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Autore: HeyItsCarol    06/09/2011    0 recensioni
Guardavo nei suoi occhi e non riuscivo a pensare ad altro se non a quello. Lo amavo? il mio cervello si imponeva che lo stessi semplicemente usando, ma il mio cuore perdeva un battito ogni volta e pensava il contrario.
-Che succede?-. La sua voce mi riportò alla realtà.
-Non dovrei essere qui, lo sai?-
-Ma vuoi essere qui, o non saresti venuta affatto-. La verità delle sue parole fu come uno schiaffo in pieno viso.
Mi sentivo un verme: come potevo fare questo all'unica persona che si fidava ciecamente di me?
Non volevo più fargli questo.
Una sua mano mi sfiorò il volto e i nostri occhi si incrociarono, facendo vacillare tutte le mie certezze. Potevo rinunciarci? No, orami era come aria. Era per lui se ero tornata a vivere.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Because Of You {Capitolo 1}

Because Of You.

Capitolo uno.

 

-Charlotte.

 

Quella era sicuramente la sensazione più bella che si potesse provare: stare sotto la pioggia ad occhi chiusi, svuotare la mente da ogni pensiero, non preoccuparsi di nulla se non di respirare a pieni polmoni l’aria fresca che sfiorava il viso delicatamente, come una dolce carezza. Sarei voluta restare lì per ora e dimenticare tutti i problemi che mi circondavano.

Mi sentivo, per la prima volta dopo mesi, finalmente viva. Ma non era così che dovevo sentirmi, non potevo sentirmi così.

Improvvisamente, senza che me ne rendessi conto, insieme alla pioggia si unirono le lacrime salate per troppo tempo represse a bagnarmi il viso.

Come poteva un momento così perfetto essere capitato nel bel mezzo di un complotto del destino contro la mia felicità?

«Dovresti rientrare, Matt si è svegliato e ti sta cercando»

La dolce e sottile voce del mio ragazzo arrivò alle mie orecchie come un urlo d’aiuto lanciato in un deserto di nebbia; come una preghiera che non aspettava altro se non essere ascoltata.

Annuii piano, mentre scostavo i capelli dal mio viso ed entrai nell’edificio.

Passai un’ora nell’ampio e austero bagno, mentre mi sistemavo, cercando di rendermi presentabile per l’unica persona di cui davvero m’importasse.

Impaurita e angosciata mi avvicinai piano a quella porta che ormai da due mesi mi vedeva entrare e uscire a ritmi regolari. Il rumore della pioggia che batteva sul tesso rendeva l’aria più rilassata, come se quell’acqua avesse potuto scacciare via tutti i cattivi pensieri che impregnavano l’aria.

Entrai con passo sicuro, mettendo su un sorriso talmente falso da poter far impazzire qualunque persona in grado di riconoscerlo.

Come ogni volta, vedere quel piccolo corpicino disteso su quel letto mi fece perdere dei battiti. Non sopportavo vedere le sue esili braccia ricoperte da ogni genere di siringa; non sopportavo vedere il suo visino, dal colorito solitamente roseo, così pallido e dall’aspetto malandato.

La sua piccola testa si voltò verso di me e sul suo volto si aprì un leggero, ma sincero, sorriso che mi fece vibrare il cuore alla sola vista.

«Mamma». La sua voce era tremante, come se non riuscisse a pronunciare una sola parola.

Mi andai a sedere al suo fianco e gli schioccai un tenero bacio sulla fronte, mentre lo guardavo tornare a fissare la pioggia fuori dall’ampia finestra.

«Tesoro mio» risposi semplicemente, sorridendo solo per lui.

«Ta poco tè l’acobaeno», mi informò, come sempre stupito dalla minima cosa. Una lacrima mi attraverso la guancia, come una tagliente lama.

«Si amore, dopo la pioggia c’è sempre.»

Ma quanto poteva durare la pioggia? Era quello il problema. 

Questa storia mi è venuta in mente durante un temporale, non so perchè, ma guardare la pioggia fuori mi ha stimolata a scrivere. che dire di altro? Spero che piacerà a qualcuno e gradirei una piccola recensione, che fa sempre piacere. :D

  
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