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Autore: Sacu    04/09/2011    12 recensioni
"Sono geloso di vederti in biblioteca con Krum, sono geloso di vedere con quanta attenzione ti prepari per uscire con lui, sono geloso quando le tue labbra toccano le sue! E sono geloso di quel Weasley che ti gira sempre intorno! Tu sei mia e mia soltanto Mezzosangue."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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COMMENTO AUTRICE
Ok, sono cascata anche io nella trappola "Dramione". Sì, d'accordo, me ne vergogno già da sola senza che mi diciate niente, però questa coppia mi intriga e ho voluto provare a scrivere qualcosa su di loro.

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Ignari di non essere i soli, due studenti seduti dalla parte opposta della stanza stavano sudando freddo. Non era per la difficoltà prevista di ciò in cui si stavano impegnando, infondo erano i migliori del loro corso. Lei perché adorava studiare e si entusiasmava nel conoscere cose nuove. Lui perché voleva riscattare il suo nome e dimostrare a tutti quanto valesse.

Erano i migliori fra i presenti, ma non era la tensione dell'esame a preoccuparli quanto la pozione in sé che stavano preparando: Memoria.
Senza che quasi se ne accorgessero le loro mani esperte terminarono ciò che era richiesto prima degli altri, in contemporanea, e portarono la provetta alla cattedra.
Togliti dai piedi Sanguesporco! Non vedi che devo consegnare la provetta?”
Nel caso il fumo della pozione ti avesse attenuato la vista, Furetto, è esattamente quello che sto facendo anche io!”
Ma io ho finito per primo!”
Abbiamo finito insieme e se fossi un gentiluomo faresti educatamente andare prima me!”
Una Sanguesporco non merita neanche l'educazione!”


Prima che potessero schiantarsi a vicenda furono rimproverati dagli esaminatori e sbattuti fuori dall'aula. Si fronteggiarono lanciandosi mute sfide con i loro occhi, nocciola e profondi quelli di lei, grigi e misteriosi quelli di lui. Poi, senza abbassare lo sguardo, si girarono e ognuno andò per la sua strada.

 

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L'ultimo studente era appena uscito esausto ma felice dopo l'esame di Pozioni, l'ultimo previsto per i M.A.G.O. del settimo anno. La mattina avevano sostenuto la teoria, mentre nel pomeriggio si erano cimentati nella preparazione della pozione Memoria, dando fondo a tutto ciò che avevano imparato dalle lezioni con Lumacorno.
Quell'anno c'erano stati più studenti del solito; innanzitutto perché il professore, a differenza di Piton, apriva la sua classe anche a studenti con Oltre Ogni Previsione e non solo con Eccezionale; inoltre molti studenti erano tornati per concludere l'anno che non avevano finito a causa della battaglia contro Voldemort.
Per questo motivo l'aula di Pozioni, adeguatamente incantata per far entrare tutti gli esaminandi, era in preda al disordine più completo, tra calderoni gorgoglianti e ingredienti sparsi per tutto il pavimento. Indi per cui, dopo aver raccolto le provette per assegnare il voto, gli esaminatori furono ben più che felici di lasciare l'aula in fretta e furia.
Se solo si fossero attardati qualche minuto in più...

 

