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Autore: Saturn Hota    07/09/2011    2 recensioni
Lo specchio riflette la mia immagine.Capelli castani lunghi sul davanti e corti dietro, occhi color ambra scuro, un fisico nella norma, anche se una dieta non mi farebbe male. Ho un carattere abbastanza complesso, a volte non mi capisco nemmeno io. A volte sono dolce e tenera, ma a volte sono terribilmente stronza. Lo specchio riflette il mio corpo, ma niente potrebbe mai riuscire a riflettere ciò che ho dentro. Lo specchio riflette Luna Arkada, una ragazza di diciannove anni.Lo specchio non può aiutarmi a capire cosa mi sta succedendo, ma forse conosco qualcuno che può farlo.
Questa è una storia inventata interamente da me, personaggi e luoghi non esistono nella realtà, ma derivano dalle mie emozioni.Buona lettura.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-" Dovete promettermi che non mi interromperete, altrimenta renderete tutto più difficile da capire"- Dante era serio come non l'avevo mai visto. Marie stava per parlare quando Dante le fece segno di tacere. Mi misi seduta accanto alle mie amiche e seguii lo sguardo di Vanessa che fissava incantata il ciondolo verde. Quei ciondoli erano davvero stupendi. Il ciondolo che stava osservando Vanessa era a forma di prisma con all'interno una pietra verde e tutto intorno aveva una serie di disegni tribali. Il ciondolo accanto era d'argento a forma di cuore e all'interno aveva questa pietra rossa, anche questo aveva dei disegni tribali, ma su delle piccole ali d'argento che spuntavano dal ciondolo. Il terzo ciondolo era un cristallo rotondo con dentro una pietra viola e all'esterno del cristallo c'erano disegnati due occhi tempestati di piccoli diamantini che brillavano. Quel ciondolo era meraviglioso.
-" Potete starmi ad ascoltare voi due invece di guardare questi?"- Dante sembrava abbastanza nervoso e mise i ciondoli sul tavolo lontano dai nostri sguardi curiosi.
-"Scusaci. Ti prego parla e dicci tutto quello che sai"-
Dante ci guardava in modo strano e poi sospirò cominciando a parlare.
-" Circa 5 anni fa, voi tre non eravate cosi, non avevate quest'aspetto. Ma successe una cosa che costrinse una di voi a farvi dimenticare tutto e ricominciare da capo la vostra vita. So che tutto questo vi sembrerà assurdo ma è la verità. Voi siete delle vampire e Marc Huile, in realtà è un vampiro come noi, uno dei tanti principi vampiri, per esatezza ed è tornato per una di voi, ecco perchè vi sentite strane". Dante non aveva nemmeno finito di parlare che noi tre sul divano eravamo troppo intente a ridere. 
-" Dante se volevi farci ridere ci sei riuscito"- Vanessa si stava asciugando le lacrime.  Noi tre delle vampire? Si come no! Che io sappia i vampiri sono esseri eterni, perfetti e avevano superpoteri che noi tre non avevamo.
-" Bene, lo sapevo che non mi avreste creduto. D'altronde i poteri della nostra piccola sono molto forti. Vi darò una dimostrazione pratica ora. Guardatemi"-
-" Ma cosa?!?"- Dante si era alzato in piedi e aveva chiuso gli occhi, sembrava cosi sereno. Piano piano il suo aspetto cambio : i capelli corti e rossi divennero lunghi e biondi e il suo fisico asciutto cominciò a gonfiarsi e sulle braccia comparvero dei muscoli che prima non c'erano, stava anche crescendo in altezza. Io e le mie amiche rimanemmo senza parole. Dante apri gli occhi che da verdi erano diventati blu elettrico. Ci sorrise e mise in mostra i canini. Marie urlo e io scivolai a terra senza parole. Vanessa arrettrò di qualche passo.
-" Bene ragazze adesso mi credete?" Dante si mise a ridere, la sua voce era diversa, più suadente e misteriosa.
Prese i ciondoli sul tavolo e ce li porse.
-"Questi sono vostri mie care, prendete quello da cui vi sentite più attratto e poi tutto vi sarà chiaro".-
Guardavo le mie amiche. Erano sconvolte quanto me. Dante era sul serio un vampiro. Ma noi?
Mi avvicinai a Dante e lui mi sorrise.
Le mie amiche urlarono e io mi girai verso di loro sorridendo :
-"Ragazze è sempre Dante anche se ora sembra l'Arcangelo Gabriele...Non ci farà del male, se avesse voluto ce ne avrebbe già fatto. Giusto?"-
-"Giusto dolcezza, sono sempre il vosto amico Dante! Mpf l'arcangelo Gabriele dici?"- si toccò i lunghi capelli biondi e si mise a ridere. Quei denti mettevano i brividi, ma non avevo paura di lui. I ciondoli erano lì davanti a me. Quello che mi attirava di più ovviamente era quello viola. Ora che lo guardavo da vicino, mi sembrava familiare. Anche Vanessa e Marie si avvinarono ai ciondoli e li guardavano. Io volevo il ciondolo viola, Marie quello rosso e Vanessa quello verde. Appena le nostre mani toccarono i ciondoli succese una cosa strana e affascinante. Una luce abbagliante ci colpì tanto da costringerci a chiudere gli occhi. Quando li riaprimmo Dante e il salotto di casa mia non c'era più. C'eravamo solo io e le mie due amiche e di fronte a noi c'erano tre ragazze bellissime, alte e con la pelle bianca come la porcellana, dal fisico perfetto con al collo i ciondoli che Dante ci aveva dato. Le tre ragazze ci sorrisero mostrando i canini, difficile dire quale fosse la più bella. Mi sembravano familiari e non avevo paura di loro anzi mi infondevano fiducia. La ragazza sulla destra con il ciondolo verde aveva capelli corti e rossi e magnifici occhi verdi, la ragazza sulla sinistra aveva capelli color oro e occhi color rubino, come il ciondolo che aveva al collo, la ragazza al centro aveva capelli lunghi e neri e occhi viola come il ciondolo. Avevano vesti bianche, che cambiavano colore quando si avvicinarono a noi.
-" Noi siamo la vostra essenza ragazze, siamo state relegate in questi ciondoli in attesa del vostro risveglio"- disse la ragazza dagli occhi rossi.
-"Io sono Anya"- la raggazza dagli occhi rossi si inchinò continuando a parlare rivolta a Marie- " E sono la tua essenza, sono la vera te mia cara"- sorrise e si avvicino a Marie che la fissava incantata.
-" Io sono Glalie" disse la ragazza dagli occhi verdi rivolta a Vanessa. " E sono la tua essenza"-
Mancava la ragazza dagli occhi viola, che mi guardava sorridente. Ero confusa, come potevamo essere diverse da quelle che noi conoscevamo? Avevo cosi tante domande in testa.
-" Tranquilla, troverai tutte le risposte non appena il tuo cuore si sarà aperto a noi. Io sono Miyu e ti leggo nel pensiero perche sono te stessa, quello che provate voi, proviamo noi e viceversa"- 
Anya, Glalie e Miyu tesero i palmi delle loro mani verso di noi. Eravamo sconcertate. Ma che ci costava farlo? Tanto più confuse di così. In sincrono giungemmo le nostre mani con quelle delle tre ragazze e subito tutto cambiò.
   
 
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