Mai fatta una intro
esterna più cagosa, lol.
Ma poi perché scrivo tali robe insensate in questo periodo? Continuo ad
essere assillata da idee che poi faccio una fatica immensa a mettere giù
come vorrei, ma dev’essere l’estate.
Finita quella, l’Ispirazione partirà con il cambiare dei venti.
Come Mary Poppins.
Prima di iniziare a leggere la fic,
penso sia necessario, se non sapete cosa sia l’Aritmanzia,
informarvi un po’ (anche se per QUESTO capitolo non è necessario).
Quindi, spiego brevemente, prendendo dai libri che ho?
L’Aritmanzia è un metodo per predire la
sorte fondato sui nomi e sui numeri, regole e calcoli matematici. Poggia su due
concetti; il primo è che il nome di una persona contenga indizi
importanti sul suo carattere e destino, il secondo è che ogni numero da
1 a 9 abbia un significato particolare. Quindi si prevede l’estrazione di
tre ‘numeri chiave’ da un nome: il numero del carattere, del cuore
e sociale; quindi, la loro interpretazione in base a una serie di significati
prestabiliti. Il primo numero si ricava con la somma dei numeri dati da tutte
le lettere del nome-cognome secondo la tabella che trovate su wikipedia sotto ‘aritmomanzia’,
il secondo dalla somma dei numeri dati dalle vocali, e il terzo dalle
consonanti. Come l’Astrologia, l’Aritmanzia
può offrire ai praticanti un sistema per dterminare
i giorni favorevoli e infausti; la regola generale prevede che i primi
corrispondano al numero del carattere. Inooltre
l’Aritmanzia viene impiegata per rivelare le
‘parentele nascoste’ tra le persone, i luoghi: i nomi che hanno lo
stesso valore numerico sono naturalmente correlati tra loro. Così un dDue sarà più compatibile con un altro Due o
un Cinque guiderà meglio un’auto le cui lettere della targa diano Cinque.
Ordunque, scusate molto la spiegazione lunga. Questo misero e
pressoché insensato tentativo di trasposizione delle masse dgm-esche in un altro favoloso mondo è stato
pubblicato con la speranza che vi aggradi in minima parte, indi per cui, buona
lettura (QUANTO VORREI scrivere migliaia di oneshots
ambientate in questo mondo çWç ).
Volevo farla oneshot perché sarebbe
esteticamente molto più bella maaa non avevo
voglia, quando ho voglia di postare io posto, e cippaminchia.
Disclaimer: non mio blah.
I. II. III. IV. V. VI.
VII.
. S E V E N
.
.
L a v i B o o k m a n
Una persona
intuitiva e brillante, che ama i compiti impegnativi e le sfide. È
studioso, e naturalmente interessato a tutto ciò che è
misterioso.
Considera l’originalità e l’immaginazione più
importanti del denaro e dei beni materiali. Capita, però, che sia
eccessivamente sarcastico e presuntuoso.
Nella sua vita interiore, è spesso instabile, incerto, soggetto a
continue fasi di mutamento. Può essere attratto da molte cose in una
volta, ma non dedicarsi a nessuna.
Persona leale e corretta verso i propri amici, è socialmente portato
all’interazione, alla comunicazione reciproca e all’equilibrio.
.
I.
Il cielo
primaverile è limpido, non c’è una nuvola che macchia quel
celeste infinito e il Sole risplende alto illuminando i prati e le cime del
castello. Sarebbe una giornata molto piacevole, se loro non stessero
fottutamente perdendo.
Lavi sistema
la sua posizione sulla sua Tornado Sette e stringe la presa sulla mazza da
Battitore. La fa roteare una volta, prima di rituffarsi nel vivo del gioco e
spedire con tutta la forza che riesce ad accumulare la solida palla nera verso
un Cacciatore dei Serpeverde. Ma il Bolide la manca,
e Lulu Bell continua a sfrecciare verso i pali a
bordo campo. Dopo pochi secondi segna dieci punti.
Lavi lancia
un’occhiata al Segnapunti e impreca silenziosamente. Se vanno avanti
così ancora per molto, neanche il Boccino basterà a farli
vincere. Cerca Allen con lo sguardo, ma il suo compagno di squadra procede a
zigzag sopra di loro, senza una meta precisa. Poco distante da lui, Road Kamelot lo segue rapida, facendo attenzione a ogni suo
movimento con quei suoi inquietanti occhi da falco.
La
situazione non sarebbe così tragica
se la loro squadra non fosse stata decimata nel giro di un giorno soltanto,
costringendo Lavi a prendere dei sostituti dalle capacità imbarazzanti.
Il loro vero Portiere, infatti, continua a vomitare lumache e, assieme a lui,
Timothy e Fou sono in stato Confusionale in
Infermeria a farsi curare le dolorose e impressionanti eruzioni cutanee che
sfoggiano da quella mattina.
Anche se
apparentemente sembra non esserci una spiegazione ai loro malesseri improvvisi,
nessuno studente della Scuola ha dubitato per un attimo
dell’identità dei veri colpevoli.
Lavi osserva
con uno sguardo d’odio Tyki Mikk
che ruba la Pluffa a uno dei Cacciatori sostituti e
si lancia di nuovo verso i tre anelli dorati, pronto a conquistare altri dieci
punti.
