Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Talissa    06/09/2011    4 recensioni
"Stavo cercando di recuperare stabilità, di non dipendere da lei.
Perchè il modo in cui mi accarezzava i capelli, strofinava la sua bocca alla mia, o semplicemente per come pronunciava il mio nome, non mi bastava.
Ne volevo sempre di più.
Lei era la mia droga, nonostante mi usasse come una pezza da piedi e mi trattasse con tale ribrezzo e stizza, ne ero completamente succube e ammaliato. [...].
"Già.
Kidrauhl.
Ma chi volevo prendere in giro, Kidrauhl era finito dentro la spazzatura.
Ora c'era solo Justin.
Justin Bieber.  [...]".
"Ma forse, sotto sotto, l'avevo capito.
Avevo capito perchè era così disinteressato da me.
Ero a conoscenza di comportarmi davvero male con lui, ma non riuscivo a sopportare il fatto che sbavasse ovunque vedesse un culo mezzo scoperto o che stesse sempre li a dare un voto a tutte le ragazze che gli passassero davanti, "Cyrus, mh, un bel nove. Lovato, pure." e così via.
Non lo sopportavo.
Ero stanca di essere ignorata e messa da parte. "  [...]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anotherlove{

-Cuz she's with him, I'm still hurting-.

 

 

 

Iwannabelostinlove' spaces:

Ueella.
Buon pomeriggio ragazze, so che ho postato ieri il primo capitolo ma mi è venuta un’idea e ho deciso di metterla già per iscritto.
Ringrazio chi legge e che ha recensito, spero vi piaccia anche questo capitolo.

 Xstaystrongandsmile: Ragazza, sei fantastica. Mi supporti sempre anche nelle mie altre storie (sono Alicee) e sei sempre dolcissima.

Riguardo i tre punti di vista ne sono consapevole, pensa che inizialmente erano quattro (avevo deciso di mettere pure i One Direction) ma poi ho realizzato che era una cosa impossibile da gestire. E si, B e a utiful di Megan Nicole è una canzone fdsiojfiosdj. *-*

Spero che anche questo capitolo ti possa piacere, un bacioo.

SarettaSmile:  Awwwwwwww. :) Mi fa piacere che come inizio ti piaccia! Spero che questo capitolo sia di tuo gradimento, un bacio.

BelieveInYourself : No ok. Wow. Ti ammiro e rispetto molto come scrittrice. Ho scoperto proprio oggi la tua storia e ne sono rimasta folgorata, quindi avere un tuo parere positivo su una mia fic è davvero una cosa che mi rende davvero onorata! Spero che questo capitolo sia alla tua altezza, aspetto tue notizie. Grazie e un bacio.


I set fire to the raiN

 

 

 

 

 

 

But I set fire to the rain,
Watch it pour as I touched your face,
Let it burn while I cry,
Cause I heard it screaming at your name, your name!

I set fire to the rain
And I feel lost into the…
And it felt something nice,
Cause I knew that that was the last time, the last time!+

 

 

 

 

Justin:

Era estremamente bella.
E aveva un profumo così fresco che mi stava letteralmente annebbiando il cervello.
Più la guardavo e più non riuscivo a capire perché avesse scelto me tra tutti i ragazzi che c’erano al mondo.
-La smetti di fissarmi come un cretino?-.  Sbottò.
-Mh?-. Domandai.
-Hai capito-.  Si prese una ciocca di capelli, iniziando a giocarci. –Questa è la mia serata, non farmi fare brutte figure-.
-Perché dovrei? E’ anche la mia serata-. Dissi brusco.
Dovevo iniziare a prendere distacco, dovevo svegliarmi, darmi una calmata.
Si girò bruscamente verso di me, e mi ritrovai i suoi occhi di un nocciola bollente di fronte ai miei. Sentivo il suo respiro leggero solleticarmi il labbro. –Justin-. Stette in silenzio immobilizzandomi con lo sguardo. –Non sto scherzando-.
I suoi occhi si posarono sulle mie labbra, e si avvicinò.  Socchiusi la bocca, imitandola, aspettando quel contatto che tanto agonizzavo; ma non ci fu nulla, si protrasse indietro e con un sorrisetto derisorio si diresse all’ingresso del salone, lasciandomi impiantato li come un cretino.
Me l’aveva fatta. Ma non l’avrebbe avuta vinta così facilmente.
Ah, Cassie, Cassie, mai mettersi contro Justin Bieber, mai.

