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Autore: simonama    04/09/2011    3 recensioni
Due cari amici decidono di infiltrarsi nel tour-bus dei Mars sperando di passare una serata diversa. Ci riusciranno? O verranno semplicemente buttati fuori?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hola Echelon e non (: Questa è la mia prima one-shot in assoluto, per cui non ammazzatemi se per caso la ritenete orrenda TwT ma, comunque, spero che la leggiate e che vi piaccia u.u E' nata così, fra una battuta e l'altra con il mio migliore amico :3 Okay, vi lascio leggere... Fatemi sapere cosa ne pensate xD
Provehito in Altum <3



-Dai, allunga il passo.- mi disse quasi sotto voce Walter trascinandomi per il polso.
Annuii infastidita da quella presa ferrea. Ed eccomi qui, nel buio più buio, a sostenere una delle tante stronzate del mio migliore amico Walter: cercare di salire sul tour-bus di una band che ha appena finito un concerto. Mi pare che si chiamassero thirty seconds to Mars, sinceramente non é ho mai sentito parlare.
-Walter, é tutto inutile! Non ci faranno salire e poi non li conosco nemmeno! Cosa potrò mai dire loro?- gli chiesi con un pizzico di irritazione nella voce. Non adoravo essere costretta a far qualcosa.
-Ma ricordi com'é andata a finire coi Korn? Dai, Simo, forza e coraggio!- mi rispose sfoderando il suo miglior sorriso. Beh sì, coi Korn andò tutto meravigliosamente. Sarà che eravamo tutti fatti, sarà che sono persone alla mano, o sarà che possediamo un gran culo ma riuscimmo a bere delle birre con loro e a divertirci come non mai.
Arrivammo(dio solo sa in che modo) fuori al tour-bus dei thirty seconds to Mars e vedevamo le luci fuoriuscire dai piccoli finestrini.
-Io me ne vado!- dissi ironica e girandomi dalla parte opposta del veicolo.
Mi afferrò il polso. -Non vai da nessuna parte, se non lì dentro.-
Sbuffai. Non conoscevo la band in questione ma non avrei comunque accettato un rifiuto da parte loro. Odiavo essere rifiutata.
-Cretina, questo é il piano: bussi, ti aprono, fingi di esserti persa e cerchi di essere sensuale il più possibile -cominciò con aria da saputello - poi dirai di essere in compagnia di un amico e tadan, verrò io!- concluse rimanendo con le braccia allargate per il 'tadan'.
Scoppiai a ridere. -Sei tutto idiota!-
Walter sbuffò e poi scoppiò a ridere. -Sì, okay, fingersi sperduta é una stronzata... Ma devi essere sensuale.- mi disse squadrandomi dalla testa ai piedi.
Ero vestita come una normalissima 25 enne: shorts chiari e abbastanza stretti, canotta verde sulla quale avevo scritto 'everyday is a green day' e converse. Ammetto che la canotta era estremamente stretta e lasciava fantasticare sulla mia seconda e che gli shorts mettevano in mostra le mie gambe ma comunque non ero definibile 'sensuale'.
-Okay, lo faccio! Ma solo perché domani é il tuo compleanno!- sbottai ironicamente. Mi fece la linguaccia e mi diede una pacca sul sedere. Era un modo per incoraggiarmi? Spero.

