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Autore: My Pride    07/09/2011    6 recensioni
«Io non sbaglio mai. Tienilo a mente, marimo-chwan ~♥»
Che Rufy gli volesse bene, molto bene, se n'era accorta tutta la ciurma, era solo quello stupido marimo a non averci fatto minimamente caso.
[ Accenni Threesome velati: Zoro x Sanji x Rufy ]
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Monkey D. Rufy, Roronoa Zoro, Sanji
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
- Questa storia fa parte della serie 'Ocean's Dream Anthology'
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A lot of words to say Titolo: A lot of words to say...
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: One-shot
[ 1160 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji Black-Leg, Monkey D. Rufy [ Sanji/Zoro, Rufy/ Zoro, Accenni Zoro x Sanji x Rufy ]
Genere: Generale, Commedia, Vagamente Sentimentale, Vagamente ironico o assurdo?
Rating: Giallo / Arancione (Forse per il linguaggio, boh...)
Avvertimenti: Shounen Ai, Slice of Life, Accenni Threesome, What if?

Winter Challenge: 12° Luogo Via affollata
Prompt: 10° Argomento: SentimentiSensazioni


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

http://pics.livejournal.com/3pride/pic/000d8xd0
    «Whoa! Ohi, Zoro! Zoro!»
    Era da una buona manciata di minuti che Rufy non faceva altro che correre a destra e a manca in quella via affollata di gente e negozi, soffermandosi dinanzi ad ogni vetrina che richiamava la sua attenzione. Il freddo gli aveva colorato di rosso naso e guance, ma assorto com'era nell'osservare cianfrusaglie, dolci tipici della zona e piccolezze varie, sembrava non farci caso più di tanto.
    A poca distanza da lui, simili a due genitori apprensivi che non perdevano d'occhio il figlio, Zoro e Sanji si limitavano a seguirlo, quest'ultimo con un mezzo sorriso divertito dipinto in viso e il primo a dir poco scocciato per la situazione che era venuta a crearsi. Come diavolo faceva ad avere ancora tutte quelle energie dopo il casino che aveva fatto con Usop e Chopper? Fra la gara di pupazzi e quella a palle di neve, quasi si domandava chi glielo avesse fatto fare di seguire il cuoco e il Capitano  in quella cittadina. I misteri della vita, probabilmente.
    «Il Capitano ti sta chiamando, non lo senti?» si fece udire la voce di Sanji, facendosi spazio fra i suoi pensieri. Gettandogli un'occhiata lo vide mantenersi una sigaretta con i denti, mentre con una mano frugava nella tasca della giacca alla ricerca della sua scatola di fiammiferi. «Forse vuole farti vedere qualcosa di favoloso».
    A quel dire Zoro sbuffò. «Come le precedenti quarantacinque cose che abbiamo superato?» bofonchiò, stanco di quella perdita di tempo. Avrebbero potuto sfruttarlo in maniera costruttiva anziché girare al freddo, immersi nella neve fino alle caviglie e attenti a non sbattere contro le persone che affollavano il viottolo.
    «Dovresti essere più carino con lui», decretò il cuoco, trovando finalmente la scatola che cercava; la aprì e afferrò un fiammifero, sfregandone la capoccia sul lato di esso prima di portarlo all'estremità della sigaretta. Traendo una lunga boccata, poi, aggiunse, «Rufy ne sarebbe davvero contento».
    «Contento?» ripeté accigliato. «Che cosa vorresti dire?»
    Soffiando verso il cielo il fumo azzurrognolo, Sanji portò la propria attenzione sul loro Capitano. Si era nuovamente fermato a rimirare una vetrina leggermente appannata dalla brina, le mani poggiate contro il vetro e in viso un'espressione così innocente e interessata da fare tenerezza. «Tu... non te ne sei minimamente reso conto, eh, stupido marimo?» disse poi di punto in bianco, continuando a fissare il ragazzo. «Rufy stravede per te, spadaccino».
    «E con questo?» replicò Zoro, sollevando un sopracciglio.
    Sanji si ritrovò a stornare lo sguardo su di lui, assumendo un'espressione piuttosto scettica. «Rufy ti vuole bene», cercò di spiegarglielo con parole più semplici, non riuscendo davvero a credere che non se ne fosse accorto. Però lo spadaccino si limitò a grattarsi dietro al collo, non prima di aver scansato un po' la sciarpa.
   
