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Autore: Cherie__    05/09/2011    4 recensioni
- Allora... Io sono Junhyung, ma questo lo sai già -
- No, non lo so -
- Come scusa? -
- Hai capito bene. Non so chi sei, non so cosa fai, non so niente di te. E tanto per chiarire, non mi interessa. E poi come fai a sapere dove abito e come mi chiamo? Come fai a sapere chi sono? -
- Questi sono i vantaggi di essere famosi - Rispose prontamente lui, neanche lontanamente scosso dalle parole di Shin
- Me ne infischio dei vostri dannati vantaggi! -
- Ascolta bene - Disse con calma - Tu d'ora in poi, sei la mia ragazza -
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Il cielo era terso, il sole splendeva imponente in quel manto limpido.
Erano passate settimane, in cui la pioggia scendeva copiosa su una grigia Seoul, senza che uno spiraglio di luce si facesse mai strada nelle vie coreane.
Sembrava che finalmente la stagione estiva fosse iniziata: si era cominciato a sentire anche il fievole canto degli uccellini.
La giovane Shin passeggiava disinvolta tra la folla che si era precipitata fuori dalle proprie case per approfittare del bel tempo, pronta per una giornata di sano shopping. I raggi del sole le baciavano timidamente il viso, mettendo ancora più in risalto il colore perlaceo della sua pelle, mentre una lieve brezza estiva le scompigliava i lunghi capelli castani.
Appena mise piede nel grande centro commerciale, sfilò gli occhiali da sole, mostrando i grandi occhi a mandorla neri, che cominciarono a vagare, trepidanti, sulle vetrine dei vari negozi.
Aah... Caro e vecchio shopping! Non c'era niente di meglio che passare una giornata in piena tranquillità immersa nel fantastico mondo della moda.
- Vediamo...- sussurrò lentamente, entrando a passo veloce nel primo negozio vicino l'entrata.
Nonostante avesse un armadio straripante di abiti, non poteva fare a meno di quell'hobby che accomunava tutte le ragazze del mondo: vestiti, gonne, t-shirt e pantaloncini erano la sua droga.
Uscì dal centro solo a pomeriggio inoltrato, carica di buste e abiti. Ok, forse quella volta aveva proprio superato il limite. Doveva necessariamente darsi una calmata per il suo bene (e per quello della sua carta di credito).
Si incamminò verso il bar più vicino, ultima tappa prima del suo rientro a casa.
- Buonasera! - trillò Shin, facendosi strada fino al bancone - Il solito, grazie -
- Guarda chi si rivede! La mia piccola Shin che viene a trovarmi, e in dolce compagnia per di più - affermò il barista, indicando divertito le buste piene.
- Ehi Bae, sono in mostruoso ritardo, potresti muoverti e servire la cliente? -
- Si, si... A quanto pare ti sei portata dietro anche la tua acidità - affermò poi, posando un cappuccino fumante davanti la giovane.
- Quella non manca mai - Un sorriso le illuminò il volto mentre portava la tazzina alle labbra, soffiando silenziosamente
- Allora, la situazione amorosa della nostra Shin come va? -
Uno strano bagliore le attraversò lo sguardo: Bae sapeva sempre coglierla sul vivo. Il fatto che non avesse mai avuto in ragazzo, non significava che sarebbe diventata una zitella! Insomma, aveva solo ventun’ anni, era nel pieno della giovinezza ma, nonostante queste convinzione che si era imposta, parlare di ragazzi le provocava sempre una fitta allo stomaco.
Mandò giù l'ultimo sorso e, dopo aver regalato al ragazzo uno sguardo carico d'odio, afferrò le sue buste e fece per andarsene.
- Ehi Shin, non starai dimenticando qualcosa? -
- Offre la casa, vero? - rispose, per poi chiudersi la porta alle spalle.
Dannato Bae. Dannato bar. Dannato Amore!
Perché cavolo doveva essere così sfortunata in campo sentimentale? Perché?!
Ok, forse era una ragazza un tantino "pretenziosa" in fatto di ragazzi ma, in fondo, chi non lo era... Quando si parlava di moda appariva sempre raggiante e sicura di sé, ma appena si nominava, anche solo per sbaglio, la parola "Amore", Shin diventava una fragile ed inesperta ragazzina. Non aveva mai provato quelle sensazioni strane e, per lei, ancora misteriose, che leggeva in continuazione tra le pagine dei libri. Era affascinata dalle storie d'amore rappresentate nei film, quelle ricche di colpi di scena che ti lasciano con il fiato sospeso fino all'ultimo minuto. Ma, la cosa che l'attraeva di più era solo una parola che, anche se apparentemente priva di chissà quali significati, la lasciava sempre con l'amaro in bocca: “Destino”. Aveva perso il conto di tutte le volte che aveva letto o sentito di storie d'amore iniziate perché "volute dal destino", oppure di quegli incontri che questo "Destino" aveva riservato a solo pochi prescelti.