Mi avvicinai lentamente alla porta del tour-bus. Ero in ansia. Non sapevo chi diavolo ci fosse dietro quella porticina ed avevo paura di un (molto probabile) rifiuto. Tirai un lungo sospiro e bussai. Si sentirono alcuni rumori indefinibili e poi la porta si aprì. Fui folgorata da un bagliore di luce ed i miei occhi si chiusero in due fessure. Poi li riaprii e vidi solo un'ombra dinanzi a me. Non riuscivo a vedergli bene il volto.
-Ciao, come sei arrivata qui?- mi chiese con tono pacato lo sconosciuto.
-Ehm, non lo so! Credo di essermi persa... Ero uscita col mio amico ed abbiamo perso la via per il ritorno.- ribattei grattandomi il capo. Sentii le guance andare a fuoco. Diavolo, ero arrossita? Walter, ti odio!
-Povera! Vuoi entrare? Forse possiamo aiutarvi.- disse sorridendo.
-Oh sì, mi farebbe piacere! Aspetta che chiamo il mio amico-. Ecco, la figura di merda é fatta! Alleluia, alleluia! Chiamai Walter e lo trascinai con me in quel maledetto tour-bus.
-Te l'avevo detto!- mi sussurrò 'l'amico mio' all'orecchio. Gli lanciai un'occhiataccia e lui mi sorrise. Si mise subito a parlare con quei due ragazzi: il chitarrista ed il batterista. Subito ci presentammo ed appresi che il chitarrista si chiamava Tomo ed aveva la barba ed i capelli alla Gesù Cristo e il batterista si chiamava Shannon ed era estremamente affascinante. Sbaglio o le band posseggono anche il cantante? Mah, il loro sarà morto. Mente Walter e i due Mars si intrattennero a parlare di musica, come se si conoscessero da una vita, mi guardai intorno e rimasi stupida da ciò che vi era in quel veicolo. Era davvero ricco di cose confortevoli. Giravo su me stessa con la bocca spalancata. Sembravo una bimba in un negozio di caramelle. Mi avvicinai ad una delle cuccette per guardarla meglio, dato che fin ora le avevo viste solo nei film. -Ehi tu! Che stai facendo?- sbottò irritato un tipo. Il cantante forse?
Sobbalzai e diventai tutta rossa.
-Stavo osservando questo ben di dio.- ribattei calma. Quel ragazzo era molto carino. Aveva due grandi occhioni di un azzurro intenso, le labbra sottili, i capelli castani sparati in alto ed un fisico alquanto asciutto.
-Non é un museo questo, bambina!- continuò irritato squadrandomi dalla testa ai piedi. -Shan, chi è questa qui? Un'altra tua puttanella?- chiese rivolgendosi al fratello ma fissando la mia canotta. Credo stesse leggendo ciò che vi era scritto.
Prima che Shannon potesse ribattere, mi avvicinai violentemente a quell'energumeno del cazzo. Già provavo un profondo odio nei suoi confronti.
-Non sono né una bambina, né una puttanella! Attento a come parli, Goku!- sbottai irritata più che mai.
Walter e Shannon urlarono all'unisono i nostri rispettivi nomi e ci avvicinammo entrambi a loro. Tomo stava crepando dalle risate. Toh, ci si mette pure questo!
-Voi chi diavolo siete?!- chiese Goku stizzito.
-Ciao, Jared, noi siamo Walter e Simona...Eravamo usciti per una passeggiata e ci siamo persi. Poi abbiamo visto questo coso con le luci accese ed abbiamo chiesto informazioni.- rispose Walter teso.
-Andiamo, bro, rilassati! Sono simpaticissimi!- esclamò Shannon sorridendo.
-E poi Walter é un nostro fan ed ha un gruppo anche lui.- si aggiunse Gesù Cristo.
Jared si sedette accanto al fratello e a Tomo ed iniziarono a parlare del più e del meno. Erano dei tipi molto simpatici e alla mano. Parlarono per cinque minuti senza accorgersi che io stessi ancora in piedi. Ero in estremo imbarazzo e fingevo di chattare col cellulare.
-Allora, cosa suoni Wal?- gli chiese Tomo curioso.
-Io suono il basso.- rispose Walter sorridendo.
-Uh, Simona vuoi sederti? Scusaci ma avevamo dimenticato che fossi qui. Nonostante le tue gambe mi distraessero ogni tanto!- esclamò il batterista ammiccando ed alzandosi per farmi sedere. Ma tu guarda, 'sto ebete c'ha messo 5 minuti a capire che volevo sedermi!
-No, Shannon, stai pure!- esclamai serena.
Walter mi prese per la vita e mi trascinò sulle sue gambe, costringendomi a sedermici sopra. Shannon ci guardò sorridendo. -Siete fidanzati?- chiese curioso.
-No!- rispondemmo all'unisono.
-Anche noi, io e Jared dico. Invece il nostro Tomino si é sposato poco fa.- Tomo sorrise e ci mostró l'anulare e la sua bellissima fede nuziale.

