Draco Malfoy dormiva nel suo letto,nel dormitorio della casa di Serpeverde. Piangeva e parlava nel sonno.  
– Non gli faccia del male...la prego...prenda solo me. – Draco sognava cose terribili. Ma non erano solo incubi. Era la realtà.
“Dovresti andarne fiero,Draco.” diceva la voce acuta di sua zia Bellatrix.
– Lo sono...ne vado fiero...ma è difficile. – Continuava a mugolare e piangere nel suo letto.
"Se fallirai ne pagherai le conseguenze,Draco. E anche la tua famiglia."
Si svegliò di soprassalto e scattò a sedere. – NO! Non fargli del male! – Doveva uscire di lì,doveva trovare un posto tranquillo...per pensare. Era sudato fradicio,così si tolse il pigiama e si infilò le prime cose che gli capitarono a tiro e un mantello lungo e nero. Uscì dalla Sala Comune e,senza pensarci,andò dove nessuno sarebbe potuto andare,soprattutto a notte fonda.
No,non la Stanza delle Necessità,ma il bagno in disuso dove ormai andava abbastanza spesso. L'unica “persona” che incontrava sempre era quella lagna di Mirtilla Malcoltenta,ma non dava molto fastidio.
I pensieri continuavano a ronzargli in testa,ma non riusciva a scacciarli.
“E' solo un ragazzo!”
“Ce la farò,Madre. Abbi fiducia.”
Si chiuse la porta a chiave con un colpo di bacchetta. Si fiondò al lavandino più vicino,guardandosi allo specchio. La sua faccia era deformata dal terrore,come spesso succedeva da quel giorno dell'estate prima.

...“Draco,devi compiere questo piccolo lavoretto per me. Sono certo che lo porterai a termine.”
“M-ma certo,M-mio Signore.” rispose Draco,ma non osò guardare l'Oscuro Signore negli occhi.
“Molto bene,ragazzo. Quando il vecchio svitato sarà morto sarà molto più facile arrivare a Harry Potter.”
“Mio S-signore.” sussurrò suo padre.
“Silenzio,Lucius. Non osare parlare in mia presenza.”
“Mio Signore! Mio nipote sarà fiero di portare a termine questa missione!” disse Bellatrix,protendendosi con sguardo avido verso il Signore Oscuro.
“E' solo un ragazzo,un ragazzo...” sussurrava Narcissa Malfoy,la madre di Draco,fra i singhiozzi. “Ha sedici anni...”
“Ricordati,Draco. Se fallirai ne pagherai le conseguenze. E anche la tua famiglia. Adesso lasciatemi solo.” li congedò l'Oscuro Signore...

Draco si ridestò dai ricordi. Aveva il viso rigato da grosse lacrime,che cadevano nel lavandino sporco. Le sue spalle sussultavano,le sue gambe tremavano.
– Non ce la farò mai...Ci ucciderà tutti...No...No. – Non poteva permetterlo. Ma il suo unico tentativo di uccidere Albus Silente era stato un fiasco. Banale,Draco. La collana maledetta destinata a Silente aveva quasi ucciso quella Katie Bell,di Grifondoro. Il rimorso gli chiuse lo stomaco. Non era pronto ad uccidere.
“Devi andarne fiero,Draco.”
– No. La mamma aveva ragione. Sono solo un ragazzo...Perché?! – Ma Draco sapeva il perché. All'inizio pensava che il Signore Oscuro l'avesse scelto perché fra tutti i suoi giovani seguaci era il più intelligente e dotato. Ma capì la verità origliando una conversazione dei suoi genitori.
“Il Signore Oscuro fa tutto questo per vendicarsi del fiasco al Ministero ,lo sai,Lucius?” disse Narcissa,ancora scossa dai singhiozzi.
“Lo so. Sai anche tu che non ci riuscirà mai,Cissy. Draco non è un assassino.”
“Deve essere protetto.” Da dietro la porta,Draco riusciva a sentire la mente della madre ronzare. “Lo chiederò...lo chiederò a qualcuno di fidato...Non può fare tutto da s-solo...Così giovane...E' mio figlio...il mio unico figlio...” La sua voce si spezzò e Narcissa crollò a terra,le spalle fragili che tremavano. Una lacrima amara cadde sulla guancia di Draco,incontrollata. Quindi il Signore Oscuro lo stava solo usando.
“Lo chiederò a Severus.” concluse Narcissa,determinata.

Da quel giorno Severus Piton lo teneva d'occhio. Era sempre stato il suo insegnante preferito e a Draco piacevano le attenzioni che il professore gli riservava. Ma adesso lo detestava. Era sicuro che Piton volesse tutto il merito. Ma no,stavolta non ce l'avrebbe fatta.
Doveva fare tutto da solo,doveva uccidere Albus Silente. Quell'atto gli avrebbe riservato la gloria. La devozione degli altri Mangiamorte. Un posto vicino al Signore Oscuro. E soprattutto,lui e la sua famiglia si sarebbero salvati.

“Lascia che ti aiuti,Draco. Il Signore Oscuro capirà. ”
– No. Lui ci ucciderà. –
Era ancora scosso dai singhiozzi e piangeva rumorosamente,ma ritrovò un po' di determinazione nel suo sguardo. Si diede un po' di contegno e decise di tornare indietro,a letto. Si era sfogato ed era un po' più tranquillo. La sua mente covava un nuovo piano da mettere in atto.
I brutti pensieri continuavano a tormentarlo,ma cercò di chiudere la mente.
“Se fallirai ne pagherai le conseguenze. E anche la tua famiglia.” ...
...“Non ci riuscirà mai,non è un assassino.”...
… “E' solo un ragazzo...ha sedici anni”...
– Basta. Cosa sanno loro di quello che posso fare? – si disse a voce alta,preso da un moto improvviso di ribellione. – Puoi farlo,Draco,non essere vigliacco. –
Si asciugò le ultime lacrime che gli rigavano le guance. Fu scosso da un brivido,certamente non provocato dal gelo che entrava dalla finestra rotta . Richiuse la porta del bagno e si avviò per il corridoio buio,diretto ai sotterranei,col cappuccio del mantello tirato su,la sua camminata disinvolta e i sensi all'erta.

Eccomi con una nuova OS! La settimana scorsa stavo rileggendo "Il Principe Mezzosangue" e mi è venuta questa idea lampo. :)
Hope you like it!
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