
Mentre io lentamente rotolavo nella profondità della mia disperazone e mentre mi crogiolavo nei miei ' come sono stata stupida ' o ' e pensare che potevamo avere tutto, essere tutto, essere insieme', Fuka e Akito si erano fidanzati e nella più probabile delle ipotesi erano felici.
Ora ero sola. Perché la mia vita senza di lui era vuota.
Essere sua amica non mi interessava e comunque, ripensandoci, la nostra relazione tutto era tranne che amicizia. 
Non volevo tornare, non volevo affrontarli e non volevo affrontarmi. Non volevo vedere quanto poco avrei retto. Forse era meglio restare lì in quel posto sperduto.
Se fosse arrivato lui dicendomi che non dovevo arrendermi, che dovevo restare, io l'avrei fatto sarei tornata da lui senza pensarci due volte.
Ma in quel momento avevo solo bisogno di qualcuno che mi tendesse la mano.
Perchè intanto mentre loro sorridevano io stavo sprofontando.

  
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