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Una ragazza dai lunghi capelli ricci aveva aspettato che l'aula fosse vuota con ansia nascosta dietro un angolo buio del corridoio. Un brutto presentimento la faceva sentire irrequieta e voleva assicurarsi che tutto andasse bene, per questo aveva atteso con una pazienza che non sentiva di avere per quasi un'ora. Ad ogni ragazzo che usciva sentiva il suo cuore perdere un colpo e cominciava a perdere le speranze quando finalmente vide andarsene anche l'ultimo esaminatore.
Era il momento.
In un silenzio teso entrò nell'aula, chiedendosi velocemente la porta alle spalle. Passato il primo momento di sconcerto per le condizioni pietose della stanza e pensando a quei poveri Elfi che avrebbero dovuto ripulire il tutto, si avvicinò alla sua postazione.
Eccola là, la sua opera. Memoria: liquido denso, striato con più sfumature di grigio, pozione di elevata difficoltà ma dalla preparazione rapida di sole quattro ore, si somministra a chi ha perso la memoria per cause naturali o magiche, come l'Oblivion. Praticamente perfetta. Avrebbe sicuramente preso Eccezionale. Ma in quel momento non le importava.
Stava per infrangere una legge della scuola, ma ormai gli esami erano finiti e non potevano più espellerla; o forse potevano annullarle gli esami? Poco le importava ormai, aveva deciso. Anche se era proibito doveva prendere un po' di quella pozione.
Nonostante le tremasse un po' la mano riuscì a versare del liquido in una fialetta e la ripose in una tasca della gonna.
Ora veniva la parte più difficile.
Da mesi aveva la sensazione che qualcosa non andasse. Soffriva spesso di mal di testa, si scordava delle piccole cose e quando la sua amica Ginny rievocava gli anni precedenti lei era presa come da vuoti di memoria.
Inizialmente non gli aveva dato troppo preso pensando fosse colpa dello studio per i M.A.G.O. Poi però i mal di testa erano aumentati e i rimedi di Madama Chips non facevano più effetto. Così si era barricata in biblioteca fino a scoprire qualcosa che mai avrebbe voluto sapere: qualcuno l'aveva sottoposta a più Oblivion non perfettamente riusciti.
La domanda era: perché?
Solo un motivo grave può indurre un mago ad interferire con la mente di un'altra persona dato che si tratta di un incantesimo difficile e delicato che può portare a conseguenze negative se realizzato male. Lei per fortuna non aveva ancora sintomi così profondi ma se non avesse preso la pozione al più presto le cose sarebbero peggiorate.
La domanda sul perché era indissolubilmente legata al chi. I suoi genitori erano babbani, quindi esclusi a priori. Ginny e la famiglia Weasley? Assolutamente no! I suoi migliori amici, Harry e Ron? Si fidava più di loro che di se stessa. Certo, la sua relazione con Ron non era durata che un paio di mesi, ma erano d'accordo entrambi sul fatto che non c'era altro tra loro se non una profonda amicizia. Di certo il ragazzo non aveva motivo di vendicarsi di lei o di nasconderle qualcosa.
Ma chi altri avrebbe avuto l'occasione e un motivo per obliviarla?
Be', la risposta era lì in quel calderone.
Materializzò una tazza e la riempì con la pozione. Si guardò un'ultima volta intorno per essere sicura di essere sola. E bevve.


Mentre finiva l'ultima goccia la porta si aprì lasciando entrare un ragazzo alto dai capelli biondi e gli occhi grigi.
Draco Malfoy.
Nei suoi occhi si leggeva preoccupazione mista ad altri sentimenti, ma lui non le diede modo di scorgere altro perché prima che lei potesse anche pensare di muoversi o dire qualcosa, in un lampo entrasse la bacchetta e le lanciò un incantesimo.
Petrificus Totalus!”


Si era fatta fregare come una ragazzina al suo primo anno, come se non avesse mai duellato, come se non avesse combattuto contro Voldemort, come se non fosse stata la migliore strega della sua generazione. Semplicemente si era lasciata incantare da quei occhi grigio-tempesta lasciando al suo avversario tutto il tempo di agire. Quei occhi che ora ora la guardavano così intensamente da farla stare male. Avrebbe abbassato la testa se solo si fosse potuta muovere. Invece era ferma in piedi, di fronte a lui, con il braccio sinistro lungo il fianco e la mano destra ancora a stringere la tazza. Di certo esistevano posizioni più imbarazzati in cui venir pietrificati, ma questo non la faceva sentire meglio: era stata scoperta in flagrante ad infrangere una regola e di certo lui non avrebbe tardato ad avvisare i professori. Quale occasione migliore per il Purosangue Draco Lucius Malfoy per umiliare Hermione Jane Granger, la Sanguesporco che odiava dall'età di undici anni perché la riteneva indegna della magia? Ecco servito il modo su un piatto d'argento.


In quel momento sentì una fitta dolorosa nella testa. La pozione stava evidentemente facendo effetto e i ricordi cominciavano a tornare. Nel mentre Malfoy cominciò ad avanzare verso di lei.

   
 
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