Passarono dieci minuti e continuammo. a parlare. Di donne, sesso(sí, é cosí), motori, musica e vita privata.
Inutile dire che avevo gli occhi di Goku sulle gambe e sulla scollatura della canotta. Provavo un leggero imbarazzo. Quelle iridi di ghiaccio riuscivano a far sentire le persone fuori posto.
-Vogliamo bere qualcosina?- chiese cortesemente Shannon alzandosi dalla sua postazione e dirigendosi verso il frigo.
-Sí! Gradirei una birra, se l'avete...- dissi io facendo uno strano sorrisino.
-Sei piccola per la birra- mi sussurrò Jared malizioso. Alzai gli occhi al cielo. Shannon tornò con un bottiglietta d'acqua, due lattine di aranciata e due bottiglie di birra.
-Wal, immagino che tu voglia una bella birra fresca!- disse ridendo.
-Eh, direi! In certi casi fa proprio comodo!- scoppiarono entrambi in una fragorosa risata. Non ho capito a cosa si riferivano. Ma ad ogni modo.
-Come si chiama il tuo gruppo?- chiese Jared.
-Percoca Boys, siamo una cover-band dei Green Day. - rispose il bassista orgoglioso di sé. Faceva bene ad esserlo. Erano proprio un gran bel gruppo!
- Ah, avevo notato la scritta sulla maglia di Silvia.- ribattè Jared indicandomi con il dito.
-Simona! Io sono Simona!- sbottai irritata. Che cretino!
Sentii un pizzicotto sul fianco da parte di Walter. Eh sí, non dimenticheremo mai la piccola Silvia!
-Scusa, ma sai com'é, faccio fatica a ricordare così tanti nomi.- disse strafottente.
-Allora, ragazzi, domani che fate?- chiese Walter deviando la discussione fra me e Goku.
-Bah, domattina faremo un piccolo giretto a Milano e poi andremo via.- rispose Shannon mentre sorseggiava dell'aranciata.
-Mi è venuta una grande idea!- urlò alzandosi dalla sedia Tomo.
-Le tue idee non sono mai grandi, buddy!- lo schernì Shannon ridendo.
Tomo gli fece il dito medio facendo scoppiare a ridere noi altri.
- Giochiamo un po' a Guitar Hero, vi straccerò!- continuò Gesù Cristo in arte Tomo.
-Sììììì, andiamo!- sbottò eccitato Walter. Cosí Tomo, Shannon e Walter si avviarono verso il televisore e la wii. Stranamente Jared rimase lì a fissare il nulla. Sembrava un depresso cronico. Raggiunsi i ragazzi e li guardai per un po'. Erano dei bimbi: ridevano come dei matti, urlavano e si insultavano. Ad un certo punto scoppiai a ridere anch'io quando cambiarono gli strumenti: Tomo al basso, Shannon alla chitarra e Walter alla batteria. Non ne azzeccavano una! E mentre suonavano 'smells like teen spirit' dei carissimi Nirvana mi allontanai per uscire a fumare una sigaretta. Jared era ancora lì, stavolta con il suo BB tra le mani. Uscii dal tour-bus senza dar troppo peso alle risate fragorose di quei tre bimbi e al ticchettio dei tasti sul BB. Presi la sigaretta, l'accesi ed inspirai  a fondo. Tutto sommato fu una piacevole serata. Anche questa volta Walter aveva fatto c'entro. All'improvviso sentii la porta del tour-bus sbattere, mi voltai spaventata e vidi Jared venirmi incontro. -Scusa per prima, ma capita spesso di trovarsi delle fan-girl ciccione alle calcagna.- disse quasi sottovoce. Aveva una voce molto sensuale.
-Tranquillo, non ci sono problemi.- gli risposi sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi.
-Non ci siamo ancora presentati ufficialmente, io sono Jared- mi allungò la mano.
Gliela strinsi, sorridendo come una cretina. -Simona!- esclamai.
-Ma tu davvero non conosci i thirty seconds to mars?- mi domandò stupito.
-Sì.- risposi. Sincera, schietta.  Come diceva sempre Walter.
Mi fissò stupito per 2 secondi, mentre io finivo la sigaretta sino al filtro. La buttai a terra e la calpestai col piede.
-No, I'm not saying, I'm sorry. One day, maybe, we'll meet again. No, no, no, no! - mi cantò lui con una voce dolce e molto sensuale. -Non hai mai sentito questa canzone?- mi chiese inarcando un sopracciglio.
-Ehm no, mai.- risposi abbassando lo sguardo.
Scoppiò a ridere.
- Do you have the time, to listen to me whine? About nothing ad everything all at once?- ricantò Jared. Ma stavolta era diverso, totalmente. Stava cantando la mia canzone preferita, del mio gruppo preferito.
Presa dall'emozione continuai a cantare. -I am one of those, melodramatic fools, neurotic to the bones no doubt about it.- Arrossii violentemente e mi vergognai immediatamente di aver cantato. Odiavo la mia voce e non cantavo dinanzi nessuno. Ero troppo timorosa per questo. Jared mi fece l'occhiolino. -Hai una bella voce.- sussurrò.
-Anche tu!- esclamai.

