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Autore: FrankieGreenHair    05/09/2011    6 recensioni
Volevo pubblicare qualcosa di bello per il compleanno di Freddie, ma l'unica cosa che mi è uscita è una di quelle storielle che non hanno né capo né coda che pubblico di solito... lasciamo stare ;)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Eddai, Fred, non prendertela…”
Quando rientrammo in casa, io e Roger eravamo agli antipodi: se io fulminavo con lo sguardo chiunque mi passasse davanti, lui sogghignava beato.
“Non chiamarmi Fred,” borbottai, contrariato. “E poi, la tua è stata tutta fortuna.”
“Libero di crederci quanto vuoi,” ribatté lui. “Dovevi aspettartelo, però.”
“Che cosa? Che venisse alla bancarella un gruppetto di fan degli Smile?”
Si rabbuiò. Avevamo fatto una scommessa: le ragazze avrebbero votato chi tra noi due fosse il più bello, affascinante e sexy… e lui aveva vinto solo per quelle tre o quattro che stravedevano per lui, Tim e Brian, e ne era perfettamente consapevole. Intanto però mi aveva battuto, ed ero praticamente certo che me l’avrebbe fatto pesare per l’eternità…
“Dettagli!” esclamò, tornando allegro dopo qualche secondo. “Fatto sta che hai perso e quindi cucini tu. E comunque, davvero, non te la devi prendere: non è facile vincere contro una bellezza naturale come il sottoscritto…”
Al posto di tirargli una padellata in testa e guadagnarmi così la stima e la gratitudine di tutti quelli che lo conoscevano (donne a parte, probabilmente), lo squadrai da capo a piedi come se non l’avessi mai visto prima. Mi piangeva il cuore anche solo a pensare un complimento diretto a quella biondissima testa di legno, ma effettivamente non era poi così brutto.
Io, però, eromolto meglio.
“Va beh, lasciamo stare,” tagliai corto. “Cos’abbiamo in dispensa?”
“Oggi festa grande, ci sono addirittura tre uova!”
“Addirittura?” commentai, ironico. “Come le vuoi, strapazzate?”
“No, bollite,” ghignò, stravaccandosi sul divano con le braccia incrociate dietro la testa. “Ah, che goduria stare qui a far niente, nel più completo relax, senza dover cucinare nulla… non trovi?”
Ah, rinfacciava pure?
“Fottiti,” borbottai, andando in cucina, e lui scoppiò a ridere. Idiota.
Non ero abituato a cucinare. Voglio dire, quando mai ero stato ai fornelli, io? Ero fatto per sconvolgere le folle, per cantare a squarciagola… non per cucinare! Anche Roger la pensava come me e di solito ripiegavamo su una cena fuori al primo fish&chips che trovavamo, ma oggi gli affari erano stati magrissimi e i soldi non ci sarebbero bastati. Accidenti ai portafogli vuoti.
Tirai fuori dal frigorifero le famigerate uova pensando che, non appena sarei diventato famoso, avrei avuto come minimo un cuoco, e le disposi in ordine sul ripiano della cucina. Bene, fin qui c’ero.
E adesso?
“Ehm... Roger, puoi venire un attimo?”
Mi pesava chiedere aiuto, ma visto che l’alternativa era saltare il pasto…
“Il grande Freddie Mercury ha bisogno di un aiuto?” mi punzecchiò, scendendo dal divano.
“Attento a quello che dici, o potrei cedere alla tentazione di bollire te…”
Mi raggiunse sorridendo, ignaro del fatto che io stavo dicendo sul serio.
“Quindi? Cosa c’è che non va?”
 “Mi chiedevo… esattamente, com’è che si bolle un uovo?”
Mi guardò come se fosse appena caduto dalla sua nuvoletta da cherubino. Non so quanto avrei dato per immortalare la sua espressione…
“Er… in effetti non lo so,” ammise, dopo aver tentato di farmi credere per un minuto o due di avercelo sulla punta della lingua. “Credo che abbia qualcosa a che fare con l’acqua calda, adesso che ci penso, ma non ne sono del tutto sicuro…”
Mi passai una mano sul volto, costernato.
“E tu saresti uno scienziato? Ma dove hai preso la laurea?”
“Non l’ho presa,” mi ricordò seccamente. “E ad odontoiatria non si bolle proprio niente.”
“Tutte le scuse son buone,” bofonchiai, incredulo che in due non riuscissimo a cuocere un uovo neanche per sbaglio. “E adesso che si fa?”
Ci guardammo in faccia per qualche istante, convinti che la soluzione fosse una sola, inevitabile e improrogabile. Dovevamo arrenderci all'evidenza.
"Chiamiamo Brian.”
  




Angolino tutto per me ;)

Avrei preferito scrivere qualcosa di almeno decente per il compleanno di Freddie, ma mi è uscita solo 'sta roba qua, e non mi sarei sentita in pace con la mia coscienza se avessi fatto passare il 5 settembre senza pubblicare nulla... xD L'unico regalo che posso fargli in questa FF è il suo POV, che non mi riesce neanche tanto bene perchè non sono abituata a scrivere pensando di essere lui ^^ Chi è che può dire di averlo capito davvero?
Ok, la pianto di fare la filosofica xD
Un bacione a tutti,
Francy =)

P.S.: Happy birthday Freddie!!! ;)
   
 
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