E ce l'aveva a morte con questo, forse perché non le aveva dato la possibilità di incontrare il ragazzo che le era destinato. Era sicura di meritare anche lei una tale possibilità, no? Anche lei meritava di vivere una storia d'amore con i fiocchi, degna di quelle lette nei suoi amati libri. Passeggiare mano nella mano, scambiarsi timidi baci e quelle romantiche parole che le scioglievano il cuore. Era una ragazza semplice in fondo, all'interno del suo cuore celava uno dei desideri più comuni tra le donne. Ce l'avrebbe fatta anche lei, vero?
Dopo aver formulato quest'ultimo pensiero, fu un attimo, il tempo di distrarsi un secondo che si ritrovò sdraiata a terra con le gambe all'aria.
- Ma cos... - riaprì gli occhi, cercando di alzarsi e risistemarsi i capelli tutti arruffati, ma fu bloccata a terra da qualcosa di pesante.... O da qualcuno?
Si raddrizzò un poco, osservando un ragazzo steso a peso morto sulle sue gambe. Si mosse solo dopo qualche secondo, alzando lentamente il capo fino ad incrociare lo sguardo adirato di Shin. Indossava degli occhiali da sole neri ed un cappellino che gli copriva i capelli castani. Erano così vicini che la ragazza sentiva chiaramente il respiro accelerato del giovane, riusciva a percepire persino il suo inebriante profumo.
Il ragazzo si tirò subito su, aggiustandosi per bene il cappellino sul capo, senza proferire parola. Le regalò solo una fuggevole e breve occhiata, prima di scappare via in fretta e furia.
- Maleducato... - mormorò Shin, raccogliendo le tante buste volate via a causa di quell'idiota.
- Ehi tu! - una voce sconosciuta giunse alle orecchie della ragazza, del tutto presa dagli abiti impolverati e, solo quando si sentì una mano sulla spalla prese la briga di voltarsi.
- Devi essere la ragazza di Junhyung, vero?! - affermò una donna in preda all'entusiasmo più sfrenato. Le avvicinò un enorme microfono alla bocca, mentre un cameramen era tutto concentrato a fare un primo piano della sua faccia. Shin fece un passo indietro, spaventata di quella folla che l'aveva a poco a poco circondata. Era pronta a gettarsi in ginocchio giurando di non essere colpevole di nessun omicidio, forse pregando sarebbe riuscita a svignarsela....
- Allora, sei la sua dolce metà, vero? Vi abbiamo appena ripreso in atteggiamenti sospetti, non puoi mentire! -
" Ok, cercherò anche di piangere, potrei sembrare più credibile...". Aspetta, aspetta, aspetta. Quali atteggiamenti sospetti? Quali DANNATISSIMI atteggiamenti sospetti?! E poi chi era questo Junqualcosa? Sarà forse stato l'idiota che l'aveva assalita poco prima?
- I-io... - cercò di dire, ma non fece altro che attirare anche di più l'attenzione della pazza che aveva davanti. Sembrava essere in preda agli spasmi, come se si trovasse davanti a chissà chi.
- Non abbiamo tutto il giorno, insomma! - disse con un'espressione dura stampata in viso - Hai presente Junhyung, membro dei B2st? Ebbene, abbiamo motivo di pensare che tu sia la sua nuova fiamma - parlava scandendo attentamente le parole, come se si stesse rivolgendo ad un bambino. Be’, in quel caso la ragazza stava sfoggiando una perfetta espressione confusa, - quella più adatta alla situazione, comunque - ma dopotutto non riusciva davvero a capire a cosa si stesse riferendo. Ricapitolando, era stata scambiata per la fidanzata di un famoso idol coreano, - non poi tanto famoso, dato che non è aveva mai sentito parlare- solo perché questo Junhyung le era rovinosamente piombato addosso. E, adesso, si ritrovava immersa fino al collo in quella situazione spiacevole, priva di qualsiasi via d'uscita.
- E- ecco io... non siamo proprio fidanzati, in realtà noi.. -
- Ok, taglia! - urlò la donna, sorridendo soddisfatta - Avete fatto un ottimo lavoro! E tu.... - disse posando il suo sguardo luccicante sulla ragazza - Benvenuta nel mondo delle celebrità! Ma stai attenta piccola, non sono del tutto certa che tu possa farcela... Potrebbero mangiarti in un sol boccone -
Dopo queste ultime e macabre parole, Shin fu lasciata sola nella folla che era tornata a fluire come se niente fosse accaduto. La sua vita sarebbe stata davvero rivoluzionata? Da un ragazzo a lei sconosciuto, per di più. La verità era che aveva paura, una paura che l'attanagliava dentro, nel profondo.
Stringendo le buste si avviò a passo veloce verso casa e, forse, anche verso una nuova vita.
In che guaio si era andata a cacciare?
   
 
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