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Autore: Thumbelina    05/09/2011    5 recensioni
Chi adora le Lily/Sev questa non se la può proprio perdere. Perchè? Perchè è una storia totalmente diversa da tutte le altre, una storia che cambia totalmente il punto di vista di chi la legge (e di chi la scrive). Lily Evans ne è la protagonista assoluta ed indiscussa (cosa che accade ben poco spesso nelle Lily Sev. In poche parole la giovane e timida auror ventiduenne Lily Evans si ritrova a scontrarsi con il suo ex migliore amico nonchè mangiamorte Severus Piton. Un Severus Piton che però, nei suoi ventiduenni, è meno chiuso di quello della Rowling, e che prova ancora qualcosa per lei. Cosa succede dopo? Per saperlo dovrete leggere...
TRATTO DA CAPITOLO 4:
La Evans aveva appena finito di parlare che il rumore della porta del granaio si aprì. Severus Piton scattò subito in piedi, guardando sospettoso la porta.
Chi si aspettava che fosse? Un auror, suppongo, o la polizia, o uno dei suoi cari amici mangiamorte che avevano cercato di farlo fuori tre settimane prima.
Genere: Romantico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gellert Grindelwald, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il lupo cattivo.

Lily stava comodamente stesa in cortile, a intrecciarsi i capelli con la testa appoggiata alle gambe magre del suo ragazzo, che, mentre fungeva da cuscino, era impegnato nella lettura di un quotidiano babbano.
Non era solito leggere quotidiani babbani a dire il vero, non gli interessava molto infatti di ciò che accadeva in quel mondo, eppure evitava comunque di sfogliare giornali magici in presenza di Lily. Quando lei faceva qualche domanda, lui le rispondeva che non le faceva bene ripensare alle cose di un mondo da cui erano scappati ormai. E Lily non ribatteva, sapeva infatti a quante cose il suo ragazzo stesse rinunciando per starle accanto, per il suo amore, e lei, per lo stesso amore, era ben disposta a rinunciare a un giornale.
Comunque sia, quella lettura babbana non era comunque facilitata dal chiasso dei bambini, che, giocando poco distanti da lì, si divertivano a inseguire una farfalla.
Dopo aver sbuffato per quella che doveva essere l’ennesima volta ed aver lanciato l’ennesima occhiata di fuoco in direzione dei bambini (in risposta alla quale questi non smisero affatto di giocare, anzi, sorrisero cominciando a gridare ancora più forte), decise che probabilmente sarebbe stato meglio alzarsi.
Diede un leggero pizzicotto alla sua dolce metà, e questo era un segnale esplicito, cosa che alla quale la ragazza rispose con un sorriso, prima di alzarsi dalle sue gambe, e poi drizzarsi a sedere ed alzarsi infine, e seguire il suo ragazzo, che a quanto pare aveva appena scelto di godere un po’ della quiete del soggiorno.
Avevano quindi appena lasciato le scale di legno su cui erano stati a sedere per dirigersi verso la porta, superando quindi il tavolo di legno morbido su quale Danacea e Esperia stavano giocando a carte. Severus Piton e la giovane Lily Evans avevano appena raggiunto l’uscio e lui le aveva appena posato le labbra sulle labbra, quando un urlo di bimbo squarciò l’aria intorno a se, e tutti si girarono verso di lui, o meglio verso di loro… tre.
- DOMINIC! – aveva gridato danacea con le lacrime agli occhi – DOMINIC, NOO!
Lily non ne aveva mai visto uno dal vivo, non aveva mai visto un lupo. Non sapeva cosa fare, non sapeva come fare, e non aveva la bacchetta a portata di mano. Eppure, davanti a lei, c’erano due bambini in pericolo, e mentre il piccolo Dominic correva il lupo era ormai a un passo dal raggiungerlo. Kyle era quello che aveva urlato, e restava fermo immobile volenteroso di aiutare il gemello, ma anche di vivere. E Lily doveva fare qualcosa.
Senza pensare, senza neppure captare le grida di Esperia e Danacea, come se lei fosse l’unica in movimento in un fermo immagine di un film, corse veloce verso il bambino, prima che Severus riuscisse a fermarla.
Corse verso di lui veloce come non era mai stata, gridando a Kyle di andare via mentre gli passava a fianco e si fiondò letteralmente sul bambino, gettandosi a racchiuderlo in un abbraccio come a fargli da scudo, mentre l’animale le conficcava gli artigli nella carne, sbattendola da una parte e dall’altra.
Fortunatamente, nel tempo della sua corsa e del primo attacco, Severus, veloce, era corso dentro ad afferrare la bacchetta, e poi puntò veloce la bacchetta contro l’animale, scaraventandolo lontano dalla sua ragazza, che in men di un secondo si ritrovò priva di sensi.