Ma Lenalee riesce a bloccarlo in tempo, e una volta che la
palla rossa è sicura nella sua stretta, la ragazza scansa agilmente i
Cacciatori avversari e si dirige verso il Portiere dei Serpeverde
– uno strano ragazzo: gira la voce che sia un Legilimens,
ma Lavi sospetta sia l’ennesimo tentativo dei Noah
di incutere timore tra gli studenti. Nessuno
è un Legilimens a sedici anni.
Uno dei due
gemelli di Serpeverde scaglia con forza un Bolide
verso Lenalee, ma Kanda lo
intercetta, e con malcelata rabbia lo spedisce con mortale precisione contro Skin Bolic, che barcolla sul suo
manico di scopa – Lavi continua a chiedersi che incantesimo usi per
impedire a quella scopa di rompersi sotto il suo peso.
Lavi non fa
mai molto caso alla voce della cronista, ma quando nell’aria sente uno
squittio eccitato che grida il nome di Allen, inizia a cercare il suo amico.
Poi lo vede,
che sfreccia sulla sua Nimbus Duemila con il braccio
teso in avanti. E davanti a lui c’è l’agognato Boccino, che
vola via con rapidità sbattendo le sue alette dorate. Ma vicino, troppo
vicino ad Allen c’è Road, che lo marca stretto, pronta a superarlo
alla prima occasione.
Lavi
sbianca. Se i Serpeverde prendono ora il Boccino,
vincono la partita. E Lavi non può permetterlo: non può finire il
suo ultimo anno a Hogwarts senza vincere la meritata
Coppa. Confida nelle capacità di Allen, che sono di gran lunga superiori
alla media, ma anche Road è piuttosto brava, e in più il suo
manico di scopa è una cazzutissima Firebolt, e
quello può significare molto in momenti come quello.
Sa che
dovrebbe occuparsi dei Bolidi, ma la partita potrebbe finire da un secondo
all’altro, quindi non è che al momento abbia molta importanza
– la verità è che non riesce a staccare gli occhi di dosso
ai Cercatori, esattamente come tutti gli spettatori e buona parte dei
giocatori.
Allen e Road
sono ora spalla contro spalla – Lavi riesce quasi a vedere la
concentrazione sul volto di Allen, e il sorriso perverso di Road mentre questa
si spinge contro l’altro nel tentativo di allontanarlo a sufficienza
dalla traiettoria del Boccino.
All’improvviso,
il Boccino devia bruscamente verso il basso, iniziando una discesa in picchiata
che termina a poco più di due metri da terra. Allen e Road sono ancora
affiancati, e solo la prontezza di Allen nella manovra impedisce alla Firebolt di guadagnare un minimo, pericoloso vantaggio.
Ma Road
riprende a spintonare Allen violentemente. Una volta, due volte, e la Firebolt acquista terreno nel rettilineo, mentre Allen
rimane ogni momento un poco più indietro.
Road
è a pochi centimetri dal Boccino, manca poco perché le sue dita
si chiudano intorno a centocinquanta preziosi punti. Sorridendo malignamente,
si prepara a dare un ultimo spintone e—
Road
è fuori rotta. Paralizzato in mezzo al campo, Lavi guarda col fiato
mozzo il volto sgomento della ragazza mentre si rende conto che ha curvato
troppo, che il suo spintone non ha incontrato resistenza perché Allen si
è schifosamente ribaltato a
testa in giù e sotto di lei per poter essere alla stessa distanza dal
Boccino, e che ormai—
In un attimo
è finita. Dagli spalti esplode un boato fragoroso che inonda
l’intero campo di Quidditch. Al microfono, Rou Fa inneggia il nome di Allen come quello di un eroico
salvatore, l’intera squadra si butta a capofitto su di lui per acclamarlo
e abbracciarlo esultante. Persino Kanda non riesce a
trattenere il ghigno vittorioso, mentre atterra e permette a Lenalee di trascinarlo nell’abbraccio di gruppo, o
quantomeno avvicinarlo. Nell’entusiasmo generale, i Serpeverde
vengono completamente dimenticati – quasi
dimenticati, ogni tanto Lavi lancia loro un’occhiata per godere delle
facce furibonde e gli insulti che si scambiano a vicenda. Mentre Lavi scende di
quota per raggiungere la sua squadra, ancora completamente frastornato dalla
vittoria improvvisa, Allen alza lo sguardo su di lui, sventolando in aria il
Boccino racchiuso nella sua mano guantata, e gli sorride con tale
intensità che il cuore di Lavi gli balza in gola, minacciandolo di
esplodere di gioia.
‘Abbiamo
vinto, mio Capitano,’ dicono le labbra di Allen, e Lavi alza il pugno in
aria, sorridendo come un pazzo. Allen ride, mentre gli altri lo strattonano e
lo issano in aria, tra un urlo e l’altro.
Lavi
accelera, desideroso di unirsi ai festeggiamenti. ‘Ho voglia di baciarlo,
cazzo,’ pensa.
Ma prima che
qualcuno possa notare l’espressione di totale shock scolpita sulla sua
faccia o che lui stesso possa chiedersi perché abbia pensato una cosa del genere, un Bolide
lo colpisce in piena faccia.
L’ultima
cosa che Lavi vede, è il sorriso di Allen pietrificato in una smorfia
d’orrore.