-Simooo!!- urlò Walter affacciato ad una finestrella del tour-bus.
-Ehi, cretino!- esclamai per poi fare una smorfia. Jared rise. Che bel sorriso che aveva!
Walter ci raggiunse e in italiano mi disse che era tardi e dovevamo andare via. Mi dispiacque. Erano molto simpatici quei ragazzoni. E Jared mi attraeva. Sí, lo ammetto.
 Walter entró dentro a salutare Shannon e Tomo. -Arrivo subito!- urlai.
Mi avvicinai a Jared e lo guardai intensamente negli occhi. Il blu mare incontrò il verde prato. -Dobbiamo andare- gli dissi quasi triste.
-Di già?- sbottò sorridente. -Volevo divertirmi un po'.- mi sfiorò un ciocca di capelli.
Lo guardai male e lo baciai. Non riuscii a resistergli. Lo avevo a pochi centimetri da me, coi suoi meravigliosi occhioni blu, col suo profumo virile ed un sorriso alquanto malizioso. Lui non esitò a rispondere a quel bacio. Mi strinse a se mentre le nostre lingue danzavano. Sentimmo la porta del tour-bus aprirsi e ci staccammo. Mi avvicinai al suo orecchio -one day, maybe, we'll meet again- gli sussurrai e gli lasciai un bacio sulla guancia.
-Simo, andiamo?- mi chiese Walter.
Annuii e salutai gli altri. Fortunatamente Walter non aveva dimenticato la scusa per la quale eravamo lì e si era fatto dire la strada per tornare a casa.
-Wal, devo dirti una cosa.- la buttai sul vago.
-Simo, abbiamo visto tutto da tour-bus.- mi sorrise.
 
E così ci incamminammo verso casa. Era stata una bella serata. Ma avrei mantenuto la promessa che avevo fatto a Jared? Ci saremmo davvero rincontrati? Se sì, quando? Ma nonostante tutto ci eravamo divertiti un casino. Walter si era divertito un casino. Ed era questo ciò che contava.

<3

Love&Rockets, simonama :3
  
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