- Bevi.
Una parola, due sillabe, questo fu il primo suono che arrivò alle orecchie di Lily nel momento esatto in cui riuscì ad aprire gli occhi.
- Bevi, ti farà stare meglio.
Ripeté Severus, dinnanzi a lei. E lei? E lei dov’era? Guardandosi intorno, Lily cercò di focalizzare la situazione. Era nel soggiorno, sì, doveva essere nel soggiorno, e sdraiata sul divano, probabilmente, e Severus era seduto sulla parte di sofà lasciato libero dal corpo di lei. I bambini non c’erano, dovevano essere andati in camera a riprendersi dallo shock subito, e non c’era neppure Danacea, probabilmente doveva essere con loro. Però c’era Esperia, in piedi davanti al fornello.
In breve, nei pochi minuti in cui Lily aveva il suo stato di mancata conoscenza, le cose erano andate più o meno così: Danacea era corsa, ancora in lacrime, da suo nipote, e lo aveva preso in braccio rassicurandolo, mentre Esperia aveva fatto lo stesso con il piccolo Kyle. Severus l’aveva presa fra le sue braccia accertandosi che non fosse nulla di grave, e poi, senza badare a nessuno l’aveva portata in casa stendendola sul divano.
- Ti ho detto di bere! – ripeté per la terza volta Severus, porgendole un bicchiere con una melmaglia strana dentro.
- Che cos’è? – gli chiese Lily prendendo il bicchiere e portandolo alla bocca.
- Un decotto, - le rispose Severus – avrei preferito prepararti una pozione antidolorifica ma niente unghie di drago, quindi mi son dovuto arrangiare. Comunque bevi, ti farà stare meglio. La ragazza bevve un sorso. Il sapore terribile della bevande le invase la bocca da parte a parte, e Lily pensò che avrebbe voluto vomitare, ma fece buon visto a cattivo gioco e mandò giù. E poi porse al suo ragazzo il bicchiere ancora pieno.
- Bevilo tutto, Lily – la rimproverò Severus – devi rimetterti in forze; dovremo andarcene al più presto da qui.
- Che cosa intendi dire? – chiese lui la ragazza, mandando giù a fatica un altro sorso.
- Ho usato un incantesimo per liberarti dal lupo, Lily. – le spiegò Severus – Ma ci sono grandi probabilità che la tua bacchetta sia stata messa sotto sorveglianza, che possano rintracciarci. Dovremo andar via di qui il prima possibile, stasera stessa. Quindi bevi veloce, non abbiamo molto tempo.
- Ma noi… come? – aveva balbettato Lily.
- Noi non diremo nulla, lo giuro – le aveva detto Esperia, avvicinandosi al divano – cioè, Severus ci ha spiegato un tantino come stanno lei cose, che lui è un mago e che tu sei una strega, che vi cercano e dovete scappare, noi non abbiamo capito tutto, ma fa lo stesso. Noi non diremo nulla, e se qualcuno dovesse chiedere di voi diremo che non vi abbiamo mai visto, che non abbiamo la più pallida idea di chi voi siete, promesso. E poi posso pensare io ai vostri bagagli dato che tu è meglio che non ti affatichi per un poco, e ci metterò anche degli altri vestiti, e della roba da mangiare, e della biancheria, insomma voi… io non voglio neppure immaginare cosa sarebbe successo ai bambini se solo voi non foste intervenuti…
- Dove sono i bambini? – chiese Lily – Loro stanno bene?
- Sì, benone, - rispose lei Esperia – erano solo spaventati, Danacea le ha messi a letto, ora dormono tranquilli. Credo che gli dispiacerà sapere che ve ne siete andati, dispiacerà a tutti noi.
- Dispiacerà anche a me – rispose Lily – avrei voluto almeno salutarli…
- Penseremo anche a questo – commentò Severus, prima di accarezzarle la fronte con fare paterno – ora vedi di riposare, al resto penso io.
Lily pensò che avrebbe voluto protestare, e riflettè su qualcosa da dire mentre Severus le spingeva verso la bocca al bicchiere per costringerla a bere ancora un altro sorso, e lo aveva appena portato alla gola che si sentì pervadere dalla stanchezza, quindi scartò l’ipotesi dell’obiezione e si rimise a riposare, mentre il suo ragazzo s’accordava con Esperia circa gli ultimi preparativi per la partenza.


Salve, sono tornata con questa storia dopo circa un anno, ma a mia discolpa devo dire che non mi ero davvero resa conto di quanto tempo fosse passato, chiedo umilmente perdono. Prometto di aggiornare al più presto, dato che tra l'altro il prossimo capitolo so già che sarà stupendo, quindi non vedo l'ora di farvelo leggere! Inoltre, piccola informazione per voi lettori di questa come di tutte le mie altre storie, volevo dirvi che se vi interessa potete facilmente seguire la stesura ed il work in progress delle mie storie nella mia nota di introduzione, abilmente trasformata in nota di introduzione... altre informazioni... altre informazioni... ah, sì, se vi interessano le Snevans, ed in particolare le mie, sarei molto contenta se voleste dare un'occhiata a una quattromani scritta in coppia con VULNERARIA (che fra l'altro ha scritto da sola una bellissima Snevans chiamata Desideri Proibiti che vi consiglio assolutamente di leggere!) che parla della coppie Draco Hermione, Rose Scorpius e, ultima e non ultima anche Lily Sev. E' una storia un pò complessa ma dovrebbe venir fuori proprio bene, quindi vi lascio il link, spero che vogliate leggerla: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=803289. E poi che dire? Vi aspetto numerosi al prossimo capitolo. Bacioni. Giulia.
   
 
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