Quando chiusi Eyelids, ufficialmente una delle cose più tristi che io abbia mai scritto nella mia tenera X3 vita, mi ripromisi che non avrei scritto mai più Sirius/Remus. Vi starete chiedendo, quindi, cosa ci faccia qui. ...Me lo sto chiedendo anch'io. ":D
Il fatto è che ogni anno, il 24 luglio, mi tocca sfornare almeno una flash a colei che mi ha iniziata al mondo della fanfiction, donandomi il mio primo OTP - che sì, era proprio il Sirius/Remus: la mia adorata Folle_camille. Quest'anno non potevo certo essere da meno e così... Ecco a voi Together. Ed è tutta per te, Mimi. ♥
Detto questo, potrei anche lasciarvi a questa flash!fic vagamente slash, ma preferisco *_*;; rimandarvi prima alla mia pagina @ Faccia & coccolarvi tantissimo spammandovi il mio profilo autore @ NA, oltre che ricordarvi che, nonostante molti non se ne siano ancora accorti, qui su EFP è ancora attiva l'opzione recensisci & che noi autori che bazzicavamo il fandom di HP quand'era fiorente e fighissimo ce ne ricordiamo ancora. A volte. ò_ò XD
...Ok, adesso me ne vado. :3 Ciao a tutti! ♥♥♥




Together

Sirius e James avevano sempre posseduto qualcosa che io, dal canto mio, potevo solo desiderare ed invidiare invano.
La felicità, per loro, era un diritto.

"Siamo venuti" gli dissi, un po' anche per realizzare il fatto per me stesso. "Insieme".
Sirius si schiacciò il cuscino sulla faccia. Sembrava un bambino, tanta era la sua ostinazione nel negare la realtà. "Guarda, Moony" bofonchiò, da sotto il cuscino. "Non voglio neanche darti ascolto". Io risi, perché non avevo idea di cosa dire. Lui continuò, come parlando da solo. "Non se ne parla" disse, soffocandosi nelle piume del cuscino. "Non è vero. Tu ed io non abbiamo-". Qui fece una lunga pausa imbarazzata. "Tu ed io non abbiamo scopato".
Io riuscii solo ad offrirgli un sorriso triste. "Infatti" precisai. "Siamo solo venuti insieme". Sirius parve sollevato, ma solo per un attimo, perché "sullo stesso letto" aggiunsi.
"Non è vero!" fece lui, come scandalizzato.
"Sullo stesso cuscino" incalzai, con una vena di sadismo.
"Moony!" si lamentò lui, tappanndosi le orecchie. "Questo!" s'interruppe bruscamente. Prese fiato. "Questo non vuol dire niente!".
Fu in quel momento che entrò James, sudato e trafelato per gli allenamenti di Quidditch.
"Ciao, ragazzi!" salutò giovialmente, come suo solito. "Cosa non vuol dire niente?" s'intromise, allegro.
Sirius sprofondò con la testa tra i cuscini, disseminando arabeschi neri sulla stoffa bianchissima. Io ridacchiai, semplicemente, e decisi che tanto valeva infilare il dito nella piaga. "James" lo interpellai, guardando Sirius negli occhi, "cosa vuol dire quando due persone si masturbano sullo stesso letto, contro lo stesso cuscino e, alla fine, vengono contemporaneamente?".
Sirius fece un ultimo, patetico tentativo di sfuggire ancora alla consapevolezza di ciò che avevamo fatto. Chiese: "niente, vero Prongs?".
James si sistemò gli occhiali sul naso. "Be', quando Lily ed io-".
Feci di no con la testa, interrompendolo. Sirius lo guardò dritto negli occhi, disgustato. "Non c'interessa" gli disse, duramente.
James lo fulminò con lo sguardo. "Ha ragione Remus" constatò, "a priori. Tu sei un pezzo di merda insensibile a cui non importa la vita degli amici". E se ne andò, facendo sbattere la porta della nostra stanza all'interno del dormitorio Gryffindor di Hogwarts.
Io guardai Sirius e scoppiai a ridere. "Vedi?" lo derisi: "ho ragione".
Lui biascicò qualcosa. Io, senza pensarci, lo baciai.

Volevo solo un po' della loro fottuta felicità.

Anche Harry ha qualcosa che io posso soltanto desiderare ed invidiare: il dolore per averli persi, per lui, è un diritto.
Se non sono mai stato felice con Sirius e James e come Sirius e James, mi è concesso, almeno, soffrire per loro?