 

 

 

 

 

Jordan:

-Ally! Prendi i popcorn!-. Le urlai dal salone accendendo la tv.
-Ma perché devo sempre prendere tutto io?-. Si lamentò la rossa, gettandosi di peso sul divano. –Perché ti voglio bene-. La guardai sorniona.
-Ah Ah. Simpatica-.
-E dai, Al. Che ore sono?-. Chiesi cambiando discorso.
-Mancano cinque minuti alle nove-.
Selezionai il canale otto e mi sedetti accanto alla mia amica.
-Non vedo l’ora di vedere Jus-. Risi.
-Chissà se vincerà…-. Abbozzai.
-Ovvio che vincerà.- Mi rassicurò Ally.
-Mi sono dimenticato la Coca Cola in cucina, me la vai a prendere?-. Le domandai.
Mi fulminò con lo sguardo. –Come non detto-. Sbuffai. –Vado io-.
Ero in cucina quando Al mi chiamò.
Corsi disperata in salotto e guardai il televisore, il simbolo dei EMAs era impresso nello schermo.
Mi gettai nel divano e iniziai a spiluccare dei pop corn dal sacchetto.
Ero in trepidazione. Fissavo la TV con un’intensità tale che dopo mi sarebbe venuto male agli occhi. –Eccolo!-. Esulto Ally.
Infatti lo vidi. 
Era così bello.
Ma non era solo. Accanto a lui c’era Cassie Kingston.
E rideva beata, spostandogli un ciuffo di capelli dagli occhi, lui si ritrasse, infastidito.
Sorrisi, ben le stava a quella stronza.
A quanto pare anche le migliori non sono così perfette come sembrano.



 

 

Cassie:

 

 

Si era scansato.
Justin si era scansato dal mio tocco.
C’ero rimasta di merda. Davvero di merda.
E dire che pochi attimi prima sembrava  pendere dalle mie labbra.
Lo guardai persa, e notai che mi stava sorridendo compiaciuto. Quel bastardo.
Scossi la testa e mi precipitai in arena, cercando il mio posto.
Non appena trovato mi sedetti, ignorando tutti quelli che mi chiamavano o salutavano.
Mi aveva rifiutato.
Anche lui.
Anche lui come tutti gli altri.
-Ehi-.
Justin.
Rimasi in silenzio, sistemando il corpetto.
-Che hai?-. Mi chiese brusco, sedendosi accanto a me.
Che ho?
Che ho?
Dio, Justin.
Come sei cretino a non accorgerti che ho bisogno di te.
Ho bisogno delle tue attenzioni.
-Nulla-. Sussurrai.
Sembrò preso contro piede, infatti mi prese la mano.
Sussultai. Non era una cosa calcolata. Non l’aveva fatto perché c’era la stampa o qualche fotografo. L’aveva fatto perché gli andava.
Guardai la sua mano intrecciata alla mia, stringendola e beandomi di quel calore.
-Cassie, stai bene?-. Mi chiese preoccupato.
Guardai davanti a me e con sguardo vuoto annuii.
-Si-. Mi ripresi un poco. –Vado ad incipriarmi il naso-. Suggerii mollando la sua mano e alzandomi.
-Cassie aspetta…-. Mi tirò per un braccio.
Si alzò pure lui e mi tirò a se, abbracciandomi.
Un senso di calore e di casa mi circondò, beandomi di quel momento che avrei custodito avidamente nella mia mente.
-Nulla è come sembra, ricordatelo-. Mi scoccò un bacio sulla testa e mi lasciò andare, dirigendosi verso Katy Perry e suo marito che lo stavano chiamando.
Un aria gelida mi entrò dentro le ossa, e provai un senso di vuoto, che nonostante per me fosse normale, ora sembrava così lontano.
Feci un passo verso di lui, incerta.
-Justin-. Lo chiamai.
-Si?-. Si girò, confuso.
Gli sorrisi.
Sorrisi davvero.
-Grazie-.
I suoi occhi si illuminarono e gli angoli della sua bocca si sollevarono, lasciando intravedere i denti perfetti.
"Forse la solitudine un giorno sarà solo un vago ricordo." pensai.
Un lontano e vago ricordo.
Sorrisi, ora che avevo imparato a farlo, e mi sentii felice.

  
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