«E allora?» rimbeccò, e al cuoco quasi cascarono le braccia. Ma faceva sul serio o voleva solo farlo impazzire?
    «Sei idiota o cosa, stupido marimo?» sbottò incredulo, e avrebbe anche aggiunto altro se, tutto d'un tratto, non si fosse sentito afferrare per un polso. Credendo che fosse Zoro fu subito pronto ad inveirgli contro, dovendo ricredersi in un secondo momento quando vide che, aye, il braccio dello spadaccino non era così magro e lungo... né tanto meno fatto di gomma. «O-Ohi, Rufy?» ebbe appena il tempo di soffiare fra le labbra, prima che entrambi venissero letteralmente catapultati dall'altro lato della via, avvertendo intorno a sé le esclamazioni di sorpresa della gente che imperversava in quella zona. Stavano decisamente dando spettacolo.
    «Sanji», cominciò il Capitano non appena furono trovati al suo cospetto, e l'espressione che aveva in viso non lasciava presagire nulla di buono. Ma fu il brontolio di uno stomaco a farlo ricredere. «Ho fame!» si lamentò difatti Rufy, guardandolo con occhi supplicanti. Aveva mollato Zoro, che aveva iniziato a massaggiarsi il capo per la botta ricevuta sulla strada lastricata. E per fortuna che la neve avrebbe dovuto attutire la caduta... al diavolo. «Nami mi ha dato qualche berry, ma li ho spesi tutti per comprare del tofu, però non mi ha saziato e io ho ancora tanta fame, Sanji!»
    In un primo momento il cuoco tentò di rimescolare le proprie idee, sbuffando poi ilare prima di mordicchiare il filtro della sigaretta.
«Allora torniamo alla nave, Rufy. Ti preparerò un pranzo da re».
    Il sorriso che spuntò sul volto del Capitano fu allegro e spensierato come quello di un bambino, e fu con quello stesso sorriso che si girò verso lo spadaccino, afferrandogli una mano. «Vieni con noi, vero, Zoro?» gli domandò, non facendo per niente caso alla strana espressione che si era dipinta sul viso di quest'ultimo. Non guardava il Capitano negli occhi, difatti, benzì le loro mani, forse nel vano tentativo di capire che cosa fosse la strana sensazione che aveva cominciato a provare.
    «Uhm», si limitò poi a dire, sentendo quella presa divenire meno salda fino a scomparire del tutto. Rufy si era incamminato senza aspettare né lui né Sanji, probabilmente con i pensieri già rivolti al cibo che il cuoco avrebbe preparato. E proprio lui si lasciò sfuggire un'altra mezza risata, gettando uno sguardo in direzione di Zoro.
    «Quanto tempo ancora vuoi startene con il culo nella neve, marimo?» gli chiese divertito, al che Zoro aggrottò la fronte e si alzò, spolverandosi i calzoni senza tanti complimenti.
    «A quanto pare ti sbagliavi, cuoco», rimbrottò. «Rufy pensa solo al cibo».
    A quel dire Sanji inspirò una bella boccata prima di soffiargli in faccia il fumo. «Io non sbaglio mai. Tienilo a mente, marimo-chwan ~♥», replicò in tono divertito, ignorando gli epiteti che gli vennero lanciati contro subito dopo. Per quanto sapesse di avere un minimo di vantaggio su Rufy nel cuore di quella stupida testa verde - che tra l'altro non mostrava i propri sentimenti né tanto meno capiva quelli degli altri -, non poteva negare di aver visto proprio quest'ultimo, anche se inconsciamente, osservare più di una volta il Capitano in questione con un certo interesse. Che Rufy gli volesse bene, molto bene, se n'era accorta tutta la ciurma, era solo quello stupido marimo a non averci fatto minimamente caso.
    Sanji sbuffò e gli gettò appena uno sguardo con la coda dell'occhio, vedendolo strascicare i piedi come un bambino appena sgridato per l'essere stato beccato a compiere una marachella. Eh, e pensare che sia lui sia Rufy si erano invaghiti di un tipo simile, e prima o poi sarebbero persino arrivati a litigarselo. Cosa avesse di così speciale, poi, era un completo mistero anche per lui.
    «Ohi, cuoco», venne richiamato, e nel voltarsi ancora una volta lo vide con una mano su un fianco e l'altra dietro al collo, il capo chino come se fosse in imbarazzo. «A me prepareresti dello zenzero caldo?»
    Lì per lì spiazzato da quella richiesta, Sanji scoppiò a ridere divertito. Beh, se non fosse arrivato al punto di litigarsi il cuore dello spadaccino con Rufy, era certo che loro tre sarebbero diventati simili ad una bizzarra famiglia in cui lui avrebbe sicuramente fatto la parte della madre. O, cosa molto più probabile, sarebbero stati come un gruppetto di idioti e di eterni indecisi.







_Note inconcludenti dell'autrice
Non chiedetemi come sia uscita fuori una schifezza del genere
*L'autrice si sotterra sotto la neve della storia*
In realtà all'inizio avrebbe dovuto ruotare intorno alla Zoro/Rufy effettiva - in fin dei conti non è che non mi piacciano le ZoLu, però preferisco le ZoSan, pardon -, ma poi ho deciso di scrivere una sorta di velata threesome perché, aye, sto cominciando a vederceli bene insieme, quei tre
Non vengono forse chiamati Monster Trio, dopotutto? *Rotola via*
Come sempre, commenti e critiche sono ben accetti :3
Alla prossima. ♥



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