Mioncina si aggirava da sola per i corridoi deserti (chissà mai perchè) di Hogwarts, pensando a quanto sarebbe stato entusiasmante studiare...

Ehm, direi proprio di no!

be', allora... andare da Hagrid?

Ma sei fuori? Da quello scorbutico di un gigante puzzolente?

Mmm... scoprire qualche nuovo piano malefico di Lord Voldemort con i tuoi migliori amici?

Ma chi, Lenticchia e Sfregiato? Manco l'avese detto Zia Row in persona, che siamo amici!

Vabbè, facciamo che ti aggiravi da sola per i corridoi senza alcun apparente motivo.

Dunque, i boccoli dorati ricadevano ondeggianti sulla sua schiena mentre ancheggiava silenziosa verso la biblioteca Torre di astronomia. Così, giusto perchè le scale a chiocciola, si sa, tonificano i glutei

Mi stai dicendo che sono grassa?

No, no... solo che... ti piace tenerti in forma!

Va' che ti controllo, sta' attenta a quello che scrivi!

Sì, sì, come no...

All'improvviso un meraviglioso scenario le si aprì davanti agli occhi. No, non il cielo stellato che avvolgeva la Luna piena, anche se è ciò che avrebbe più senso, data la location in cui si trovava. No, di MEGLIO!

A quanto pareva, infatti, Mione non era stata l'unica, quella notte, ad ingannare il custode, Gazza.

Scusa, chi?

Il signor Gazza, il vecchio guardiano di Hogwarts!

Ma così rovini l'atmosfera...

Tanto per quella non c'è più speranza. Ma scusa, sono o non sono io la scrittrice? Smettila di disturbare o ti farò fare una brutta fine! Con Gazza, magari!

No, ti prego, farò la brava, ma Gazza no!

Bene, si diceva, visto che ci piacciono le coincidenze, Herm non era la sola, quella notte, nella Torre di Astronomia, e un coro di voci bianche che intonava “My Heart Will Go On” non fece che ricordarglielo, come se quella visione angelica non fosse bastata: il più bel ragazzo di Hogwarts... ma che dico, del mondo magico, era lì, proprio davanti a lei, con una rosa scarlatta tra i denti come se la stesse aspettando da secoli; gli occhi freddi, tempestati di pagliuzze argentate come lampi che illuminano la tormenta, si agganciarono ai suoi, caldi e cioccolatosi, generando un uragano di cioccolato e altre inspiegabili variazioni climatiche.

Tutto il suo perfettissimo corpo, dai capelli biondo platino (fatti leccare da una mucca e poi scompigliati perchè si è finalmente accorto che fa più figo) agli addominali che facevano capolino dalla camicia costantemente bagnata e sbottonata era illuminato da un fascio di luce lunare... anzi, a guardar meglio, risplendeva di luce propria!

Fatto sta che lui era lì, e lei era davanti a lui, e si guardavano, in silenzio come due ebeti, come se lui non avesse mai insultato pesantemente, dall'alto della sua purezza di sangue, lei e le sue umilissime origini.

Improvvisamente lui (se non l'avete ancora capito si tratta del Duca Principe delle Serpi, “il più figo di Hogwarts” eletto dalle fan agli MTV Magic Awards, Mr. Draco “Dra” Malfoy!) le si avvicinò, la prese per le braccia con le mani possenti e la spinse verso il muro, in modo da bolccarla. Lei nuaturalmente, inebetita com'era dalla situazione assurda, non fece una piega mentre lui le accarezzava i boccoli perfetti e vi sprofondava il viso, inspirando più che poté il profumo dello shampoo al cocco, liquirizia, olio di pistacchio e merluzzo.

Poi lui susurrò dolcemente “Mezzosangue Mione” e i due volti si fecero sempre più vicini, le guance di pesca di Herm diventarono color gamberetto finchè...

“NO!”

Un grido disperato svegliò mezzo castello (solo perchè l'altra metà era già sveglia, occupata in festini illegali, fidanzamenti e tradimenti del genere).

Hermione si era svegliata di soprassalto, ansimante e, tanto per chiarire: nel suo letto, non nella Stanza delle Necessità. Scostò le coperte e si diresse verso lo specchio, tastandosi i capelli.

“Merda! Allora non era solo un incubo!”

Poco dopo Ginny entrò nella stanza, tutta gongolante, mentre si riabbottonava la camicetta.

“Ehy! Allora sei sveglia! Meno male, così ti racconto cos'è successo oggi con Bla...”

si fermò di colpo vedendo l'amica che cercava di sistemarsi i capelli... o meglio, di annodarli, spettinarli e torturarli maneggiando con foga la spazzola.

“Ma... Herm, che stai facendo? Ci ho messo tre ore per piastrarteli come si deve!”

“Ginny, dimmi che non è vero... dimmi che Malfoy non è un superfigo e che siamo ancora costretti a portare la divisa, e dimmi che Gazza esiste e che nessuno mi chiama mai Mione, ti prego!”

La “rossa”, come ci piace definirla, la guardò stupefatta, facendo versi inconsulti con le mani per cercare di calmarla. La fece sedere sul letto e le diede una camomilla.

“Mi spiace, Herm, mi sa che è troppo tardi... ci sei dentro fino al collo!”

Il suo tono non era esattamente quello di chi vuole consolare un'amica... sembrava che non glie ne fregasse un'emerita pluffa, in effetti. L'altra la guardò smarrita

“No, ti prego, non può essere! Come fai a esserne così sicura? Ci dev'essere un modo per tornare indietro!”

l'altra fece un no secco con la testa. Non si può certo dire che Ginny abbia tatto.

“Temo di sì. Vedi? Siamo compagne di stanza. Sai meglio di me che questo può essere vero solo in una Dramione!”